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  • Agnelli tifa Milan e Inter: ecco perché

    Agnelli tifa Milan e Inter: ecco perché

    • Gianluca Minchiotti
    Milan e Inter di nuovo forti e protagonisti. Lo vogliono i tifosi rossoneri e nerazzurri. E lo desidera anche... la Juventus. Il presidente bianconero Andrea Agnelli non ne ha fatto mistero nell'intervista rilasciata a Tuttosport a inizio luglio: "Dal prossimo anno l’Italia riavrà quattro posti in Champions anche grazie alla Juve e spero che alle nostre spalle riappaiano le milanesi".  Il motivo è semplice: per crescere ulteriormente, come fatturato e come risultati in Europa, la Juve ha bisogno che l'intero sistema calcio italiano cresca. E senza attori storici come Milan e Inter, ciò non è possibile. 

    IL FATTURATO - Fra il 2000 e il 2003, la Juve aveva il secondo fatturato in Europa, poi, con Calciopoli e la perdita di competitività della Serie A, il crollo. Dal 2010, con Agnelli presidente, la risalita, con il fatturato passato da meno di 200 a 400 milioni di euro, attualmente il decimo a livello europeo, ma con le prime lontanissime (Manchester United 689 milioni, Barcellona, 679 milioni, Real Madrid, 620 milioni, dati Deloitte).

    In questi anni, la Juve il suo lo ha fatto: stadio di proprietà, nuovo centro sportivo e sede, nuovi sponsor e ottimi risultati sportivi. Col decimo fatturato in Europa è arrivata due volte seconda in Champions League: come se il Sassuolo - decimo per fatturato in Italia - fosse arrivato due volte secondo in Serie A, ha osservato giustamente Sandro Scarpa su juventibus. Da soli, però, i bianconeri più di tanto non possono più fare: per diventare ancora più competitiva, ripetiamo, la Juventus ha bisogno che il calcio italiano cresca. E qui si ritorna allo stesso tema: la Serie A cresce se, oltre alla Juve, anche Milan e Inter tornano grandi

    INTER E MILAN ALLEATE - Alla luce di questo questo, desta curiosità la doppia visita di cortesia di cui ieri Agnelli è stato protagonista a Milano, proprio alla vigilia della prima di campionato. Il presidente campione d'Italia prima ha incontrato l'ed rossonero Marco Fassone a Casa Milan e poi ha visto Steven Zhang, figlio del proprietario dell'Inter, nella sese nerazzurra. 

    Visita di cortesia, certo, ma sul tavolo ci sono alcuni temi cruciali per il futuro di Inter, Juve e Milan, e di tutto il calcio italiano: la nuova spartizione dei diritti tv (in autunno ci saranno le aste che disegneranno gli scenari dei prossimi anni) e la presidenza dell'ECA (Rummenigge non si ricandiderà e Agnelli potrebbe puntare alla successione del tedesco, con l'appoggio di Inter e Milan, contro le candidature inglesi di Gazidis, direttore esecutivo dell'Arsenal, e di Daniel Levy, presidente esecutivo del Tottenham). In una visione più ampia, Juve, Inter e Milan vanno verso un'allenza in Lega calcio destinata a stravolgere i vecchi equilibri imperniati sull'asse Galliani-Lotito, con l'obiettivo comune di far tornare la Serie A il primo campionato d'Europa.     

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