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  • Auguri Sheva, come te nessuno mai

    Auguri Sheva, come te nessuno mai

    • Alessandro Di Gioia
    "Quante cose vorrei dirti, quanto ti ho amato, quante volte ho ripensato a quegli occhi... Come te nessuno mai, Andriy, per sempre. Tanti auguri #sheva40", comincia così il ricordo di un tifoso innamorato, un tifoso che non può fare a meno di rimembrare, in un giorno importantissimo per i fans del Milan visto la ricorrenza contemporanea con il genetliaco di Silvio Berlusconi, assieme a Florentino Perez del Real Madrid il presidente più vincente di tutti i tempi, che 40 anni fa veniva al mondo uno dei centravanti più forti della storia rossonera: Andriy Shevchenko da Kiev, un'infanzia in povertà, una giovinezza da sacrificio e una maturità da re: il Re dell'Est.

    Gli occhi, quegli occhi: cinici, spietati, quasi agghiaccianti. Nessuno poteva dubitare che il rigore calciato a Manchester, nella finale del 2003 contro la Juventus, potesse non finire in gol. In quello sguardo si nota la prerogativa che ha portato Sheva a vincere il Pallone d'Oro e a diventare uno degli attaccanti più forti della modernità: la cattiveria, la voglia infinita, la pazienza e la tenacia, come nei primi allenamenti in rossonero.

    Come quando, pur fumando un pacchetto di sigarette al giorno, a Kiev era quello che correva di più, agli ordini del Colonnello Lobanovskiy. Tecnica, forza, velocità: non era Ronaldo, ma i tifosi del Milan, con Sheva, di Ronaldo non ne ebbero mai bisogno. Perchè "non è brasiliano però...". Auguri Sheva, auguri all'attaccante che mi ha fatto innamorare del calcio, auguri all'uomo di cui ho ancora l'autografo attaccato sopra al letto. Auguri al più grande che ho visto, non ti dimenticherò mai. Auguri, #Sheva40!

    @AleDigio89 


    Auguri Sheva, come te nessuno mai


     

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