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  • Belotti: infortunio meno grave del previsto, come cambia il Torino

    Belotti: infortunio meno grave del previsto, come cambia il Torino

    • Andrea Piva
    La corsa verso l'Europa del Torino, che già era molto complicata, ora si è fatta ancora più ardua: per la seconda volta in questa stagione il ginocchio destro di Andrea Belotti ha fatto crack. Ciò che i tifosi granata e Sinisa Mihajlovic più temono è che questa volta l'infortunio sia più grave rispetto al precedente. La diagnosi per il momento parla di trauma distorsivo al ginocchio (senza lesioni ai legamenti), ma non si conoscono ancora i tempi di recupero. A proposito di tempo, questa preziosa risorsa non la hanno ora a disposizione Sinisa Mihajlovic e Urbano Cairo, che dovranno trovare in fretta delle soluzioni valide per sostituire il numero 9: al centro dell'attacco serve un giocatore che possa garantire lo stesso apporto a livello di qualità e di gol.

    COME CAMBIERA' L'ATTACCO MIHAJLOVIC - Il primo a dover trovare un modo per sostituire al meglio Andrea Belotti è Sinisa Mihajlovic. Fra due giorni il Torino sarà impegnato contro il Genoa in campionato, il 3 gennaio invece se la dovrà vedere nel derby contro la Juventus nei quarti di finale di Coppa Italia: due partite in cui, anche se l'infortunio non dovesse rivelarsi particolarmente grave, il Gallo quasi certamente non ci sarà. Con Adem Ljajic fuori per infortunio e Umar Sadiq con le valigie già pronte per tornare alla Roma (squadra che ne detiene il cartellino), sono tre le soluzioni che ha ora a disposizione Mihajlovic: schierare uno tra M'Baye Niang o Lucas Boyé al centro dell'attacco oppure sperimentare Iago Falque nel ruolo di falso nueve. Un'ipotesi questa sta stuzzicando particolarmente l'allenatore serbo.

    COME CAMBIERA' L'ATTACCO CAIRO - Una volta lasciati alle spalle gli impegni contro Genoa e Juventus, la palla passerà da Sinisa Mihajlovic a Urbano Cairo: il 3 gennaio aprirà ufficialmente la sessione invernale di calciomercato e il presidente granata dovrà agire in fretta per mettere a disposizione del suo allenatore un nuovo attaccante, sia che l'infortunio di Belotti si riveli grave, sia che si riveli di lieve entità. Soprattutto nel caso dovesse verificarsi la prima ipotesi, Cairo dovrà mettere mano al proprio portafoglio e investire i soldi guadagnati in estate dalle varie cessioni (su tutti i circa 30 milioni incassati il 31 agosto per Davide Zappacosta) in modo da consegnare in poco tempo un nuovo attaccante all'allenatore. A quel punto i vari Falcinelli, PazziniNestorovski, i tre principali profili a basso costo che sta seguendo il Torino, non basterebbero. Anche se l'infortunio non dovesse essere grave, se il Torino vuole andare in Europa non può giocare la seconda metà di campionato con una scommessa alla Sadiq come vice-Belotti e, soprattutto, non può permettersi di lasciar passare troppo tempo prima di portare a termine quest'acquisto. Cairo lo sa. 
     

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