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Benevento, stangata Lucioni: un anno di squalifica. Pronto il ricorso

Benevento, stangata Lucioni: un anno di squalifica. Pronto il ricorso

21.15 PARLA LUCIONI - "In questo momento è come se fosse caduto un fulmine a ciel sereno". Ai microfoni di Sky Sport 24, il capitano del Benevento Fabio Lucioni ha parlato della squalifica di un anno comminatagli dal TNA: "Non mi sarei mai aspettato che dopo l'ammissione di colpe da parte del dottore, mi venisse dato un anno di squalifica. Non siamo andati con l'idea di prenderci gioco della commissione giudicante, ma con l'intento di dire la verità. Il messaggio non è passato e c'è rammarico: mi era stata data l'opportunità di giocare queste tre partite e stavo vedendo la luce in fondo al tunnel. Dovrò aspettare parecchio e farmi forza. Spero che me la diano i miei compagni e la mia famiglia. Ho parlato un po' col mio avvocato e ci confronteremo di nuovo domani. Aspetteremo sicuramente le motivazioni, poi prenderemo una decisione. Sicuramente il ricorso verrà fatto, come ho detto prima mi sono cresciuto da solo: ho fatto tutte le categorie professionistiche, fino alla A a 30 anni. Un sogno da bambino, che mi è stato tolto dalle mani. Continueremo a lottare affinché mi venga tolta questa squalifica. Tornare in campo quest'anno in caso di riduzione? Io spero nell'avvocato: saprà lui cosa fare, sono nelle sue mani. Noi abbiamo portato tutte le prove a nostro favore per far sì che la giustizia potesse fare il suo corso. Così non è stato e sono molto rammaricato. Ci tengo a ringraziare la società e il presidente, che mi sono stati sempre vicini".

Inizia nel peggiore dei modi il 2018 del Benevento e di Fabio Lucioni. Il Tribunale Nazionale Antidoping è tornato al capo di imputazione iniziale ed ha confermato la richiesta del pm: un anno di squalifica per Fabio Lucioni, 4 per il medico sociale Giorgione. Questa sera la sentenza, le cui motivazioni saranno depositate entro trenta giorni.

Il dibattimento è iniziato alle 15, quando i giudici hanno sentito il giocatore, assistito dall'avvocato Saverio Sticchi Damiani, a seguire è toccato al medico sociale Walter Giorgione, difeso dagli avvocati Eduardo Chiacchio e VIncenzo Sguera. La discussione si è protratta fino alle 16,55, poi i giudici si sono chiusi in camera di consiglio per deliberare.

Come noto, il pm aveva chiesto 12 mesi di squalifica per Fabio Lucioni e 4 anni per il dottore Giorgione, ma al termine della precedente udienza il capitano aveva avuto la possibilità di tornare in campo.  Il 18 dicembre scorso, infatti, il pm aveva riqualificato l'accusa, determinando l'inevitabile slittamento del processo.  Poichè i termini cautelari di tre mesi erano scaduti, il difensore giallorosso  aveva perciò potuto usufruire di una “zona franca” in cui non era né sospeso, né squalificato e dunque di giocare tre partite di campionato, quella di Marassi col Genoa e le due casalinghe contro Chievo e Sampdoria.

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