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  • Cagliarimania: Rastelli come Allegri, ecco la rivoluzione rossoblù di Primavera
Cagliarimania: Rastelli come Allegri, ecco la rivoluzione rossoblù di Primavera

Cagliarimania: Rastelli come Allegri, ecco la rivoluzione rossoblù di Primavera

  • Mauro Cossu
Esperimento riuscito. Il 4-2-3-1 con il quale Rastelli ha schierato il 'nuovo' Cagliari si è rivelato un'arma decisamente vincente. I rossoblu, nel match del Sant'Elia contro l'Empoli, hanno dominato in lungo e in largo per oltre un'ora di gioco, mettendo in mostra un calcio a tratti spettacolare. Il tecnico isolano ha messo da parte l'etichetta di allenatore difensivista e ha lanciato dal 1' una formazione assolutamente inedita e spregiudicata: alle spalle di Borriello (unico terminale offensivo), spazio al trio meraviglia Joao Pedro-Sau-Farias. Una formazione che ha ricordato inevitabilmente la nuova Juve di Max Allegri, che ha rivoluzionato l'assetto bianconero a stagione in corso e ha fatto del 4-2-3-1 il credo vincente dal mese di gennaio a questa parte. 

La squadra rossoblu, fino al 75' - prima di staccare comprensibilmente la spina sul punteggio di 3-0 e favorire la reazione d'orgoglio del club empolese - ha giocato senza dubbio una delle migliori partite della stagione: difesa solida, geometrie che hanno rasentato la perfezione, combinazioni nello stretto da far invidia a qualsiasi big, lampi di classe individuali che hanno esaltato l'esigente pubblico del Sant'Elia. Quasi perfette le catene laterali, sia quella di destra (Isla-Joao Pedro) sia quella mancina (Murru-Farias), in grado si spingere armoniosamente con continuità e allo stesso tempo garantire un'ottima fase difensiva. Risposte eccellenti sono giunte anche dalla mediana a due: Tachtsidis si è rivelato una pedina importante anche al di fuori del ruolo di vertice basso, recuperando un'infinità di palloni e smistandoli bene per i compagni (fatta eccezione per i soliti errori elementari...); il giovane Barella si è reso protagonista di una prestazione sontuosa, fatta di qualità, quantità, personalità e lampi di classe, a dispetto della carta d'identità che segna come data di nascita 7 febbraio 1997. Lui che finora era stato impiegato esclusivamente come mezzala o come trequartista, si è riscoperto un ottimo centrocampista da mediana a due, esattamente come un certo Miralem Pjanic nello scacchiere tattico di Allegri.

Joao Pedro, Sau, Farias e Borriello come Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain: i quattro tenori rossoblu hanno dimostrato di poter coesistere alla perfezione, dando una grossa mano in fase di non possesso, senza però snaturare le proprie qualità individuali. La rivoluzione di Primavera - sulla scia di quella invernale di Allegri - chiesta a gran voce dai tifosi cagliaritani e abilmente condotta dal generale Rastelli, ha dato i frutti sperati. Il tecnico rossoblu ha sicuramente memorizzato le risposte positive ricevute dal nuovo assetto tattico, chiaramente ancora in fase di rodaggio. Indicazioni che dovranno essere prese in dovuta considerazione in vista della prossima stagione, affinché il tecnico isolano trovi la giusta alchimia per costruire una squadra vincente ma allo stesso tempo in grado di divertire e trascinare il popolo rossoblu. Le basi ci sono tutte, non resta che limare i dettagli tattici e ritoccare la rosa in sede di calciomercato. Poi la palla passerà nuovamente a Rastelli.

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