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  • Ce l'ho con... Adulatori di Suning, aprite gli occhi: l'Inter è nel caos

    Ce l'ho con... Adulatori di Suning, aprite gli occhi: l'Inter è nel caos

    • Andrea Distaso
    Viva il decisionismo di Suning, ammazza che carattere che hanno questi! Hai visto che roba? In poche ore hanno mandato via l'allenatore e nominato un dirigente del calibro di Sabatini per dirigere l'area sportiva dell'Inter e del Jiangsu... Questi i soldi li hanno e non scherzano mica... Pareri sparsi dell'uomo della strada, dell'osservatore calcistico medio e molto superficiale, che ha assistito con sorpresa agli ultimi eventi di casa Inter. Abituati all'immobilismo e alla pratica più diffusa nel nostro Paese, quella di restare incollati alla poltrona, solo assistere a scelte drastiche viene vissuto come un evento epocale, mettendo da parte tutto il resto.

    TROPPE TESTE - Possibile che in questo clima di totale infatuazione verso tutto quello che ha un sapore esotico, che viene da lontano e che soprattutto si porta dietro tanti denari, non ci sia nemmeno una voce contraria che si levi dal coro? Da quando possedere grandi patrimoni significa automaticamente saperli investire nella maniera più adeguata? Siccome pochi sembrano avere il coraggio di dirlo a voce alta, provvediamo noi. L'Inter è in uno stato di caos generale che Suning, dal giorno del suo sbarco nella galassia del calcio italiano, ha provveduto ad alimentare. Troppe teste pensanti all'interno di un qualsiasi club non fanno bene, perchè generano confusione e incertezza e soprattutto non portano a quel decisionismo tanto evocato e che serve come il pane quando bisogna gestire un gruppo di lavoro così variegato come una squadra di calcio.

    Da tempo abbiamo capito che all'Inter convivono due anime, quella italiana rappresentata da Ausilio, Gardini e Zanetti e quella straniera, che ha nei super-agenti Radamani e Kia Joorabchian due consulenti molto importanti per Suning. Ci sono loro dietro alcune operazioni di mercato fallimentari della scorsa estate, ci sono loro dietro la scelta di de Boer e i suggerimenti di puntare su un altro tecnico straniero prima di scegliere Pioli. E ci sono loro dietro la scelta di Sabatini come direttore dell'area tecnica delle squadre del gruppo Suning, una nomina che inevitabilmente porrà dei dubbi sulla compatibilità col ds dell'Inter Ausilio, in quanto entrambi abituati a condurre personalmente le trattative di mercato. Che la proprietà cinese nella persona di Zhang Jindong abbia una smisurata capacità finanziaria è fuori da ogni dubbio, che non si faccia problemi a stravolgere tutto dal nulla lo è altrettanto, che dietro ci sia una strategia chiara e una competenza manageriale e calcistica di fondo è tutto da scoprire. Basta quindi con gli slogan e i peana a prescindere, criticare Suning è possibile.

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