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  • Che fine ha fatto l'Inter?

    Che fine ha fatto l'Inter?

    • Furio Zara
    Che fine ha fatto l’Inter? Come si diceva una volta del meteo a Potenza: non pervenuto. Non ancora. Spalletti aspetta rinforzi. Aspetta e spera, che poi s’avvera. Borja Valero, Skriniar, ora Vecino non possono bastare ad una squadra che vuole fare il salto di qualità. Per ora a incidere - virtualmente - è il fattore Spalletti. Tutto sulle sue spalle, tutto sulla sua capacità di aprire un ciclo, tutto sulla sua esperienza. Dopo il pastrocchio dell’anno scorso, con il flop De Boer e la parentesi senza futuro di Pioli. A Spalletti spetta il compito di tornare a vincere qualcosa dopo una vita. Le ultime coppe in bacheca - dopo il Triplete 2010 di Mourinho - le hanno portate quel Rafa Benitez sbeffeggiato da tutti (Supercoppa italiana e Coppa del Mondo per club) e Leonardo (Coppa Italia). Era il 2010-11. Da allora, in campionato, l’Inter si è classificata così: 6ª, 9ª, 5ª, 8ª, 4ª e 7ª. Due semifinali di Coppa Italia (perse) e un ottavo di Europa League: poca roba. L’ultima Champions risale al Mesozoico. Marzo 2012, nerazzurri eliminati dal Marsiglia agli ottavi. Fanno più di cinque anni fa.

    Il nostro calcio sta vivendo un momento storico definitivo. I grandi investitori stranieri (vedi Milan) hanno alzato il livello della competizione. La serie A va verso un’ulteriore spaccatura. Si tratta di stare o di qua (nell’élite) o di là (nel limbo degli incompiuti). Non c’è tempo da perdere. L’Inter, per ora, sta di là. Certo gli obiettivi cambierebbero gli equilibri. Martial, Vidal, Lamela, pupillo di Walter Sabatini. Nomi in ballo, e nomi di prestigio certo, per una squadra che comunque ha già accumulato un ritardo notevole rispetto a chi le stava davanti l’anno scorso. Vale la pena ricordalo: l’Inter ha chiuso a -1 dal Milan (che ha dato l’accelerata), -8 dalla Lazio, -10 dall’Atalanta; parliamo di una squadra che deve recuperare 24 punti al Napoli, 25 alla Roma, 29 dalla Juve. Numeri che segnano una distanza, chissà quanto colmabile.

    Basterà il fattore Spalletti? Per ora l’Inter se lo fa bastare. L’altro giorno in Cina col Lione l’uomo che ha deciso la partita è quel Jovetic, più volte accolto e ripudiato, sempre e comunque con la valigia in mano. Siamo sempre lì. I soliti nomi, i soliti accordi. Inter, datti una mossa; altrimenti si fa sera senza che tu te ne accorga.

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