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  • Chievomania: Bastien e Kiyine, le giovani promesse gialloblù

    Chievomania: Bastien e Kiyine, le giovani promesse gialloblù

    • Alessandro Righelli
    La serie A si è fermata e durante la pausa nazionale ben 5 gialloblù si sono impegnati nelle loro 
    rispettive nazionali: Hetemaj con la Finlandia, Valter Birsa e Bostjan Cesar con la Slovenia e i due giovanissimi Samuel Bastien con il Belgio e Sofian Kiyine con il Marocco. Mentre per i "senior" le cose sono andate piuttosto male dopo le sconfitte rimediate in ordine contro Turchia e Scozia, meglio è andata per il giovane Bastien, che contro Malta ha vinto per 2-1, anche se lui ha poi giocato gli ultimi 10'. Kiyine deve giocare invece proprio stasera contro il Gambia, facendo peraltro il suo debutto in Nazionale, un evento sicuramente d'orgoglio per il giovanissimo gialloblù. 

    Ma andiamo a scoprire più a fondo questi due gioiellini clivensi, che stanno sempre più crescendo non solonel panorama italiano, ma anche in quello internazionale. Samuel Bastien è un centrocampista classe '96 che ha iniziato la sua carriera da professionista con la maglia dell' Anderlecht, con la quale ha però calcato il rettangolo di gioco una sola volta. Nella stagione successiva (2015-2016) approda in Italia, più precisamente ad Avellino in serie B. Qui totalizza ben 31 presenze e segna 2 molto importanti, entrando ufficialmente tra le attenzioni del Chievo, che lo preleverà nell'estate per dargli la maglia numero 28. Ci impiega un po' a debuttare con la sua nuova squadra, ma mister Maran gli regalerà questa gioia in una partita prestigiosa, proprio contro la Roma all'Olimpico. Da qui la sua crescita è stata regolare e le sue presenze stanno aumentando, grazie anche al lavoro che sta conducendo dentro e fuori dal campo. Le sue doti si stanno mostrando al pubblico: centrocampista polivalente, schierato da Maran nella posizione di Birsa e Castro, riesce ad essere pungente con la sua velocità e imprevidibilità negli spazi, accompagnato da una buonissima tecnica individuale. Serve ancora quel pizzico di attenzione in più in fase di non possesso, quando si lascia andare a qualche errore di distrazione, anche se come detto ha solo di che migliorarsi.

    Sofian Kiyine invece è un anno più giovane (nato nel 1997, età 19 anni) e si sta già inserendo tra le file della prima squadra gialloblù. Prelevato nel 2015 dallo Standard Liegi, ha passato un anno nella primavera clivense, mostrando grandi doti da centrocampista avanzato e di impostazione. Proprio queste caratteristiche hanno attirato l'attenzione di Maran, che dopo averlo osservato con molta attenzione, lo ha fatto debuttare con la maglia maggiore in Coppa Italia contro il Novara, il 29 novembre 2016, al posto di De Guzman. Da qui il tecnico lo ha sempre tenuto in grande considerazione, facendolo alternare tra gli allenamenti sia di prima squadra sia della primavera, fino al suo debutto in serie A nella brutta giornata dell'8 gennaio 2017, persa dai gialloblù per 4 reti a 1 contro l'Atalanta (anche qui è subentrato a 10' dalla fine al posto di Birsa). Da questo momento però è sempre stato convocato sulla panchina "dei grandi", totalizzando altre 4 presenze, una anche a San Siro contro il Milan. Le sue qualità sono davvero eccellenti: posizionato da fantasista a centrocampo, riesce a fare sia la fase di interdizione, sia la fase di impostazione, mostrando una tecnica davvero buona. Queste doti lo hanno già fatto rientrare tra gli interessamenti di altre squadra, una delle quali è l'Inter, che a gennaio ha fatto più di un sondaggio per il giocatore, accostandolo a figure come Fellaini e Witsel, in ottica futura.

    Due giocatori quindi da tenere assolutamente sott'occhio e che sicuramente hanno molto da dare a questo Chievo, che come detto nelle scorse settimane ha bisogno di ringiovanirsi. Con elementi di questo calibro però la speranza di vedere un futuro radioso per questa squadra è ancora più accesa, con la speranza che la società riesca a trattenerli in maglia gialloblù qualora riuscissero a mantenere le belle promesse che tutt'ora stanno mostrando. Non resta allora che godersi questi baby-talenti e accompagnarli nella loro crescita.

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