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  • Inter, cosa resterà del 'bidone' Gabigol?

    Inter, cosa resterà del 'bidone' Gabigol?

    • Furio Zara
    Diteci che era una minaccia. Ha detto: “Segno col Benfica e poi torno”. Scherzava? Forse. Cos’è stato Gabigol per l’Inter? Una meteora. Un bidone. Un flop da 30 milioni. Spalmati su cinque anni, ah beh. Un “fake” da calciomercato. Uno “spai” da cancellare in fretta. Una bufala mediatica. Un calciatore sopravvalutato che ha fatto arricchire - e molto - il Santos e il suo agente, Giuliano Pacheco Bertolucci, che ha intascato 4 milioni di commissione. Tutte queste cose insieme, e molto altro, è stato Gabriel Barbosa eccetera. Era arrivato tra trombe e fanfare, tappeti rossi che si srotolavano e paragoni eccellenti, da far arrossire - oggi - chi aveva avuto il coraggio anche soltanto di pensarli. Il nuovo Ronaldo. Il fratellino di Neymar. Il Pelè 2.0. Ma per piacere.

    Dieci presenze, 183 minuti in campo (non affannatevi, procediamo noi con i calcoli: è costato 163.934 euro e spiccioli al minuto), un solo gol, segnato al Dall’Ara di Bologna, da una distanza di non più di un metro, a porta sguarnita. Per lui una lunga teoria di panchine. Alla fine se l’è pure presa. E all’Olimpico, contro la Lazio, ha abbandonato la residenza panchinara. Dicono che Ausilio, un anno fa, lo soffiò alla Juventus sul filo di lana, con un blitz in casa Santos. Tra dieci anni che cosa ci ricorderemo di lui? A Milano si è fatto crescere la barba, poi l’ha tagliata; ha allungato il ciuffo, l’ha scolpito, poi lasciato libero. Queste cose qua. Ha avuto tempo per riflettere sulla sua vita privata. E infatti si è fidanzato con Rafaella Beckran, la sorella minore di Neymar. Si è consolato così.

    Gabigol ha un merito. Va ad iscriversi all’album dei Bidoni che resteranno nei secoli dei secoli. Giusto per citare qualche attaccante. Silvio Danuello, il brasiliano della Pistoiese che arrivò con la prima ondata, alla riapertura delle frontiere nel 1980. E poi Victorino. E poi Luther Blisset. E poi Bendtner e prima di lui Esnaider. E - per rimanere in casa Inter - il mitologico “Avioncito” Rambert che arrivò con Zanetti e sembrava - lui - quello forte. E Pacheco. E Caio. E per favore fermateci, perché potremmo andare avanti per ore. Ora siamo davanti a due possibilità. La prima: Gabigol in Portogallo segna 20 gol, pretende di tornare all’Inter e toglie il posto a Icardi (poi però partono le risate pre-registrate come nelle sit-com). La seconda: Gabigol fallisce anche in Portogallo, invecchia in panchina e a fine stagione torna a Milano. E poi succederà che ci toccherà citare Lino Banfi, quando disse: “Sono c….ameri”. Un’ultima cosa: Gabigol è andato in Portogallo in prestito, quindi il Benfica potrà esercitare, se lo vorrà, un riscatto al costo di 25 milioni. Ma per favore, smettetela di ridere. 

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