Crotonemania: Nicola non entusiasma la piazza
Quello che è sembrato mancare in questa circostanza al duo Vrenna-Ursino è quella "visionaria pazzia" che li ha portati nel tempo a inanellare successi incredibili. L'impressione forte è che il nome di Nicola sia più naturale conseguenza dei rifiuti altrui che di un reale e sentito interessamento verso il tecnico torinese; in più, il solo anno di contratto che legherà le due parti testimonia come non ci sia la volontà di aprire un ciclo. Nel DNA della società calabrese c’è sempre stata la grande capacità di impressionare con progetti affascinanti: fu così fin dagli esordi a fine anni ‘90 della famiglia Vrenna, quando con Cuccureddu in panchina si raggiunse il record di punti in C1 e il primo, incredibile, approdo in serie cadetta; fu così poi con Gasperini, con Drago e, infine, con lo stesso Juric. Se la parola d'ordine per il prossimo campionato di A dovrà essere "stupire", allora perchè non puntare su gente nuova in grado di portare idee diverse dal passato, anche non convenzionali? Gennaro Gattuso, grande artefice del ritorno in B del Pisa e calabrese verace, avrebbe saputo sicuramente accendere gli animi del tifo rossoblù e rompere con la tradizione, con buona pace del dogmatismo tattico.
Di certo, la marcia di avvicinamento alla prima, storica, stagione in massima serie non è serena come ci si poteva aspettare: i ritardi nei lavori per l'adeguamento dello Scida e la conseguente indecisione su dove affrontare le gare iniziali del prossimo campionato di A, scelta poi ricaduta su Pescara, sono sintomatici di una realtà che deve ancora abituarsi all'idea di essere entrata nell'elitè del calcio italiano. Come sempre, alla fine, sarà il campo ad emettere l'insindacabile verdetto finale che, speriamo, ci dia torto.