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  • Da Ancelotti a Mourinho e Ranieri, Premier ingrata: tocca a Conte? VIDEO

    Da Ancelotti a Mourinho e Ranieri, Premier ingrata: tocca a Conte? VIDEO

    • Federico Albrizio
    Passare nel giro di un mese da miglior allenatore dell'anno a esonerato: ecco lo strano e triste avvio del 2017 per Claudio Ranieri, allontanato dal Leicester dopo il ko in Champion League contro il Siviglia e la rivolta dello spogliatoio. Non è bastato vincere la prima Premier League della storia dei Foxes, ma la riconoscenza non è cosa tipica del calcio: anzi in Inghilterra vincere sembra proprio portare male.

    MOU E PELLEGRINI - Lo sa bene anche l'ormai ex nemico di Ranieri José Mourinho: Coppa di Lega inglese e Premier League nella sua seconda esperienza al Chelsea nel 2014/15 (terzo titolo nazionale vinto con i Blues) sono una soddisfazione, che però non evitano l'esonero il dicembre seguente dopo un avvio di stagione disastroso e il ko, guarda a caso, contro il Leicester. Ora Mou allena a Manchester, prova risollevare uno United mai al top dopo l'addio di Sir Alex Ferguson: un altro ai saluti dopo aver vinto la Premier nel 2013, ma con condizioni decisamente diverse ( a maggio dello stesso anno annuncia la decisione di ritirarsi dall'attività di allenatore). Sempre a Manchester però, sponda City, anche un cileno vive una storia analoga a quella di Mourinho: Manuel Pellegrini si aggiudica il titolo nazionale nel 2015, il febbraio successivo la dirigenza annuncia l'ingaggio di Guardiola al termine della stagione vivendo con Pellegrini 5 mesi da separati in casa.

    ITALIANI DA RECORD, MA NON BASTA - Sono gli allenatori italiani tuttavia ad aver ricevuto il trattamento più ingrato in Inghilterra, a partire da Carlo Ancelotti: primo nella storia del Chelsea a conseguire il double Premier-FA Cup nel 2010, esonerato l'anno seguente dopo un secondo posto e l'eliminazione ai quarti di Champions League. E riportare in bacheca un titolo che manca da 44 anni? Neanche questo basta agli inglesi: Roberto Mancini regala la Premier League nel 2012 al Manchester City (non la vinceva dal 1968), che per tutta risposta lo allontana l'anno seguente. Non è campionato, ma merita poi una menzione speciale Roberto Di Matteo: subentrato a Villas-Boas alza l'FA Cup e soprattutto la prima Champions League del Chelsea, che a novembre lo esonera.

    WENGER HA CAPITO TUTTO, ATTENTO CONTE - Se la Premier League è una maledizione dunque, il segreto per restare in sella è non vincerla: allora Arsene Wenger ha capito tutto. Non poteva mancare l'ironia dei britannici sul tecnico alsaziano, che con l'Arsenal non si aggiudica il titolo nazionale dal 2004 e nonostante tutto riesce sempre a difendere il proprio posto. E Antonio Conte? Il tecnico corre a grandi falcate verso il successo finale con il Chelsea, che guardando i precedenti potrebbe anche costargli la panchina: sfatare il mito o aggiungersi alla lista dei campioni esonerati, non c'è scaramanzia che tenga per Conte, pronto a vincere e correre il rischio.

    Twitter: @Albri_Fede90
     

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