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  • Da Oscar e Tevez fino al sogno Messi: la Cina torna a saccheggiare il mercato

    Da Oscar e Tevez fino al sogno Messi: la Cina torna a saccheggiare il mercato

    • Federico Albrizio
    Gennaio si avvicina e il mondo del pallone è già in fermento: sta per aprirsi la finestra invernale del calciomercato, i club si preparano a realizzare i colpi giusti per puntellare la squadra e ancora una volta si preannuncia una sessione infuocata, colpa (o merito) soprattutto della Cina. Già l'anno scorso il campionato cinese era stato protagonista con una ricchissima e massiccia campagna acquisti invernale: Jackson Martinez, Alex Teixeira, Lavezzi, Ramires, Gervinho, Guarin e quasi Luiz Adriano (che ha sfiorato il trasferimento prima del dietrofront e del ritorno al Milan), solo per fare qualche nome; campagna proseguita poi in estate con gli arrivi tra gli altri di Hulk, Roger Martinez e Pellé. Cifre impressionanti quelle spese nel 2016, cifre che ora i magnati orientali sono intenzionati addirittura a superare.

    OSCAR E TEVEZ, PAPERONI A SHANGHAI - Due colpi sono già in dirittura di arrivo e da soli fanno già strabuzzare gli occhi: Carlos Tevez è vicino a firmare un contratto con lo Shanghai Shenhua (squadra dov già militano Guarin, Martins e Demba Ba) che lo porterà a guadagnare 80 milioni di euro in due anni. L'ex Juve potrebbe anche essere seguito dal capitano del Chelsea John Terry, al quale sono stati offerti 14 milioni di euro a stagione. Non c'è solo lo Shenhua, pronta la risposta dei rivali cittadini del Shanghai SIPG: 70 milioni di euro al Chelsea per il cartellino di Oscar e ingaggio da quasi 20 milioni di euro annuali. Qui è tutto fatto, lo stesso brasiliano ha confermato che mancano solo alcuni dettagli burocratici prima di abbracciare il tecnico Villas-Boas.

    IL SOGNO MESSI E IL PIANO DI SUNING - Non si muovono solo le società di Shanghai. Lo Shandong Luneng ha avviato i contatti con Lucas Lima, seguito recentemente anche dal Milan, proponendo un contratto da quasi 15 milioni di euro netti l'anno al giocatore del Santos, più spinta la manovra del Tianjin Quanjan: la squadra allenata da Cannavaro infatti avrebbe pronti addirittura 40 milioni di euro da offrire all'Atalanta per il cartellino di Caldara, andando di fatto a interferire con le sue ex Inter e Juventus che si danno battaglia per il giovane centrale italiano. Altri club hanno sondato altre piste, ad esempio Enzo Perez del Valencia e Alan Dzagoev del CSKA Mosca, tante grandi manovre, ma nessuna batte quella 'pazza' progettata dall'Hebei Fortune: 500 milioni di euro per portare Lionel Messi in Cina. Per la Pulce infatti è pronto un contratto da 100 milioni di euro netti a stagione, abbastanza secondo i dirigenti cinesi per convincerlo a lasciare il Barcellona; c'è però chi sostiene che si tratti solo di indiscrezioni fatte circolare ad hoc per mettere la stella argentina in una posizione di forza con i blaugrana nella trattativa per il rinnovo. Il giro d'affari tra Europa e Cina vede interessata anche l'Italia, in particolare l'Inter che ha un filo diretto grazie alla proprietà Suning che studia la possibilità di realizzare plusvalenze in nerazzurro: via gli esuberi Eder, Melo, Biabiany e Jovetic, spediti al Jiangsu per sistemare il bilancio e dare un margine di manovra per il mercato in entrata. Per ora solo rumors, ma la possibilità non viene scartata.

    C'E' CHI DICE NO - Non tutti però cedono al richiamo della pecunia e resistono alle lusinghe dell'est: Edinson Cavani ha detto no allo Shanghai SIPG, il capitano del Napoli Marek Hamsik non ha voluto neanche prendere in considerazione l'idea di trasferirsi al Tianjin Quanjan e lo stesso Mattia Caldara citato in precedenza vuole proseguire la sua (ancora lunga) carriera in Europa. I due più tentati tuttavia sono in casa Arsenal, le due stelle Alexis Sanchez e Mesut Ozil: dall'est sono arrivate due proposte da oltre 20 milioni di euro netti a stagione per entrambi, cifre da capogiro, ma entrambi hanno fatto sapere di voler continuare a giocare per Wenger e provare a vincere con i Gunners. Tra affari già virtualmente conclusi, altri in lavorazione e altri naufragati siamo solo a metà dicembre e già la Cina è scatenata: a gennaio sarà ancora protagonista, sarà un altro mercato da paperoni

    Twitter: @Albri_Fede90

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