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  • Dal progetto stadio alla Serie B sfiorata: ecco il Bassano Virtus di Renzo Rosso, l'uomo che sogna il Milan
Dal progetto stadio alla Serie B sfiorata: ecco il Bassano Virtus di Renzo Rosso, l'uomo che sogna il Milan

Dal progetto stadio alla Serie B sfiorata: ecco il Bassano Virtus di Renzo Rosso, l'uomo che sogna il Milan

  • Federico Giustini
Nella classifica di Forbes sui miliardari del mondo è attualmente in 622ª posizione, con un patrimonio netto che ammonta a poco meno di 3 miliardi di euro. Parliamo di Renzo Rosso, fondatore e proprietario di Diesel, azienda che fattura 1,59 miliardi l’anno. Nulla se si pensa che Silvio Berlusconi è alla posizione 206 in graduatoria, moltissimo se la prospettiva attuale per i tifosi del Milan è quella del costante slittamento del closing.
Diesel è style partner del Milan dal settembre dello scorso anno e di recente Rosso non ha affatto chiuso le porte a una possibile acquisizione del club rossonero: "Al di là del fatto che noi abbiamo già una squadra di calcio, il Bassano in Lega Pro. Il Milan è un sogno. Potrei sicuramente collaborare, ma non in maniera importante come qualcuno vorrebb", ha spiegato l’imprenditore nativo di Brugine, in provincia di Padova.

IL SUO BASSANO - Correva l’anno 1996: mentre la Diesel vinceva il premio di azienda italiana dell’anno e apriva i suoi primi negozi di proprietà per distribuire il prodotto, Renzo Rosso rilevava il Bassano Virtus, di cui è tuttora il patron. È la squadra della città in cui vive ed era appena retrocessa in Eccellenza. Nel 1997 arriva subito la promozione nel Campionato Nazionale Dilettanti. Dopo sette stagioni in D, mai conclusesi sotto alla decima posizione, nel 2005 arriva la gioia del primo posto e la vittoria del campionato di categoria nella finale vinta 3-2 contro il Real Marcianise a Spoleto. Decisivo si rivelò l’acquisto di giocatori di categoria e l’arrivo a metà stagione del tecnico Maurizio Sandri al posto di Dal Bianco. Promossi in serie C2, in panchina arriva Ezio Glerean, noto per l’ultraoffensivo 3-3-4 che proponeva ai tempi del Cittadella: nel 2008 il Bassano vince la Coppa Italia di Serie C battendo il Benevento in finale e arriva a un passo dalla promozione in C1, piegandosi solo al Portogruaro in finale dei playoff.

SERIE B SFIORATA - La promozione in Prima Divisione di Lega Pro giunge però nel 2010: la squadra, sotto la guida di Massimo Beghetto si classifica 7ª ma la società offre le garanzie necessarie per essere ripescata e torna in terza serie a distanza di 70 anni. A dicembre 2009 il ruolo di presidente era passato a Stefano Rosso, secondogenito di Renzo, che prendeva così il posto di Roberto Masiero. Il primo passaggio a vuoto è quello della stagione 2011/12, quella della retrocessione in Seconda Divisione. Ci vorranno due anni, i gol di Emanuele Berrettoni e la guida di Mario Petrone, che vince campionato e Supercoppa, per tornare in Prima Divisione. Un ritorno col botto, visto che nel 2015 il Bassano sfiora la promozione in Serie B, arrivando in finale dei playoff (persa poi con il Como) dopo un campionato trascorso in vetta e conclusosi con il sorpasso del Novara grazie alla differenza negli scontri diretti. Lo scorso anno terzo posto in campionato ed eliminazione contro il Lecce al turno preliminare dei playoff. L’attuale stagione vede il Bassano decimo nel girone B, quello dominato dal Venezia di Pippo Inzaghi e che vede la partecipazione di squadre come Padova e Parma.

PROGETTO STADIO - Il sogno della B non è l’unico della famiglia Rosso: c’è anche il progetto stadio, un centro multifunzionale che il presidente Stefano Rosso ha definito "un progetto più sociale che privato, perché mira a rilanciare e riqualificare un’area, quella riguardante lo Stadio Mercante". Il progetto è nella fase di analisi di fattibilità e non verrebbe realizzato con denaro pubblico. Prevede un incremento di capacità del Rino Mercante per circa 2 mila unità e il contestuale sviluppo di attività commerciali e di intrattenimento e negozi sportivi. In un’intervista del marzo 2011 Renzo Rosso definì Silvio Berlusconi "geniale", aggiungendo però che "manca di stile. All'estero per colpa sua ce ne dicono di tutti i colori, spesso mi vergogno di essere italiano e noi imprenditori non abbiamo piacere di essere derisi". Tuttavia i rapporti tra i due sembrerebbero essere attualmente buoni.

POLEMICHE - A distanza di anni dalla sua esperienza a Bassano del Grappa Ezio Glerean non ha avuto parole dolcissime nei confronti del patron Rosso: "Non ho mantenuto un grande rapporto con la proprietà. Me ne andai perché il patron preferiva ascoltare più i procuratori di me. Ricordo che non voleva Berrettoni perché Galliani, suo amico, glielo aveva sconsigliato. Io mi imposi e nelle sue stagioni con noi fece 53 gol". Renzo Rosso nel luglio 2015 ha polemizzato con il Novara (arrivato primo nel girone del Bassano e dunque promosso direttamente in B) attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport, a causa delle irregolarità nel pagamento di contributi e Irpef che hanno determinato la penalizzazione del club piemontese nel successivo campionato cadetto. Scrisse Rosso: "Come sia possibile che società senza morale e/o senza soldi possano fare i propri interessi approfittando del sistema?(…) L’Italia è stanca di questa ingiustizia e del malaffare".

SPERANZE ROSSONERE - La sua fede rossonera è ben nota, al punto che nel marzo scorso è nata su Facebook una pagina di tifosi del Milan intitolata "Renzo Rosso compra il Milan", corredata da una foto dell’imprenditore veneto in maglia rossonera. Sulla sua pagina Facebook compaiono commenti come: “Renzo! Ti prego: compra la tua squadra del cuore! Sei la scelta perfetta!” oppure “Il Milan ai milanisti #saveacmilan. Compri il Milan signor Rosso , tutti i tifosi ve lo chiedono”. Si va dal rassegnato “Compra sta squadra, che non ne possiamo più” al più sarcastico “Renzo compra il Milan. Tutti i jeans Diesel che ho comprato sarebbero soldi spesi ancora meglio”. E se il Diavolo vestisse Diesel?

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