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  • De Rossi, una carriera condizionata: quando il destino è scritto nel cognome
De Rossi, una carriera condizionata: quando il destino è scritto nel cognome

De Rossi, una carriera condizionata: quando il destino è scritto nel cognome

  • Alessandro Di Gioia
Daniele De Rossi non è mai stato un calciatore come tutti gli altri: un predestinato, questo sì, un centrocampista splendido, il degno erede del suo idolo Steven Gerrard. Fosforo e grinta applicati al gioco del pallone, una capacità innata di leadership e una fedeltà ai colori giallorossi degna di nota. Lo abbiamo potuto apprezzare in Nazionale, visto che è stato uno dei protagonisti della vittoria del Mondiale 2006, ma anche alla Roma, di cui è un indomito condottiero. Possiamo però affermare che la carriera di De Rossi non ha conosciuto i fasti che avrebbe potuto: i problemi caratteriali lo hanno spesso limitato, e purtroppo con il tempo la solfa non è cambiata.

14 ROSSI: INCAPACITA' DI REGGERE LA PRESSIONE - L'ultimo episodio horror è andato in scena ieri sera, nel ritorno della sfida di Champions League contro il Porto, snodo fondamentale della stagione della Roma: De Rossi scende in campo da capitano, carico a mille. Troppo carico, visto che dopo 39 minuti perde la testa e compie un fallo omicida, a piede a a martello, su Maxi Pereira. Eccesso di foga senza senso, dovuto probabilmente alla poca capacità di reggere la pressione, in certi casi: quella di ieri è stata la 14esima espulsione in carriera, la 12esima con la Roma (2 sono arrivate in Nazionale, una proprio in Germania nel 2006, contro gli USA, per una gomitata insensata a Mc Bride).

NOMEN OMEN - Troppi rossi, quasi un destino scritto nel cognome: nomen omen, che De Rossi avrebbe voluto non rispettare. Almeno non ieri sera: questa tendenza all'espulsione facile, allo scatto d'ira, all'esplosione di rabbia ha caratterizzato tutta la sua carriera. A 33 anni compiuti si pensava avesse raggiunto la maturità necessaria per gestire i nervi e le emozioni: ieri sera è arrivata l'ennesima smentita. De Rossi ha visto di nuovo rosso, e stavolta il cartellino è pesato eccome. L'ennesima macchia su una carriera che avrebbe potuto essere sicuramente superiore, per le doti tecniche dimostrate, ma che troppo spesso è stata condizionata dal carattere di Capitan Futuro. Un futuro che può ancora rivelarsi roseo, ma che sicuramente non dovrà più essere rosso. Con buona pace del cognome.

TUTTE LE ESPULSIONI DI DE ROSSI:

19/10/2004 Bayer Leverkusen-Roma 3-1 Espulso all'87' (rosso diretto)

13/3/2005 Cagliari-Roma 3-0 Espulso al 58' (rosso diretto)

16/3/2005 Coppa Italia: Fiorentina-Roma 1-0 (Roma avanti ai rigori) Espulso al 120' (rosso diretto)

15/2/2006 Europa League: Club Brugge-Roma 1-2 Espulso 27' (rosso diretto)

17/6/2006 Mondiali: Italia-Usa 1-1 Espulso al 28' (rosso diretto)

24/9/2008 Genoa-Roma 3-1 Doppio giallo: 53' e 69'

7/3/2009 Roma-Udinese 1-1 Ammonito 68' e poi espulso subito 

4/12/2010 Chievo-Roma 2-2 Espulso all'85' (rosso diretto)

1/5/2011 Bari-Roma 2-3 Espulso al 48' (Rosso diretto)

11/11/2012 Lazio-Roma 3-2 Espulso al 47' pt (rosso diretto)

5/1/2014 Juventus-Roma 3-0 Espulso al 75' (rosso diretto)

6/12/2014 Roma-Sassuolo 2-2 doppio giallo al 50'

6/9/2015 Italia-Bulgaria 1-0 Espulso al 55' (rosso diretto)

23/8/2016 Roma-Porto 0-3 Espulso al 39' (rosso diretto)

@AleDigio89
 

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