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  • Debora Caprioglio scaldò lo svedese di ghiaccio

    Debora Caprioglio scaldò lo svedese di ghiaccio

    • Cesare Bardarossa Bardaro

    CAMPIO-NATI il 3 MAGGIO. Auguri di buon compleanno a: 

    EZEQUIEL LAVEZZI, 1985, ala argentina dell'Hebel China Fortune, detto El Pocho. "Quando ero bambino avevo un cane che si chiamava Pocholo. Quando se ne andò, mio fratello e il suo migliore amico cominciarono a chiamarmi con quel nome perché rompevo le scatole proprio come lui. Da quel momento la gente della mia città cominciò a chiamarmi Pocholo, finché in Nazionale Under-20 incontrai un vecchio compagno della mia stessa città che, conoscendo il mio soprannome, cominciò a chiamarmi Pocholo davanti a tutti i compagni. I ragazzi dello spogliatoio abbreviarono Pocholo in Pocho e da quel momento questo è il mio nome, il mio marchio". Era stato acquistato dal Genoa nel 2004 e lasciato per un anno in Argentina al San Lorenzo. L'anno successivo è pronto per esordire in Serie A, ma la retrocessione della società di Preziosi in C1 per illecito sportivo fa sì che venga ceduto al San Lorenzo. Arrivò in Italia nel 2007, acquistato dal Napoli, dove resta 5 anni per poi passare al Paris Saint-Germain per 30 milioni di euro. Era stato pagato 6 milioni, la stessa cifra versata dai cinesi nel gennaio scorso. Dopo che Lavezzi, almeno così ha dichiarato, aveva rifiutato le offerte di Chelsea, Manchester United, Inter e Milan. Suo compagno di squadra è Gervinho. In una telefonata col suo procuratore del 20 gennaio 2012, aveva definito Napoli un "carcere di lusso". 

    ASTUTILLO MALGIOGLIO, 1958, mitico ex portiere di Bologna, Brescia, Pistoiese, Roma, Lazio, Inter e Atalanta. Quando giocava nel Brescia, a 19 anni, visitò un istituto per bambini disabili. L'esperienza gli cambiò la vita. Decise di fondare l'Associazione Era77, aprendo una palestra specializzata nella cura per bambini affetti da distrofia muscolare. Si diplomò fisioterapista  e dedicò gran parte dei suoi guadagni e del tempo libero alla causa. Cosa che non fu molto ben vista dal mondo del calcio. Soprattutto dai sensibilissimi tifosi laziali. La stagione 1985-86, coi biancazzurri in serie B, fu costellata sin dall'inizio da insulti e accuse da parte degli ultras nei confronti del portiere, colpevole, a loro modo di vedere, di non dedicare tutto se stesso alla maglia. L'apice fu raggiunto il 9 marzo 1986, in occasione di Lazio-Vicenza 3-4. Almeno un paio dei gol subiti potevano essere evitati, e a quel punto fu esposto l'osceno striscione "Tornatene dai tuoi mostri". Malgioglio, che aveva sempre subito in silenzio gli insulti rivolti alla sua persona, non ci vide più di fronte al coinvolgimento dei suoi bambini e si tolse la maglia, la gettò in terra, la calpestò, ci sputò sopra e la lanciò in curva. La società non lo difese affatto, anzi, ne chiese la radiazione e non gli pagò nemmeno il resto dello stipendio fino a fine stagione. Malgioglio, disgustato, decise di abbandonare i campi da gioco. Fu il Trap a convincerlo a desistere e ad accettare l'ingaggio dell'Inter ("Malgioglio è un grande uomo e un grande professionista"). Per l'appunto la prima partita giocata con la maglia nerazzurra, il 4 marzo 1990, fu proprio a Roa con la Lazio. Malgioglio, nel tentativo di fare pace, si presentò con un mazzo di fiori per la curva, ma invano, contro di lui volò di tutto e la partita cominciò con un quarto d'ora di ritardo. Attaccati i guanti al chiodo, ha continuato la sua attività sociale, anche se ha dovuto chiudere la palestra. "Tutte le scelte che ho fatto in carriera sono state 'extracalcistiche' e qualche errore l'ho commesso, ma non ho rimpianti. A Brescia sono stato eletto portiere del secolo. Alla Lazio ho seguito Simoni in Serie B, rifiutando il Bari in A e ho sbagliato: come quella famosa volta in cui ho sputato sulla maglia biancoceleste perché mi insultavano proprio per il mio impegno sociale. Un incubo. Appena sbagliavo qualcosa, sapevo quello che avrebbero detto: è un bravo ragazzo, ma pensa troppo ad altro... Le incomprensioni non sono mai mancate, anche se io non ho mai saltato un allenamento. Però riconosco che per i mezzi tecnici che avevo potevo fare di più. Pensavo di non venirne fuori. Ma ora ho ripreso ad aiutare gli altri con mia moglie Raffaella e sono molto felice. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza: il Signore mi ha dato questo talento, mi ha detto di fare queste cose e io sono contento di servirlo. Mi sento libero, mi viene naturale. Ma le cose straordinarie le fanno i missionari o i dottori che salvano le vite, non certo io". 

    GENNARO SCARLATO, 1977, ex jolly offensivo e poi difensore centrale di Napoli, Vicenza, Torino, Ravenna, Udinese, Ternana, Crotone, Spezia, Frosinone, Cosenza, Ischia Isolaverde, Città di Marino, Vico Equense. Ha il record di aver conseguito 4 retrocessioni consecutive con Napoli 97-98, Vicenza 1999, Torino 2000 e Ravenna 2001. Nel 2004-2005 fu capitano del Napoli in serie C. Di recente ha denunciato su Facebook: "Vado ad un appuntamento per allenare una squadra di Lega Pro. Sono emozionato, finalmente arriva la grande occasione. Poi durante l'incontro mi dicono che bisognava pagare un compenso. Siete impazziti? Scusatemi, ma torno ad allenare i giovani. Questo non è calcio, che schifo". 

    ANDREA COSSU, 1980, centrocampista dell'Olbia, ex di Verona e Cagliari. Nel 2010-11, coi rossoblu sardi, è stato il miglior assist-man della serie A. 

    MASSIMO BATTARA, 1963, ex portiere di Puteolana, Casertana, Salernitana, Lecce, Spal
    Figlio d'arte del portiere Pietro Battara. E' stato preparatore dei portieri al Manchester City e allo Shalke 04. Attualmente lo è del Pune City della Indian Super League. 
    GIUSEPPE GEMITI, 1981, terzino sinistro italo-tedesco del Bari. 
    FERNANDO MENEGAZZO, 1981, centrocampista brasiliano, con passaporto italiano, ex Siena e Catania. 

    EVANS KONDOGBIA, 1989, attaccante centroafricano dell'FC Jumilla (Spagna), in prestito dall'Inter. E' il fratello maggiore di Geoffrey. 

    TOMMASO D'ORAZIO, 1990, terzino sinistro della Pistoiese, in prestito dal Teramo. 
    WALTER ZULLO, 1990, difensore della Cremonese. 
    RAFFAELE PUCINO, 1991, terzino destro dell'Avellino, in prestito dal Chievo. 
    DARIO ZUPARIC, 1992, difensore croato del Pescara. 

    E chiudo, per oggi, facendo gli auguri alla bella DEBORA CAPRIOGLIO (1968). Il suo legame col calcio? Beh, ha avuto una torrida storia con Sven-Goran Eriksson, come ha rivelato lo stesso Svengo nella sua autobiografia. 
     


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