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  • Donnarumma-Milan, è mobbing se...
Donnarumma-Milan, è mobbing se...

Donnarumma-Milan, è mobbing se...

  • Jean-Christophe Cataliotti
Gentile Procuratore,
mi presento, mi chiamo Pietro e sono un tifoso milanista da 40 anni. Ho ascoltato l'intervista che Mino Raiola ha rilasciato sul caso tormentone degli ultimi giorni, ossia il mancato rinnovo del contratto di Donnarumma al Milan. C'è un passaggio dell'intervista che mi ha lasciato davvero perplesso: quando questo sedicente procuratore afferma che il portiere del Milan è stato vittima di mobbing. Ma sa che cosa vuol dire mobbing? Io ho lavorato in tante aziende e ho provato sulla mia pelle il significato della parola mobbing. Ora che non mi si venga a dire che un'offerta di contratto da 5 milioni netti a stagione per 5 anni si chiama mobbing! Pietro

Gentile Pietro,
non posso sapere a cosa volesse fare riferimento Mino Raiola con quella allusione (?) al mobbing
subito da Donnarumma. Mobbing è un termine di cui si abusa troppo spesso senza conoscerne l'esatto significato, e cioè che trattasi di "sistematica persecuzione esercitata sul posto di lavoro da colleghi o superiori nei confronti di un individuo, consistente per lo più in piccoli atti quotidiani di emarginazione sociale, violenza psicologica o sabotaggio professionale, ma che può spingersi fino all'aggressione fisica". Concordo, quindi, che nel caso Donnarumma non si possa assolutamente parlare di mobbing almeno analizzando quanto accaduto fino ad oggi. Di mobbing si potrebbe, invece, parlare solo nel caso in cui Donnarumma, rimanendo in forza al Milan, dovesse essere relegato non tanto in panchina o in tribuna nei giorni delle partite ufficiali, ma ad allenarsi anziché con la prima squadra con la squadra della Primavera. Ecco che, a quel punto, potrebbe essere invocata la violazione dell'art. 7 dell'Accordo Collettivo di serie A ai sensi del quale la società non può negare al calciatore il diritto di partecipare agli allenamenti e alla preparazione precampionato con la prima squadra (in pratica, non può metterlo "fuori rosa"). Trattasi di un principio atto a proteggere la dignità professionale dei calciatori riconducibile, in caso di violazione, al mobbing. 

Ma, forse, nonostante la suddetta disamina, mi è sfuggito qualche particolare in questa vicenda così nebulosa. E, allora, mi rivolgo direttamente agli utenti di calciomercato.com: secondo voi Donnarumma è stato oggetto di mobbing come affermato da Mino Raiola oppure la vera vittima dell'intera vicenda è proprio il Milan? 

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