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  • El Shaarawy-Allegri: nuovo contatto
El Shaarawy-Allegri: nuovo contatto

El Shaarawy-Allegri: nuovo contatto

  • Giampiero Timossi

Cosa serve al Faraone? Storia infinita di El Shaarawy. Niente riscatto, la trattativa continua. Ci sono state parecchie telefonate, partite da diverse città, italiane e inglesi. Una è particolare, racconta di un contatto tra giocatore e allenatore, tra Massimiliano Allegri e Stephan El Shaarawy. Tra i due il feeling è forte, lo era ai tempi del Milan e così è rimasto. Il tecnico ha fatto crescere il ragazzo, non gli ha risparmiato critiche costruttive (ricordate la polemiche sulla cresta del Faraone?) che El Shaarawy ha ascoltato, alle quali ha anche replicato, mostrando pure così di fidarsi dei consigli dell'allenatore. Che ha pubblicamente elogiato nel marzo scorso: «Sono felice per i successi di Allegri alla Juventus». Una frase che non può considerarsi una banalità, soprattutto se a elogiare il tecnico bianconero è un giocatore del Milan. E poi Stephan ha sentito Max prima di accettare il trasferimento al Monaco e già qualche settimana fa c'era chi parlava di un possibile arrivo a Torino del ventitreenne savonese. Però non subito, ma a giugno. 

Poi le cose sono cambiate, più o meno all'improvviso. Poche ore fa Adriano Galliani ha fatto diramare pubblicamente la sua furia, raccontando quello che  tutti (ad rossonero in primis) sapevano da almeno un mese. Cioè: il Monaco non riscatterà l'attaccante, il Milan non incasserà 14 milioni. Sarebbero  arrivati automaticamente non appena El Shaarawy avesse totalizzato 25 presenze con il club del  principato. Invece, come modi per nulla principeschi, il Monaco si è fermato a quota 24, non un minuto in più, niente 14 milioni e conseguente furia Milan. In questo caso l' ira di Galliani appare decisamente giustificata. 

Deluso, ovviamente, il giovane Faraone (che dite, non sarà il caso di trovare un soprannome più fortunato?). Questo è l'anno dell'Europeo, ma per strappare un biglietto destinazione Francia, almeno per provarci fino alla fine, bisogna giocare. In questo pasticcio, tra i piani non riusciti dei rossoneri e una certa volgarità monegasca, l'attaccante rischia di giocare poco, pochissimo. Così l'affare diventa rovente. La Juve si è mossa, quando sia avvenuto il contatto tra Allegri e il giocatore nessuno ancora lo vuole rivelare. Alla Juve l'idea piace, al Milan forse un po' meno, ma la porta non è sbarrata. 

La possibile partenza di Zaza, il gradimento di Allegri, la voglia di cercare un «attaccante esterno», sono elementi che possono agevolare l'affare. Ma in quel contatto Max-Stephan ci sarebbe stato anche un punto che rappresenta un ostacolo difficile da superare: Allegri non può garantire all'ormai ex Monaco un posto da titolare. Su questo il giocatore medita, la Juve non affonda, il Milan osserva e forse spera. 

Roma e Fiorentina, intanto, stanno alla finestra. Più attivo il Genoa, la casa madre dell'attaccante nato a Savona. Già due  giorni fa i rossoblù hanno sondato il terreno, anche in maniera diretta, parlando con il giocatore. Galliani, per ora, al Genoa dice «no». Per i rossoblù la prima alternativa è un altro milanista, Cerci. Per entrambi la squadra di Gasperini usa una réclame piuttosto convincente: venite al Genoa, giocate un gran girone di ritorno e così convincerete il ct Conte a convocarvi per Euro 2016. El Shaarawy ha 23 anni e un mare di potenzialità. Il mare della sua Liguria lo aspetta, occhio e croce potrebbe essere la scelta giusta. Non resta che aspettare. Nell'attesa troviamo un altro soprannome al Faraone? 

 

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