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  • Enzo, l'eroe di Zidane. Kieft e la dipendenza da cocaina

    Enzo, l'eroe di Zidane. Kieft e la dipendenza da cocaina

    Gli auguri di buon compleanno di oggi sono per 

    ENZO FRANCESCOLI, 1961, detto El Principe (aveva un’aria malinconica, triste, e un portamento davvero principesco)  ma anche El Flaco per la sua magrezza e pure Condorito , ex mezzapunta uruguaiana di Cagliari e Torino. Con la nazionale ha vinto 3 volte la Copa America. Zinedine Zidane, che da ragazzino lo ammirava nel Marsiglia, ha chiamato Enzo il primogenito in suo onore. Arrivò al Cagliari coi 2 connazionali Pepe Herrera e Daniel Fonseca: “Persa la Juve, svanita l’occasione interista, conservavo la voglia di verificarmi nel ‘campionato dei sogni’, anche inserito in una formazione qualsiasi. E così ho lasciato Marsiglia senza perplessità. Cambiavo vita. Andavo a lottare, stanco dei giudizi di troppa gente. Sì, perchè tanto nel River Plate quanto in quattro stagioni d’Europa sono stato etichettato sempre nello stesso modo. Ripetevano che ero discontinuo, poco potente, poco al servizio dei compagni, poco socievole, molto egoista” 
    In Sardegna ottenne la storica la qualificazione alla Coppa Uefa nel 1992/1993. “Un uomo finisce con l’appartenere alle proprie abitudini e io, quando infilo la maglia rossoblu, provo la stessa emozione di quando indossavo la divisa celeste. Oggi è il Cagliari la mia nazionale. seguirei i compagni anche in C. Meglio giocare sempre, sentirsi utili sempre. Io non sopporterei di andare in tribuna con le tasche piene di soldi, come capita a certi colleghi nelle società miliardarie”. 
    Era studente di legge come sua moglie Mariela, "Quello che Maradona è per l' Argentina e Platini per la Francia, per noi è Francescoli" (Batista)
    “Non sarà il calcio a lasciarmi, non mi troverà seduto. Quando arriverà quel giorno vorrei si dicesse: Che gran calciatore, sì, ma che bella persona. Che Beto Alonso possa dire: Ho giocato con Francescoli e non sapete che gran tipo era. Che quando tra trent’anni incontrerò Pumpido o Gallego per la strada, possa salutarli con un abbraccio. Perché non esiste solo il calcio. Bisogna pure prepararsi per dare un buon consiglio e avere l’animo di una brava persona” 
    Rimasto nella storia il suo gol nell'amichevole tra River Plate e Polonia nel 1986
    Notevole la sua somiglianza con l'attore Flavio Bucci

    IGNAZIO ABATE, 1986, difensore del Milan. E' figlio dell'ex portiere Beniamino Abate. Ha vinto lo Scudetto 2010-11
    NICOLA RIGONI, 1990, centrocampista del Chievo. Suo fratello maggiore Luca è centrocampista del Genoa. Suo padre Gianluigi giocò una partita in serie A col Vicenza. 
    SERGIO FLOCCARI, 1981, attaccante sanmarinese del Bologna
    LEONARDO TALAMONTI, 1981, difensore argentino del Platense, ex Lazio e Atalanta 
    ANGELO DA COSTA, 1983, portiere brasiliano del Bologna. È stato il primo portiere straniero della storia della Sampdoria. L' 1 agosto 2012 ha patteggiato una squalifica pari a 3 mesi con un'ammenda di 30.000 euro per omessa denuncia relativa all'incontro Ancona- Grosseto del 30 aprile 2010.
    FRANCESCO MAGNANELLI, 1984, centrocampista del Sassuolo. Nella società emiliana dal 2005, in C2, vanta il record di presenze, 364 e non è ancora finita
    ROBERTO INGLESE, 1991, attaccante del Chievo

    ALFONSO DE LUCIA, 1983, ex portiere di Parma, Salernitana, Livorno, Nocerina, Vitula, Monza. Coinvolto nel calcioscommesse, il 31 maggio 2012 ha patteggiato 5 mesi di squalifica. Nel giugno 2013 ha ricevuto ulteriori 6 mesi di squalifica (con un'ammenda di 10mila euro) per violazione dell'articolo 1 del Codice di giustizia sportiva. Si è ritirato a luglio 2016

    Buon compleanno anche a

    WIM KIEFT, 1962, ex attaccante olandese di Pisa e Torino. Campione d'Europa con la nazionale nel  1988. Nella sua autobiografia del 2014 ha ammesso di aver avuto problemi di alcolismo e tossicodipendenza per 18 anni. Ha vinto col PSV la Coppa dei Campioni 1987-88. "Ho provato la coca per la prima volta a 33 anni, in discoteca. Da allora ne avrò sniffata una quantità pari a mezzo milione di euro. Oggi vivo con 20 euro al giorno, se ne avessi 100 li spenderei tutti. Giro in treno e in bici, non posso permettermi un taxi. Il piano di rientro dai debiti con lo Stato lo gestisce il mio manager. Per fortuna il lavoro, da opinionista o commentatore tv, non mi manca. Mi facevo perché mi piaceva e ho continuato perché non potevo più farne a meno, come un tossico qualsiasi". 

    THOMAS BERTHOLD, 1964, ex difensore tedesco di Verona e Roma. Mondiale 1990

    ALESSANDRO BIRINDELLI, 1974, ex difensore di Empoli, Juventus, Pisa, Pescina. Attualmente allena l'U17 dell'Empoli. Da bambino praticava anche il judo. Già allora era tifoso juventino
    Nella Champions League 2002/03 segnò un gollasso contro il Deportivo La CoruñaCon la Juve ha vinto 3 Scudetti e un campionato di serie B. Lasciò la Juventus il 17 maggio 2008, ma Ranieri in quella partita non lo fece scendere in campo neppure per un minuto: "Ci sono rimasto male, ma è finita lì. Se avessi voluto far polemica, l’avrei fatta tre minuti dopo, quando le telecamere di “Sky” sono venute a intervistarmi. Sicuramente ci sono rimasto male, anche perché poi quando gli hanno chiesto il perché, la sua risposta è stata che in quel momento della gara aveva bisogno di un centrocampista. Cioè, l’ultima partita di campionato, capisci? La risposta dice tutto".

    DARIO SIMIC, 1975, ex difensore croato di Inter (1999-2002) e Milan (2002-2008) In 9 anni in Italia ha disputato solo 148 partite. Col Milan ha vinto il campionato 2003-04, 2 Champions (2003 e 2007) e la Coppa dek mondo per club nel 2007. Nel 2013 dichiarò "All'Inter ho trascorso tre anni, ma il Milan è il mio vero club. Le sei stagioni vissute in rossonero sono state le migliori della mia carriera. Onestamente, quando sono arrivato al Milan, ho dimenticato l'Inter. Ho avuto la fortuna di far parte di un grande ciclo, dove due volte abbiamo vinto la Champions League con una finale persa. Al Milan c'è un'atmosfera speciale, la loro cura verso i giocatori è unica. E poi, a parte l'esperienza di José Mourinho, è il Milan ad avere la storia più importante. E oltretutto, si basa sui giocatori italiani oggi come allora".

    IBRAHIM BA, detto Ibou, 1973, ex centrocampista senegalese, naturalizzato francese, di Milan e Perugia Berlusconi lo definì Beaujolais nouveau . («Non bevo vino, ma mi fido di cio’ che dice il Presidente. Lui se ne intende...»)
     Era noto soprattutto per la sua capigliatura ossigenata. A Perugia fu il primo calciatore in Italia ad essere sanzionato con la prova tv: 4 giornate per una testata rifilata a Macellari del Cagliari il 22 settembre 1999. "Il mio gesto e’ stato grave. Pero’ lasciatemi dire che anche le immagini mi rendono in qualche maniera ragione: il mio avversario ha provato a colpirmi con una gomitata, io sono riuscito a sottrarmi e poi, col pallone lontano, sono andato a chiedere spiegazioni. Non avevo intenzione di colpirlo, lui ha accennato a una reazione e gli ho dato una testata. Un pessimo esempio per i giovani che vedono in noi dei campioni irreprensibili. Si’, sono pentito". Nel 2007, dopo essersi allenato col Varese in C2,  fu nuovamente ingaggiato dal Milan col ruolo di “portafortuna” "Perche’ ho convocato Ba? Perche’ mi e’ simpatico" (Carlo Ancelotti, allenatore Milan, prima di una gara contro il Napoli nel 2008)  Ha vinto lo scudetto, sia pur non da titolare, col Milan di Zaccheroni

    DANIELE MELANDRI, 1988, attaccante del Parma
    PASQUALE ESPOSITO, 1981, difensore del Monopoli

    Il 12 novembre era nato anche

     Edvaldo Izidio Neto, conosciuto come VAVA', 1934-2002, attaccante brasiliano, campione del mondo 1958 e 1962. Faceva parte del fantastico trio con Didì e Pelè, celebrato anche dal Quartetto Cetra

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