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  • Genoa, comunicato della Nord: 'Non siamo delinquenti, solo tifosi'

    Genoa, comunicato della Nord: 'Non siamo delinquenti, solo tifosi'

    • Marco Tripodi
    Le recenti dichiarazioni rese note dalla Commissione Parlamentare Antimafia, che per bocca del suo portavoce ha parlato apertamente di infiltrazioni malavitose all'interno della tifoseria organizzata del Genoa, hanno convinto i vertici della Gradinata Nord a redarre un lungo comunicato stampa per dire la propria sulla vicenda: "Ultimamente è in atto una sorta di caccia alle streghe contro il movimento ultras - si legge nella nota - e contro i tifosi che riempiono (o vorrebbero riempire) con colori e passione gli stadi italiani. Dopo altre aver colpito altre tifoserie in Italia, sono arrivate anche per la Gradinata Nord – curiosamente contemporanee ad un filone che nell’interesse del bene della squadra ci vede contrapposti ad una gestione societaria del Genoa CFC 1893 quantomeno scellerata – una serie di accuse di pura fantasia e totalmente false, ma che hanno radici chiare e che nascono a nostro avviso dal fallimento delle politiche repressive all’interno degli stadi, dal superamento della tessera del tifoso e con il chiaro intento di proseguire l’opera di distruzione del movimento ultras (del quale vengono completamente ignorati i tanti aspetti positivi, a partire dai concreti interventi di solidarietà come nelle recenti disgrazie che hanno colpito il nostro paese, come terremoti ed alluvioni, solo per citarne alcune)".

    Secondo i vertici del tifo rossoblu il motivo dietro a queste dichiarazioni è uno solo: "Chi oggi attacca la tifoseria del Genoa - prosegue il comunicato - la sua Gradinata, ha un progetto chiaro che è quello di svuotare gli stadi (quello di Genova come tutti gli altri), attraverso la delegittimazione del movimento, attraverso una ferocia repressiva ed una serie di capi accusatori di totale invenzione, che allo stato attuale non opera attraverso la militarizzazione degli stadi (per via di costi non sostenibili), ma avvalendosi della magistratura. Bene, la Gradinata Nord, che di questo movimento fa parte, è animata esclusivamente dall’amore e dalla passione per i colori del Genoa e da null’altro. E l’unica associazione alla quale appartengono i ragazzi della Nord è quella dell’amore per la maglia rossoblù".

    Il comunicato arriva a pochi giorni dal ritorno allo stadio di molti dei protagonisti di Genoa-Siena dell'aprile 2012, quando, con la squadra rossoblu sotto 4-0, una parte dei tifosi genoani chiese ai giocatori di togliersi le maglie:
    "A questo proposito domenica prossima, in occasione dell’incontro Genoa-Chievo Verona, ritroveremo tutti i ragazzi che rientrano allo stadio dopo cinque anni a seguito dei provvedimenti seguenti alle note vicende di Genoa-Siena (gesto romantico e pacifico di passione verso una maglia, che ancora oggi viene spesso utilizzato tanto scientemente quanto inappropriatamente come apertura di servizi televisivi e giornalistici che coinvolgano il mondo delle tifoserie per evidenziarne aspetti negativi). E per festeggiare il loro ritorno, unito al fatto che vogliamo fortemente dare il massimo sostegno alla maglia del Genoa in un incontro delicatissimo per il nostro futuro, invitiamo tutti i tifosi genoani a ritrovarsi in Piazza Alimonda, cuore del tifo rossoblù, per un festoso corteo che si dirigerà verso lo stadio Luigi Ferraris ed il cui appuntamento è fissato per le ore 12,30 di domenica 30 Aprile. Questo è il nostro modo di essere associati. Sciarpe, bandiere, colori e amore incondizionato per la squadra che ha portato il football in Italia".

    Il comunicato si chiude poi con un ricordo nei confronti di Pietro Bottino, il tifoso rossoblu, da tempo latitante, deceduto domenica sera in seguito ad un incidente stradale: "Vogliamo infine salutare e ricordare con affetto il nostro Pietro, un grande guerriero Genoano che domenica scorsa ha perso la vita in un tragico incidente e che resterà per sempre in una leggendaria storia, che niente e nessuno potrà mai infangare".

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