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  • Genoa, rifiuto o mancata chiamata? E' giallo sul caso Nicolini

    Genoa, rifiuto o mancata chiamata? E' giallo sul caso Nicolini

    • Marco Tripodi
    Il rifiuto di Enrico Nicolini, storico secondo del neoallenatore del Genoa Andrea Mandorlini, di accettare la proposta dei rossoblu in virtù della propria fede sampdoriana, ha fatto nei giorni scorsi parecchio clamore.

    Il giorno dopo l'ufficializzazione del raggiunto accordo tra la società del presidente Preziosi e l'ex tecnico di Verona e Bologna, Nicolini, da sempre fidato vice di Mandorlini, aveva comunicato tramite il proprio profilo Facebook la sua intenzione di non seguire l'amico in questa avventura. Il motivo era da ricercarsi nel suo amore per la Sampdoria, squadra per la quale ha speso gran parte della sua carriera calcistica.

    Un gesto nobile, rimarcato da numerosi attestati di stima giunti in questi giorni sia dai tifosi rossoblù che da quelli blucerchiati.

    Ieri pomeriggio, però, nel corso della sua presentazione come nuovo allenatore del Grifone, sia Mandorlini che l'ad genoano Alessandro Zampano, seduto al suo fianco, hanno smentito qualsiasi trattativa con il Netzer di Quezzi: "Lui per me è più di un amico, è un fratello - ha raccontato il tecnico romagnolo - e proprio perché lo conosco e gli voglio bene non gli avrei mai proposto di venire qui".

    Frasi ribadite da Zampano: "Il Genoa non ha mai cercato Nicolini. Lo conosciamo e lo stimiamo però si è creato un caso che non esiste".

    Insomma sia Mandorlini che la società di Villa Rostan avrebbero agito preventivamente, intuendo già quali sarebbero state le intenzioni di Nicolini, il cui gesto resta comunque nobile e meritevole di essere sottolineato.

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