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  • Genoa-Sampdoria: fra pronostico e ricordi, il derby della Lanterna giocato da quattro grandi ex

    Genoa-Sampdoria: fra pronostico e ricordi, il derby della Lanterna giocato da quattro grandi ex

    • Marco Tripodi e Lorenzo Montaldo
    In un Paese che fin dai tempi degli Orazi e dei Curiazi vive di dualismi, non solo sportivi, il derby è ad ogni latitudine la sublimazione di un duello che per due volte all'anno mette l'una davanti all'altra le due anime di una città.

    Tra le varie stracittadine della Penisola, quella di Genova non ha probabilmente il richiamo internazionale che possono vantare le sfide interne ad altre metropoli. Una lacuna colmata dall'altissimo tasso di passione e di partecipazione garantiti ogni volta da due tifoserie fortemente rivali ma mai nemiche, in grado di generare uno spettacolo a volte addirittura migliore del quadro al quale fanno da cornice.

    Un ambiente caloroso ma leale nel quale il calcio viene vissuto come una fede religiosa ma senza le esasperazioni tristemente note in altre piazze. Una caratteristica che ben conoscono Luca Antonini, Gigi Cagni, Marco Carparelli e Alessandro Scanziani​, i quattro doppi ex rossoblucerchiati intervistati in esclusiva da Marco Tripodi e Lorenzo Montaldo, i corrispondenti genovesi di Calciomercato.com in vista della gara di domani sera.

    Carparelli e Antonini sono velocemente transitati da Bogliasco in età verdissima ma è con i colori rossoblù che si sono tolti le maggiori soddisfazioni all'ombra della Lanterna, entrando anche nel tabellino dei marcatori della sfida. Scanziani ha chiuso la carriera al Grifone dopo essere stato il capitano della prima Sampdoria di Paolo Mantovani con la quale ha disputato ben quattro stracittadine. Infine c'è Cagni, che non è mai sceso in campo ma a cavallo del 2000 ha allenato prima il Genoa e poi la Samp, guidando i blucerchiati in due derby in Serie B.

     

    - La prima domanda non può che essere un pronostico secco: come finirà il derby?

    ANTONINI: “Sono convinto che nonostante tutto alla fine vincerà il Genoa. Magari con un pirotecnico 3-2 . A segno andranno Taarabt e Lapadula ma la rete decisiva potrebbe essere un po' a sorpresa realizzata da Brlek”.

    CAGNI: "Non si può fare un pronostico sul derby, al di là delle classifiche. Non è una frase fatta, io credo che sia realmente così. Tutto si può ribaltare nel derby, il Genoa dovrà necessariamente fare una partita di alto livello, la Sampdoria invece sarà tenuta a cambiare completamente il modo di interpretare la gara, perchè è abituata a giocare, a fare possesso palla, e sarà estremamente difficile riuscirci nel derby. E' un match da tripla.

    CARPARELLI: “Dico 2-1 per il Genoa. Chi segna non è importante. A me starebbe bene anche un gol di Perin o magari una sua doppietta”.

    SCANZIANI: "Partiamo da un presupposto: io non ci azzecco mai, succede sempre il contrario. Se pronosticassi 1-0 per il Genoa verrei massacrato dai doriani, ma il mio obiettivo sarebbe quello di ottenere l'effetto opposto dal momento che non ho mai indovinato un risultato e spero che vincano i blucerchiati (ride, ndr). Dovrei forse dire 0-0, per essere sicuro di scamparla".



    - Chi potrebbe essere l'uomo-partita?

    ANTONINI: “Se dovesse giocare sono convinto che Brlek possa fare molto bene. Potrebbe essere la mossa a sorpresa di Juric e spesso nei derby sono proprio queste a decidere le sfide. Se Brlek non dovesse giocare quello che in questo momento ha i numeri e la condizione per far male agli avversari è senza dubbio Taarabt”.

    CAGNI: "Ne dico uno per club: nella Sampdoria l'uomo partita, che poi è anche l'uomo squadra, potrebbe essere sicuramente Quagliarella. Per il Genoa deve essere assolutamente il portiere, Perin". 

    CARPARELLI: “Mi auguro possa essere Lapadula, perchè è un vero giocatore da Genoa. Quando l'ho visto al Milan mi ha impressionato ma purtroppo qui non ha ancora potuto dimostrare il suo vero valore. Ha avuto tanti problemi ma credo che presto possa far vedere che giocatore è. E speriamo lo possa fare già domani facendoci vincere il derby. Se lo merita perchè ha qualità enormi e tutti si aspettano che lui ci possa regalare una grande gioia”.

    SCANZIANI: "​Dire un nome è diffiicile, spesso sono i giocatori meno attesi. Io propendo di più per un centrocampista che non per una punta che magari è più quotata alla vigilia".

     

    - Quale episodio di un derby vorresti rivivere?

    ANTONINI: “L'ultimo secondo di Genoa-Samp del febbraio 2014. Stavamo perdendo 1-0, con gol di Maxi Lopez, ed nell'ultimo affondo misi al centro della loro area un cross sul quale Gilardino non arrivò per un soffio. Fu il mio ultimo derby giocatoe se potessi tornare indietro ne cambiarei sicuramente il finale”.

    CAGNI: "Il momento più bello e che ricorderò sempre è stata la coreografia del mio primo derby. L'entrata in campo è stata impressionante, una cosa unica. Io ho giocato in tanti stadi durante la mia carriera, ma come Marassi davvero non ce n'è".


    CARPARELLI: “Ovviamente quello del 20 marzo 2000. Fu un derby storico che si rigiocò dopo molti anni e noi lo vincemmo 1-0 con un gol mio sotto la Nord. Fu un'emozione indescrivibile, una di quelle sensazioni che probabilmente si provano una sola volta nella vita e solo se sei molto fortunato. Fu il coronamento di un sogno, ma anche il degno finale per una settimana vissuta con l'emozione e l'ansia in vista di una partita unica nel suo genere”

    SCANZIANI: "Mi viene in mente sempre un derby in particolare. A volte capita che un tifoso mi chieda una foto autografata, io a quel punto prendo la mia scatola in cui ho tutti i ricordi. C'è un'immagine di un derby in cui fece gol Mancini: mi si vede a metà campo che faccio un salto incredibile, ogni volta che rivedo quella foto mi torna in mente la gioia di quella partita vinta. Il derby ti impone una cattiveria agonistica diversa rispetto alle altre partite: è proprio Genova a metterti questa pressione particolare, differente rispetto alle altre città".

     

    - Come fu accolto dai tifosi il suo passaggio da una parte all'altra del Bisagno?

    ANTONINI: “Il mio anno alla Sampdoria è stato un po' particolare. Ero molto giovane e giocai poco, ragion per cui non ho avuto tempo di lasciare il segno e forse neanche il ricordo nei tifosi blucerchiati. Così quando anni dopo sono passato al Genoa non ho ricevuto nessun tipo di critica o di insulto, anche perchè da parte mia ho sempre cercato di non usare termini o parole troppo forti”.

    CAGNI: "Devo dire che il passaggio alla Samp, dopo essere stato qualche anno prima al Genoa, non mi ha creato nessun problema. Anzi, mi ha molto inorgoglito il fatto che stimassero la persona e quindi non c'è mai stato niente, non ho mai avuto problemi da nessuna delle due parti. Nemmeno camminando in città".


    CARPARELLI: “So di essere odiato dalla sponda blucerchiata ma io non posso che ringraziare la Samp per quello che mi ha dato. A Bogliasco mi hanno cresciuto e fatto esordire nel calcio che conta. Lì ho avuto come maestri campioni assoluti del calibro di Mancini, mister Eriksson, Veron, Mihajlovic, Karembeu, Montella. Mi hanno dato consigli ed insegnamenti che forse oggi i giovani non accettano più. Io non ho mai nascosto la mia genoanità ma non per questo non posso che essere riconoscente per ciò che la Sampdoria ha fatto per farmi diventare un calciatore professionista".
     

    SCANZIANI: "Il mio passaggio doveva essere alla Fiorentina, avevo già firmato un precontratto. Nel frattempo però l'allenatore alla Fiorentina cambiò e il trasferimento non avvenne. Ad agosto mi ritrovai all'improvviso senza squadra e l'unica proposta fu quella rossoblù, così andai lì. Non prima però di aver chiesto il permesso a Mantovani, anche se non ero tenuto a farlo in quanto svincolato. Chiaramente dopo 5 anni alla Sampdoria la rivalità era forte, io poi ero doriano dentro. Per tanti tifosi avrei dovuto rifiutare, è vero, ma era anche il mio lavoro e l'alternativa era smettere di giocare".

     

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