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  • Gerrard e non solo: cosa c'è dietro la rinascita dei Rangers
Gerrard e non solo: cosa c'è dietro la rinascita dei Rangers

Gerrard e non solo: cosa c'è dietro la rinascita dei Rangers

  • Cristiano Simeti
Quattro anni lontani dalla massima categoria, una risalita completata con un anno di ritardo, ora i Glasgow Rangers sono tornati dove meritano di stare, essendo la squadra con più campionati vinti in Scozia (54 titoli nazionali). Con il ritorno nella massima serie dei “The Light Blues” è tornato anche uno dei derby più intensi e violenti d’Europa, quello contro il Celtic Glasgow. Il derby viene chiamato “Old Firm” (la vecchia azienda) per indicare il monopolio sia calcistico che economico di queste due società nel campionato scozzese. Due club non solo rivali a livello calcistico ma anche in termini di divisioni culturali e religiose: i Rangers sono una squadra con tradizioni legate alla cultura inglese e protestante e con origini borghesi, il Celtic ha origini che richiamano la tradizione irlandese e cattolica, con radici proletarie; due culture profondamente diverse che rispecchiano anche la profonda rivalità delle due tifoserie.

Nonostante gli anni di assenza dalla Scottish Premiership, il primato dei Rangers non è stato battuto; il Celtic, vincendo gli ultimi 5 campionati, ha raggiunto quota 46 trofei vinti, ancora lontano dai rivali. Il lungo percorso di rinascita dei Teddy Bears è cominciato dopo il 2012, anno del fallimento della società, che si era ritrovata con consistenti debiti e il mantenimento del club richiedeva costi superiori a quelli che erano i ricavi, per questa ragione la squadra subì una retrocessione in quarta categoria. Dopo le 2 promozioni consecutive, è arrivata una battuta d’arresto (sconfitta contro il Motherwell in finale di play-off) che ha ritardato di un anno la successiva promozione. Ad oggi i Rangers hanno però stabilito un nuovo record: sono diventati l’unica squadra scozzese ad aver vinto tutte e quattro le divisioni professionistiche della Scottish Professional Football League.

La cavalcata degli scozzesi ha avuto l’importante contributo del tecnico inglese Mark Warburton che, debuttando il 25 luglio 2015, ha ottenuto la più importante promozione, quella del ritorno in Premiership. I Rangers sono anche riusciti a disputare il turno preliminare dell’Europa League(stagione 2017-2018). Dalla stagione 2018-2019 il nuovo condottiero del club è un altro inglese, ex giocatore e capitano del Liverpool, Steven Gerrard, alla sua prima vera esperienza con una squadra professionistica, dopo l’inizio di carriera prima da secondo nel Liverpool e poi come allenatore dell’Under 18. L’ex centrocampista dei Reds ha subito dimostrato che il suo talento da giocatore può essere lo stesso anche in veste di allenatore: alla sua prima stagione è arrivato secondo solo al Celtic, partecipando però alla fase a gironi di Europa League, ma è in questa stagione che si sta consacrando. I suoi Rangers sono secondi in classifica con 50 punti dopo 19 partite, a -2 dai rivali biancoverdi e con una partita da recuperare.

Il 4-3-3 utilizzato dal tecnico inglese sta esaltando molti giovani calciatori, come Alfredo Morelos, punta centrale colombiana di 23 anni, che ha siglato 12 gol in 18 partite disputate, Sheyi Ojo, ala destra in prestito dal Liverpool, classe ’97, abile sopratutto nel fornire assist ai compagni (5 in stagione), Ryan Kent, ala sinistra classe ’96, arrivato a inizio stagione dal Liverpool, che sta contribuendo allo splendido campionato della squadra, con 5 gol segnati. I giovani talenti che Gerrard sta facendo crescere, accompagnati da uomini di esperienza come il 37enne Jermain Defoe o il capitano James Tavernier, sono la ricetta vincente di questo team. La lotta al primo posto tra le due sponde di Glasgow si fa sempre più agguerrita.

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