Gli occhi dell'Inter su Dos Santos
Si chiama Dos Santos, ma con i fratelli Giovani e Jonathan non c'entra nulla. Nella sua storia non c'è il colore blaugrana o un Mondiale under 17 vinto da protagonista con il Messico, ci sono un'isola, Capo Verde, e un Paese, l'Olanda, da sempre terra di talenti. Nato ad Amsterdam il 31 luglio 1996 da genitori di origini copoverdiane, Dabney è l'ultimo prodotto del settore giovanile dell'AZ Alkmaar, l'ultima invenzione del talent scout Earnie Stewart. Trequartista in grado da giocare da esterno d'attacco, Dos Santos arriva ad Alkmaar a 13 anni, prelevato dall'AVV Zeeburgia, club dilettantistico della capitale olandese, dal quale sono passati Marko Vejinovic, Luciano Narsingh e soprattutto Adam Maher, al quale Dos Santos è paragonato.
C'E' L'INTER - Dopo gol e giocate con lo Jong AZ, nel 2014 arriva il debutto in prima squadra grazie a John van den Brom, ex guida tecnica dell'Anderlecht, uno che di giovani se ne intende. Dal match con il Groningen l'ascesa è rapida, Dos Santos conquista tutti, chiudendo la stagione 2 gol e 8 assist in 23 partite. La scorsa stagione è stata quella della consacrazione, con 4 gol e 11 assist in 30 match, che hanno fatto di lui uno dei migliori assistman dell'Eredivisie (per conferma chiedere a Janssen, capace di segnare 27 volte in 34 partite). Quest'anno all'AFAS Stadion sono arrivati osservatori da tutt'Europa, compresi quelli dell'Inter, che hanno fatto un resoconto positivo ad Ausilio. Dos Santos, che ha il contratto in scadenza nel 2019, piace e verrà seguito. I tempi non sono ancora maturi per un'offerta.
