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  • Milan, nessuno sa chi siano Yonghong Li e i cinesi. Sino-Europe: 'Investitori confermati, faremo un grande club'

    Milan, nessuno sa chi siano Yonghong Li e i cinesi. Sino-Europe: 'Investitori confermati, faremo un grande club'

    Manca poco al closing ma ancora nessuno conosce il nome degli investitori che rileveranno il Milan da Fininvest. Lo rileva ancora questa mattina La Gazzetta dello Sport, che riporta le parole di diversi esperti del settore finanziario cinese che definiscono l'operazione guidata da Yonghong Li "strana" per le modalità con cui si sta definendo. 

    CHI E'? - Nessuno conosce il cinese che vuole comprare il Milan, Li Yonghong.l presidente di Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, la società-veicolo costituita appositamente per acquistare il club rossonero, non è l’unico compratore ma il solo a essere uscito allo scoperto ufficialmente, assieme al fondo Haixia Capital, in occasione della firma del preliminare del 5 agosto. È soprattutto il regista dell’intera operazione, con il braccio destro Han Li. Si diceva che fosse billionaire e che possedesse due società quotate in Borsa ma non ci sono riscontri in Cina sulla sua consistenza patrimoniale, anche perché i suoi affari si perdono in un reticolo di società e prestanome. L'inviato de La Gazzetta dello Sport non ha intervistato un miliardo e quattrocento milioni di abitanti della seconda economia del mondo ma una pluralità di interlocutori, nel campo del calcio e della finanza, e la risposta è stata sempre la stessa: «Non sappiamo chi sia Li Yonghong».

    PIU' SOCI - Il mistero resta: di chi sarà il Milan? L’attesa per un socio forte rimarrà delusa, proprio per la natura dell’operazione. Li Yonghong, uomo della finanza che pochissimi conoscono ma che, secondo alcuni, vanta relazioni strette con apparati e imprenditori di una o più generazioni fa, sta lavorando in gran segreto all’architettura finanziaria. Nessun singolo azionista dovrebbe avere quote rilevanti: pare che il tetto sia attorno al 15%. Jilin Yongda Group, società quotata a Shenzhen e indicata ufficiosamente come investitore, aveva impegnato sul Milan 300 milioni di renminbi, ossia 40 milioni di euro, corrispondente a meno del 10% delle quote. In totale i soci dovrebbero essere 7-8: convinti a investire nel Milan con la promessa di elevati rendimenti, magari attraverso la quotazione in Borsa. Il piano prevede l’utile nel 2017-18 (negli ultimi due anni persi 181 milioni) grazie a un’impennata del fatturato.

    HAN LI RASSICURA - A rassicurare tutti però ci pensa Han Li, direttore esecutivo di Sino-Europe Sports, in un'intervista rilasciata proprio alla Gazzetta: "Gli investitori ci sono, faremo grande il Milan. Il Milan è una delle più grandi squadre al mondo, con una storia piena di glorie e successi. I milanisti si trovano in ogni angolo del pianeta, soprattutto in Cina. Le prime partite di calcio trasmesse in Cina, alla fine degli Anni 80, erano quelle della Serie A, ed era soprattutto il Milan che entusiasmava gli spettatori. Abbiamo diverse generazioni che sono cresciute col Milan, e io sono uno di loro. Il club ha tutto il mio rispetto. Sono grato al signor Berlusconi per averci affidato questo compito leggendario di riportare il Milan al top".

    PROGETTO E SOCI - "Inizieremo a formare un management solido, poi faremo il nostro meglio nelle sessioni di quest’inverno e della prossima estate per creare una squadra più forte. Nel frattempo, ci concentreremo sullo sviluppo del business in tutto il mondo, soprattutto in Cina. Cercheremmo di espandere la nostra influenza internazionale in vari campi, attraverso i nostri contatti e i partner strategici. Al contempo, costruiremmo un ponte tra il club e il mercato cinese, integrando risorse strategiche globali. Gli investitori sono stati confermati. Tutto è perfettamente sulla buona strada. I fondi stanno arrivando come previsto. I nomi degli investitori saranno resi noti ufficialmente al closing, secondo gli accordi presi".

    YONGHONG LI SCONOSCIUTO - "La Cina è troppo grande e la popolazione troppo numerosa per conoscere tutti gli investitori nei diversi campi. E il signor Li ha sempre mantenuto un basso profilo".

    PASSIONE - "Solo una speculazione finanziaria? La trattativa è basata sulla passione e sull’amore che abbiamo per il club, per questo abbiamo chiamato la società-veicolo “Rossoneri”. Vogliamo che il club appartenga a tutti i tifosi, e questo è un aspetto centrale della transazione. Dopo il closing faremo di tutto per migliorare il club. È ancora presto per prendere in considerazione una quotazione in Borsa. Il nostro scopo primario è di rimettere la squadra sulla strada giusta".

    GOVERNO - "Tra gli investitori ci sono Haixia Capital, Sino-Europe Sports e alcuni grandi gruppi e istituzioni cinesi".

    FASSONE - "Credo che l’elemento più importante per la maggior parte dei business sia il team di manager, e la nostra filosofia è sempre stata quella di lasciare il lavoro ai professionisti, a gente con esperienza. Il nostro compito è esclusivamente da azionisti, non riguardo al management. Abbiamo nominato Marco Fassone come amministratore delegato e direttore generale del Milan dopo il closing: lui ha lavorato per quattro grandi squadre in Italia, è un ottimo professionista, esperto e affidabile. Penso che porterà al successo il Milan. In più, miriamo a portare nel club le migliori e più qualificate persone; stiamo lavorando strettamente con lui per assicurare il più forte team di manager possibile. Non ho mai lavorato per Wanda, e il mio background è stato soprattutto nel campo delle attività finanziarie e del settore M&A".

    TRADIZIONE E VECCHIE GLORIE - "Questo è molto importante, abbiamo molto rispetto per la storia e la cultura del Milan e dell’Italia. Crediamo che non si possa avere successo se si ignorano la cultura e le tradizioni locali. Il Milan ha una forte tradizione alle spalle, e questo non si può rimpiazzare. La squadra è stata simbolo di passione, gloria e successi. Crediamo che Fassone sia la scelta giusta, e che lui riuscirà ad accrescere la gloria del Milan. Sono un tifoso del Milan da quando ero piccolo. Conosco anche molte canzoni da stadio. Come milanista amo profondamente questo club e la squadra. Naturalmente, le porte del club sono aperte per tutte le leggende e per le persone che condividono questa passione e che intendono cooperare con noi e con i manager, per riportare la squadra ai vertici".

    MERCATO - "Inseriremo giocatori forti nelle posizioni in cui servono, ma la decisione finale spetterà ai manager che hanno tutta la nostra fiducia. Supporteremo le loro decisioni".

    STADIO - "Speriamo di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile nel match-day. Ascolteremo con attenzione i tifosi e parleremo con i manager per decidere se rinnovare San Siro oppure costruire un nuovo stadio. Come top club, continueremo a fare ogni sforzo possibile per dare sia ai giocatori sia ai tifosi la miglior esperienza possibile allo stadio".

    LE ACCUSE DI BLOOMBERG E CAIXIN - "Non è vero, come abbiamo già chiarito in un comunicato stampa".

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