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  • Milan su Harit: tra Ronaldinho, le uscite notturne e il no alla Cina
Milan su Harit: tra Ronaldinho, le uscite notturne e il no alla Cina

Milan su Harit: tra Ronaldinho, le uscite notturne e il no alla Cina

  • Federico Zanon
Talento genuino, a caccia del salto di qualità. Si chiama Amine Harit l'ultimo giocatore finito sul taccuino del Milan, secondo L'Equipe pronto a sfidare Torino, Marsiglia e Bayern Monaco, che da tempo lo osservano da vicino. Classe 1997, trequartista o esterno offensivo, il francese di origini marocchine che si ispira a Ronaldinho, che in Francia paragonano a Ben Arfa, ha il contratto in scadenza con il Nantes fino al 2019, ma a fine stagione potrebbe fare la valigia. Ma non direzione Cina, un campionato che non lo attrae.

IN RAMPA DI LANCIO - Nato a Pontoise, al nord di Parigi, dopo aver vestito le maglie di Argenteuil (2003- 2004), Espérance Paris (2004- 2007 e 2008-2011), Red Star (2011-2012), e dopo una breve parentesi al Paris Saint-Germain, terminata per la volontà del papà di avvicinarlo a casa, nel 2012 Harit entra nel settore giovanile dei Canarini, (che ha lanciato centrocampisti del calibro di Toulalan e Deschamps), ma è grazie alla prestazioni con la maglia delle selezioni giovanili francesi che inizia a girare il suo nome. Protagonista con l'Under 17 e l'Under 19, campione d'Europa la scorsa estate grazie al 4-0 all'Italia, in questa stagione è diventato titolare del Nantes (23 presenze e 1 gol, all'Angers), mettendosi in luce come uno dei talenti più interessanti di tutta la Ligue 1.

GENIO E SREGOLATEZZA- Il talento non si discute, resta da capire se Harit sia già in grado di fare il grande passo. Il suo problema non è sul campo, per applicazione e per voglia di arrivare, di sfondare, non è secondo a  nessuno, il vero limite è nella vita privata, molto movimentata. Prima della sfida con il Bastia l'allenatore Conceiçao, ex Inter attuale allenatore del Nantes, al quale Mihajlovic ha telefonato per aver un profilo completo sul ragazzo, è stato escluso dalla lista dei convocati per aver fatto le ore piccole in un locale. Una bravata, come quando, qualche anno fa, lasciò il ritiro di notte per andare a mangiare un kebab. Insomma, non il massimo per un professionista.

 

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