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  • Il giorno di 'Gheddafi', del Kapo juventino e del 'Reuccio di Torpignattara'
Il giorno di 'Gheddafi', del Kapo juventino e del 'Reuccio di Torpignattara'

Il giorno di 'Gheddafi', del Kapo juventino e del 'Reuccio di Torpignattara'

  • Cesare Bardaro
Oggi cominciamo con uno scoop, una notizia ancora non data ancora da nessuno

FRANCESCO TOTTI, 1976, oggi compie 8 lustri!!! Detto Er Pupone e infatti nel 2012  in una ricerca della IFFHS è risultato il calciatore piùPUPOlare d'Europa, piazzandosi davanti ad Alessandro Del Piero e Cristiano Ronaldo. 
Nel 1989, a 12 anni, avrebbe  dovuto finire alla Lazio. La Lodigiani infatti raggiunse  un accordo per la sua cessione ai biancocelesti,  ma un blitz dell'allora responsabile del settore giovanile della Roma, Gildo Giannini, a casa del calciatore, convince i genitori a scegliere i giallorossi. I suoi idoli erano Giannini ("E stato il mio idolo da sempre. Sono romanista, normale che quando Peppe e Baggio erano rivali tenessi per il Principe"), e Mancini, grande amico di Giannini  "Mancio rimane il mio ideale, per ruolo e caratteristiche tecniche. Ma la sua maglia della Lazio non gliela chiederò mai. Mi basta quella di quando lui era alla Samp".
“Mazzone mi controllava la vita privata, mi faceva chiamare dal suo vice, Menichini, per sapere se ero davvero a casa, nei giorni in cui non concedeva distrazioni”
Troppo lungo sarebbe elencare tutti i suoi record. Mi limiterò a ricordare che il 30 settembre 2014, con il gol realizzato in CL contro il Manchester City è diventato, a 38 anni e 3 giorni, il giocatore più anziano a segnare una rete nella competizione, superando Ryan Gibbs, a segno all'età di 37 anni e 9 mesi. 
E' stato capocannoniere e Scarpa d'Oro, con 26 gol, nel 2007.
Dotato di notevole senso dell' autoironia ha pubblicato 2 libri che raccolgono le barzellette su di lui, devolvendo il ricavato in beneficienza.
Non è una barzelletta invece la sua gaffe quando in conferenza stampa dichiarò di “rispettare l'omofobia”, volendo dire esattamente il contrario.
Il suo libro preferito è “Il cucchiaio d'oro”.

Buon compleanno anche ad un altro mito del calcio italiano

CLAUDIO GENTILE
, 1953, detto “Gheddafi” perché nato a Tripoli, ex difensore di Arona, Varese, Juventus, Fiorentina, Piacenza. 6 Scudetti, 2 Coppe Italia, 1 Coppa UEFA e 1 Coppa delle Coppe con la Juventus. Campione del Mondo nel 1982. Come allenatore ha vinto un Europeo Under 21 nel 2004.Nel 2006 non gli venne rinnovato il contratto per sostituirlo con il pessimo Pierluigi  Casiraghi.Sul mancato rinnovo è poi sorta una vertenza legale in quanto Gentile accusa la Federazione, allora gestita dal commissario,interista, Guido Rossi e da Demetrio Albertini di averlo fatto aspettare, garantemdogli una riconferma che non arrivò mai. Un'attesa che gli impedì di accettare un'offerta della Juventus. La vicenda è ricostruita nella sua autobiografia  “Sono stato gentile” uscita pochi mesi fa:
“Anche se il mio contratto è in scadenza, spero di rimanere perché il lavoro è stato buono e un'eliminazione contro la squadra più forte non può cancellare né il titolo europeo di due anni prima né soprattutto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi. Guardo in tv il Mondiale del 2006 in Germania mentre infuria lo scandalo di Calciopoli, con la Juventus nel mirino. E quando a metà giugno si capisce che Capello potrebbe lasciare la società bianconera, mi arriva una telefonata inattesa di Boniperti, il mio vecchio e caro presidente che evidentemente continua a stimarmi. "Claudio, come sei messo con la Federazione? Se sei libero, ci sarebbe una possibilità qui da noi...".
La Juventus che mi offre la panchina della prima squadra? Da non crederci! Rimango un attimo in silenzio, prima di dire: "La ringrazio presidente. Per la verità il mio contratto con la Federazione scade a fine mese, il 30 giugno. Ma prima di darle una risposta, che per me è già sì, per correttezza preferisco parlare con i dirigenti federali. Lei mi conosce e sa come sono fatto".
"Capisco Claudio, proprio perché ti conosco. Allora aspetto una tua risposta, fammi sapere." 
La Juventus è sempre la Juventus, in serie A o in serie B, dove rischia di finire, ma io mi sento in debito con la Federazione che mi ha offerto la possibilità di diventare allenatore, anche se nel frattempo Nizzola non c'è più. E poi la maglia azzurra dell'Under 21 ha il suo fascino. Mi sono trovato bene con tutti e non vorrei mancare di riconoscenza nei confronti di chi mi ha dato fiducia soltanto perché mi chiama un'altra società, sebbene questa società sia la Juventus. Per me è una questione di rispetto e correttezza, valori che mi hanno sempre guidato nella mia carriera. Visto che Carraro ha appena dato le dimissioni, telefono ad Abete, che si trova in Germania come capodelegazione della Nazionale: "Presidente, volevo dirle che ho ricevuto una proposta da una società, mi dica lei che cosa devo fare". "Mi lasci qualche giorno, Gentile, poi le faccio sapere".
Nel frattempo l'Italia va avanti al Mondiale e all'inizio di luglio mi telefona Demetrio Albertini, da poco nominato vicecommissario straordinario della Federcalcio e braccio destro del commissario straordinario Guido Rossi: "Tranquillo, Claudio, appena torniamo in Italia mettiamo a posto tutto." Mi fido e allora, pensando che la conferma sia soltanto una questione formale, chiamo Boniperti: "Presidente, mi spiace, ma mi hanno fatto capire che mi rinnovano il contratto e io non me la sento di abbandonare chi mi ha dato fiducia. Mi sembrerebbe di dargli un calcio in faccia". "Certo, Claudio, in bocca al lupo allora." 
Purtroppo, però, il tempo passa e non succede niente. La Nazionale vince il Mondiale e Guido Rossi, il 18 luglio, convoca una conferenza stampa a Roma per presentare il nuovo c. t. Donadoni. Rimango sorpreso, anche perché circolava il mio nome come possibile successore di Lippi, dopo le sue dimissioni. Bearzot, in un'intervista alla "Gazzetta" aveva dichiarato che io sarei stato il c. t. ideale, dopo la felice esperienza nell'Under 21, e io ci avevo fatto un pensierino, lo confesso. Tra le tante domande che vengono poste al commissario della Federcalcio ce n'è una che riguarda me. Un giornalista gli chiede quale incarico avrà Gentile. Guido Rossi risponde che in settimana dovrebbe essere formalizzato il mio rinnovo contrattuale per guidare l'Under 21, e la registrazione di quella dichiarazione è in un dvd che conserverò gelosamente. Un paio di giorni dopo,Però, mi telefona proprio Guido Rossi: "Gentile, le comunico che lei non è più l'allenatore dell'Under 21. Purtroppo è stata presa questa decisione". Trenta secondi, non uno di più, per liquidarmi. E allora io vado su tutte le furie: "Così, oltre a togliermi l'Under, mi avete negato anche la possibilità di guidare una squadra di club, perché ormai hanno tutti un allenatore. Si rende conto del danno che mi avete fatto?". Capisco dalla risposta del commissario che la decisione non è stata sua, ma di altri. Il giorno dopo mi rivolgo a Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione Allenatori: "Senta, Ulivieri, il sindacato è disposto a difendermi nei confronti della Federazione?". Lui, però, mi gela così: "Perché, non sei più all'Under 21?". Rimango senza parole. Ma come? Il presidente degli allenatori e consigliere federale non sa quello che hanno detto e scritto televisioni e giornali in tutti questi giorni? Morale: per un eccesso di riconoscenza e correttezza, che altri sicuramente non avrebbero avuto, perdo la possibilità di allenare non una squadra qualsiasi, ma la Juventus, la mia vecchia e amatissima Juventus. Il danno e la beffa, insomma, perché rimango anche senza panchina. 
Il 24 luglio viene annunciato che il mio posto sarà preso da Pierluigi Casiraghi. Una batosta tremenda a livello psicologico, peggio che perdere una finale. Mi sento distrutto umanamente e professionalmente e allora, dopo due anni in cui non succede niente, decido di fare causa alla Federazione, presentando come prova il dvd con le parole del commissario Guido Rossi. Con questa mossa, però, mi metto definitivamente in fuorigioco. Guarda caso, infatti, nessuno mi cerca più in Italia, come se non avessi fatto niente con l'Under 21. Mi arriva soltanto qualche offerta dall'estero... ma perché dovrei andare via? Io voglio allenare qui, penso di avere le qualità e i meriti per farlo”
Indimenticabili, al Mundial 82, le sue marcature su Maradona e Zico. Nel 2010 Maradona lo citò come esempio di “difensore killer” Gentile replicò definendolo un ciarlatano "È stato espulso in quel mondiale per un calcio nello stomaco ad un giocatore del Brasile  Io, invece, non sono mai stato espulso per gioco violento. Ho preso solo un cartellino rosso per un fallo di mano in Champions League e basta. È un ciarlatano. Quello è il suo parere, ma io non lo rispetto e non sono d'accordo. A differenza di Zico, che ha ammesso la superiorità dell'Italia in quel torneo, lui non sa perdere. Quando parla con questi termini e dà del killer a me fa sì che qualcuno possa farsi un'idea sbagliatissima. Io non ho fatto altro che giocare e marcare, come i suoi connazionali Passarella e Gallego. Prima di dare certi giudizi si deve guardare la carriera di un giocatore. Ci sono stati difensori che per delle espulsioni sono stati fuori dal campo per sei-sette giornate. Io ribadisco, invece, non sono mai stato espulso per gioco violento e quindi mi fa rabbia sentir dire da Maradona delle cose non vere". 

Auguri anche a

ANTHONY MOUNIER, 1987, attaccante francese del Bologna
GABRIEL, 1992, portiere brasiliano del Milan
LUCAS CASTAIGNOS, 1992, attaccante olandese dello Sporting Lisbona, ex Inter 2011-12. Disputò soltanto 6 partite, ma si segnalò soprattutto perché sputò contro il bolognese Raggi il 19 febbraio 2012 (Inter Bologna 0-3) venendo squalificato per 3 giornate
DAHANE EL HARCHI , 1991, centrocampista marocchino naturalizzato francese del Biesheim, ex Melfi e Avellino nel 2010-11
LEONARDO PEREZ, 1989, attaccante dell'Ascoli
DANILO SODDIMO, 1987, centrocampista del Frosinone 
VANDERSON SCARDOVELLI, 1984, difensore brasiliano, Siena, Martina Franca, Treviso
DANIEL PUDIL, 1985, difensore ceco dello Sheffield Weds, al Cesena da gennaio a giugno  2012 7 partite
OLIVIER KAPO, 1980, centrocampista francese,nato in Costa d'Avorio,  svincolato da luglio 2015 Juventus 2004-05, dove vinse lo scufetto poi revocato
DAVID LJUNG, 1975, difensore svedese al  Padova da gennaio a giugno 2006, Giocò 3 partite
VINCENZO CHIARENZA, 1954, ex attaccante-centrocampista-difensorebì (comincià come punta, poi -progressivamente- si spostà indietro. Si ritirò prima di finire in porta). Juventus (giovanili) Sampdoria, Brindisi, Atalanta, Avellino, Bari, Taranto, Lazio, Udinese, Triestina, Legnano, Novara, Pinerolo
CLAUDIO RICCIARELLI, 1955, ex attaccante di Spezia, Pietrasanta, Fiorentina, Rondinella, Livorno, Viareggio, Latina, Fucecchio, Ghivizzano. Dopo aver vinto il titolo di capocanniere in serie D col Pietrasanta, nel 1979 fu acquistato dalla Fiorentina. Giocò 4 partite senza gol e dopo una sola stagione tornò nell'anonimato tra serie C e dilettanti. Non ha mai giocato nel Siena (battutaccia)
LUCIO BERNARDINI, 1960, ex centrocampista di Cittò di Castello, Avellino, Perugia, SPAL, Rondinella, Jesi, Cagliari, Ascoli, Baracca Lugo non è parente di Fulvio
VALERIANO FIORIN 1966, ex centrocampista di Parma, Genoa, Palermo, Torino, Venezia, Foggia, Siena, Carrarese, Rovigo, Piovese
DAMIANO LONGHI, 1966, ex centrocampista di Modena, Padova, Pescara, Hercules Alicante, Reggiana, Casteldisangro,Treviso, Fiorenzuola  , è diventato titolare dell' ex bar-ristorante-pizzeria Revival, che si trova a Tremignon di Piazzola sul Brenta. 
ALBERTO ORLANDO, 1938, il “Reuccio di Torpignattara”ex attaccante di Roma, Messina, Fiorentina, Torino, Napoli, Spal 
Nel 194-65 con la maglia viola fu capocannoniere (17 reti) a pari merito con Sandro Mazzola. Nel 1966-67 a Napoli ebbe come compagni di attacco Sivori e Altafini
Esordì in Nazionale nel 1962 segnando 4 gol in Italia- Turchia 6-0.
E' l'unico calciatore insieme a Riva, Bettega, Sivori e Francesco Pernigo,ad aver segnato una quaterna con la maglia della Nazionale italiana.

Auguri retroattivi anche ai nati 
il 24 SETTEMBRE

GERONIMO BARBADILLO
CRISTIAN DANIEL LEDESMA
ANDERS LIMPAR
IGOR PROTTI 
MARCO TARDELLI


il 25 SETTEMBRE

SALVATORE BAGNI
ZE' ELIAS
SEBASTIAO LAZARONI
ANGELO PALOMBO
KARL HEINZ RUMENIGGE
MARTIN VAZQUEZ


e il 26 SETTEMBRE

CHRISTIAN AMOROSO
GUILLERMO BURDISSO
LUIGI DE CANIO
ANTONIO LOGOZZO
RICARDO QUARESMA
MAURO SANDREANI

 

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