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  • Il giorno di 'Ringhio' Gattuso e Stramaccioni
Il giorno di 'Ringhio' Gattuso e Stramaccioni

Il giorno di 'Ringhio' Gattuso e Stramaccioni

  • Cesare Bardaro
Buon compleanno a:

GENNARO “Ringhio”GATTUSO, 1978, allenatore del Pisa. Ex centrocampista di Perugia, Rangers Glasgow, Salernitana, Milan, Sion. Ha allenato anche Sion, Palermo e OFI Creta. Campione del Mondo nel 2006, col Milan ha vinto 2 Scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Champions League, 1 Coppa del Mondo per Club. Proverbiale per la sua grinta, che ha mantenuto anche come allenatore, accettando di esordire in Italia con Zamparini. Nel 2008 ha vinto il “Telegatto”, o meglio il “TelegGattuso” come sportivo dell'anno. A Glasgow lo avevano soprannominato Braveheart. Il 7 dicembre 2008, nel match col Catania, rimase in campo per tutti i 90 ninuti, nonostante un infortunio che poi risultò essere una lesione al legamento crociato del ginocchio. Il 15 febbraio 2011, nellas partita di Champions col Tottenham, colpì con una testata lo “Squalo” Joe Jordan, viceallenatore degli inglesi. Fu squalificato per 4 giornate. Nel 2006 si è dato “all'ittica”, aprendo in Calabria un'azienda di depurazione e allevamento dei molluschi. “Era diverso tempo che, con la mia famiglia, stavamo valutando la possibilità di mettere su un insediamento produttivo, un'attività industriale che in maniera concreta contribuisse a dare sollievo alla disoccupazione che rappresenta un problema atavico per Corigliano e per tutto il comprensorio”. “Uno che si fa in quattro nel nome del gruppo e del collettivo; uno che, se c' è da mettere una gamba in un contrasto, nel dubbio ne piazza due; uno che, prima di andare in campo, consegna i polmoni all' allenatore e gli dice "Fanne ciò che vuoi". (Andrea Schianchi) In un sondaggio tra le donne inglesi risultò il giocatore più sexy del Mondiale 2006 "Io tendo a ingrassare, da sempre. Se bevo un bicchiere di vino in più ci vogliono chilometri di corsa per smaltirlo. Invidio Pirlo e Gourcuff che si mangiano i bufali e non ingrassano di un etto. Poi c'è Pippo Inzaghi: da trent’anni mangia sempre le stesse cose, pasta in bianco e bresaola, soltanto a vederlo mi viene la febbre a quaranta". All'epoca della sua fuga da Perugia, dove prendeva poche lire, per andare al Rangers, dove lo attendava un contratto da 500 milioni, titubava, ma il padre gli disse”Vignu là cura machina e tu fazzu arricurdari pe tutt’a vita (traduzione: vengo lì in macchina e te lo faccio ricordare per tutta la vita)”. E lui andò “Mio padre, Francesco, faceva il falegname ma era un calciatore nell’anima. Giocava centravanti, in quarta divisione, ma era un Ringhio pure lui, non mollava mai. Una volta fece 14 gol in una partita sola e la squadra avversaria era la Morrone di Cosenza. E poi suo padre lasciò lo Schiavonea, la squadra del paese dei Gattuso, e andò a giocare con il Corigliano, paese a sette chilometri di distanza, che è come passare dal Milan all’Inter, dalla Lazio alla Roma. “Quella storia ancora si racconta dalle mie parti. Mio nonno, Gennarino (come me, ovviamente), padre di mio padre, il giorno del derby SchiavoneaCorigliano si posizionò dietro la porta e per tutta la partita urlò a suo figlio: “Carne venduta”. E chiese ripetutamente all’arbitro (“Signor camicia nera”), di sbatterla fuori dal campo quella carne venduta”. ''Alcuni miei compagni di squadra dicono che mi e' morto l'insegnante di italiano da piccolo'' "Io penso e parlo in calabrese, è più veloce, è più comodo” Per metabolizzare una sconfitta "Da solo, in cucina, mi preparo un panino e lo prendo a morsi come se fosse l’avversario che mi ha battuto. Mi pare giusto fare così. Perché devi infelicitare anche gli altri? Prima di adottare il metodo del panino-da-solo-in-cucina, ho fatto le peggiori litigate con mia moglie". In Scozia ogni sera andava a mangiare da un ‘paesano’, in uno dei tanti ristoranti italiani che a Glasgow possono bastare a farti sentire meno solo. Il proprietario era Mario Romano, un emigrato italiano che faceva bene da mangiare. Ospita il ragazzo e lo fa sentire uno di famiglia. Mario ha una figlia. La ragazza, Monica, è nata a Glascow, mezza italiana e mezza scozzese. Dopo un poco Mario diventa suocero di Gattuso. “Monica, in quel periodo, studiava in Italia e non l'avevo vista che in fotografia. Poi una sera finalmente la conobbi: cominciammo a frequentarci di nascosto. So quanto siano stati importanti per me i genitori di Monica, Mario e Pina, una vera propria seconda famiglia che mi ha fatto pesare meno la lontananza dall'Italia”. "Sono orgoglioso di essere un terrone. Per me la parola “terrone” non si riferisce a un fattore geografico, è un luogo dell’anima. Essere terroni significa avere delle radici molto solide, vuol dire amare e portare avanti le tradizioni, non rinnegare mai la propria cultura e la propria identità, dare al proprio figlio maschio il nome del nonno, avere un rispetto sacro per la famiglia e per gli amici”.

ANDREA STRAMACCIONI, 1976, allenatore attualmente disoccupato, ex Inter, Udinese, Panathinaikos.

CLAUDIO CANIGGIA, 1967, ex attaccante argentino di Verona, Atalanta e Roma. Era detto “figlio del vento”. Il 21 marzo 1993 a seguito della partita Roma-Napoli, venne trovato positivo alla cocaina e subì una squalifica di tredici mesi, che gli fece perdere l'intera stagione 1993-1994. Ai mondiali del 90 segnò il gol del pareggio dell'Argentina nella semifinale con l'Italia che portò ai rigori, vinti dai biancocelesti.

ALBERTO CAVASIN 1956, allenatore attualmente disoccupato, ex Treviso, Trento, Fano, Ravenna, Gualdo, Fiorenzuola, Cesena, Lecce, Fiorentina, Brescia, Messina, Frosinone, Brescia, Bellinzona, Sampdoria, Leyton Orient (serie D inglese). Come calciatore fu difensore di Treviso, Avellino, Atalanta, Spal, Verona, Catanzaro, Bari, Cesena, Padova.

SANTIAGO GENTILETTI, 1985, detto El Chueco Lo Storto, difensore argentino del Genoa, ex Lazio.

UMBERTO EUSEPI, 1989, attaccante del Pisa ALBERTO QUADRI, 1983, mediano della Maceratese. 1 presenza in serie A con la Lazio nel 2006.

DANIELE DE VEZZE, 1980, ex centrocampista di Roma, Savoia, Palermo, Virtus Lanciano, Reggina, Fiorentina, Ascoli, Reggiana, Genoa, Messina, Livorno, Bari, Torino, Pergolettese, Benevento, Pergolettese.

DANIELE CONTI, 1979, ex centrocampista di Roma e Cagliari. Bandiera dei rossoblu sardi, è figlio di Bruno, bandiera della Roma, e fratello di Andrea, ex calciatore del Bellinzona.

RAFFAELE RUBINO, 1978, ex attaccante di Bisceglie, Brescello, Pro Sesto, Novara, Siena, Torino, Salernitana, Perugia, Prato.

ANDREA IVAN, 1973, ex portiere di Poggibonsi, Ascoli, Siena, Foggia, Salernitana, Livorno, Fiorentina, Pescara, Atalanta, Mapello, Ibiza-Elvissa,,Castelfranco Stella Rossa, Fiesole Caldine, Scandicci, Audax Rufina. Si è ritirato nel 2014, a 41 anni. Da notare che ha giocato ad Ibiza, dove molti giocatori vanno abitualmente in vacanza. Vinse il campionato di C2 con la Florentia Viola nel 23002-2003.

TINO COSTA, 1985, detto El Cañón Zurdo (il cannone mancino), centrocampista argentino del San Lorenzo, ex Genoa e Fiorentina LUKAS ZIMA, 1994. portiere ceco del Genoa.

Buon compleanno anche a:

DIEGO MARKIC, 1977, ex centrocampista argentino, al Bari dal 1999 al 2004, attualmente vice allenatore in patria del Club Atletico Tigre.

EMILIANO TESTINI, 1977, ex ala sinistra di Perugia, Fano, Foggia, Viterbese, Catania, Arezzo, AlbinoLeffe, Triestina, Spezia. Vanta una presenza in serie A nel 1996 con la maglia del Perugia.

JOSE' LUIS SANCHEZ MORETTI, 1970, ex attaccante cileno di Pisa e Bari.

MASSIMO LOMBARDO, 1973, ex centrocampista svizzero, al Perugia nel 1997-98.

MASSIMILIANO BENFARI, 1969, ex attaccante di Empoli, Prato, Pistoiese, Mantova, Carrarese, Fermana, Arezzo, Spezia, Montevarchi.

MARCO COSENZA, 1958, ex centrocampista di Giulianova, Pescara e Francavilla.

ANTONIO SABATO, 1958, ex centrocampista di Inter, Forlì, Sambenedettese, Torino, Ascoli, Alessandria. 4 partite con la Nazionale A, E' omonimo dell'attore.

MARCO DE SIMONE, 1963, ex difensore di Trattese, Cagliari, Napoli, Catania, Messina, Giulianova, Sambenedettese, Juve Stabia, Nocerina, Albanova.

LUIGI RUSSO, 1964, ex difensore di Ternana, Milan, Como, Padova, Piacenza, Leffe, Pistoiese. San Donà, Pordenone, Santa Lucia di Piave, Miranese.

GIUSEPPE COLOMBO, 1966, ex difensore di Solbiatese, Pro Patria, Lecce, Spal, Barletta, Juventus Domo, Suzzara. Vanta 12 presenze in serie A col Lecce.

ALADINO VALOTI, 1966, ex centrocampista di Atalanta, Piacenza, Parma, Spal, Sambenedettese, Brescia, Vicenza, Verona, Lucchese, Cosenza, Palermo, Crotone, Martina, Nuova Albano. Da 3 giorni è il nuovo DS del Cosenza. Per 12 anni aveva ricoperto lo stesso ruolo nell'AlbinoLeffe. Suo figlio Mattia, 1993, è centrocampista del Verona.

Compie gli anni, 107, la Lazio e pure SERGIO CRAGNOTTI, 1940, ex presidente poi finito in bancarotta con la Cirio.

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