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  • Il mercato dei luoghi comuni è aperto

    Il mercato dei luoghi comuni è aperto

    • Jean-Christophe Cataliotti
    Nella hall dell'Atahotel nell'ultimo giorno di calciomercato gli innumerevoli addetti ai lavori presenti, conversando tra di loro, hanno dovuto sommessamente ammettere che questa sessione  - c.d. di riparazione -  non è stata particolarmente esaltante. Non so se le statistiche possano confortare questa generalizzata sensazione, ma non è possibile sottacere un diffuso malcontento tra gli operatori di mercato. Solo in Inghilterra sembra che di trasferimenti ce ne siano stati parecchi. In Italia, invece, si sono registrate isolate operazioni di un certo rilievo, tante ma di poco conto quelle nelle serie minori. I chiari di luna di questo mercato vengono sentenziati con frasi tipo: "in questa sessione non si è mosso nulla!", "tanta gente, ma pochi affari", "ormai il calciomercato è fermo", fino ad arrivare ai luoghi comuni classici e più gettonati, tipo "si stava meglio quando si stava peggio"...

    Che fare allora? 
    Occorre rimboccarsi le maniche e tentare altre strade, altri mercati, altre avventure. Bisogna mollare tutto davvero, questa volta. I calciatori possono essere piazzati altrove, dove i battenti del calciomercato sono ancora aperti. 
    Dove si può lavorare?
    La lista è lunga
    e i ben informati sanno dove andare a parare. Tra i corridoi dell'Atahotel qualcuno sussurra nell'orecchio di un collega: "Potremmo provare a piazzarlo nel campionato MLS che è aperto fino a fine marzo!". E l'altro controbatte: "Perchè non provare negli Emirati Arabi?". "Eh no" dice quello maggiormente informato, precisando: "Il mercato negli Emirati si è chiuso giovedì 21 gennaio". 
    La verità è un'altra: il calciomercato è già ripreso a pieno regime anche in Italia! Chi ha sfiorato un affare, chi ha opzionato un calciatore per l'anno venturo, chi è in parola con quello e questo direttore sportivo, sarà già al lavoro per mettere a segno un bel colpo di mercato nella sessione estiva, quella che dura 4 settimane!

    Eh sì perchè a luglio le squadre partono in ritiro, rinnovate e pimpanti, con rose quasi definite. E quelle rose iniziano a prendere forma già da questi giorni. Gli osservatori delle società straniere vengono contattati e indirizzati verso i nostri giocatori, così come i talent scout italiani iniziano a setacciare i campionati esteri più o meno a noi vicini. Eh già...dopo una doverosa pausa rigenerativa che non durerà più di una settimana, procuratori e direttori ricominceranno a dialogare con ammiccamenti più o meno "spinti". 
    Anche le norme sono di supporto a coloro che tentano di concludere affari anzitempo. La FIFA, infatti, chiarisce come segue: "un professionista è libero di concludere un contratto con un'altra società a patto che il contratto con la sua attuale società sia scaduto o scada entro 6 mesi". Ed ecco che possono aprirsi le danze per piazzare uno svincolato o un calciatore in scadenza di contratto, cioè libero al 30 giugno! 
    E i procuratori, i miei colleghi italiani e non, sanno bene che i calciatori liberi da vincoli possono diventare, in una finestra di mercato, i più contesi da tutte le società, venendo meno la richiesta (spesso troppo salata) del prezzo del cartellino da parte delle società di provenienza.

    Concludendo, il mercato si riprenderà sicuramente, perchè come ha scritto qualcuno "anche la peggiore tempesta non dura mai fino al mattino...".

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