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  • Il Milan non merita, ma Pioli ringrazia gli astri. Quale Ibra, è Rebic l'uomo della provvidenza

    Il Milan non merita, ma Pioli ringrazia gli astri. Quale Ibra, è Rebic l'uomo della provvidenza

    • Enrico Maida
      Enrico Maida
    Non è Ibrahimovic l’uomo della provvidenza, anche se entra nell’azione decisiva. E’ Ante Rebic, ventisettenne croato arrivato in prestito dall'Eintracht di Francoforte: doppietta con l’Udinese, gol della vittoria a Brescia dove il Milan non meritava di vincere o, se preferite il Brescia non meritava di perdere. Non a caso tra i migliori del Milan c’è Donnarumma, protagonista di tre interventi straordinari. 

    Prima di tutto una curiosità in campo, coincidenza davvero singolare. Il portiere del Milan con il fratello in panchina, e l’attaccante del Brescia, che non è parente dei primi due, anche lui in panchina: per affiancare Torregrossa, Corini preferisce Ayé, che non giocava da novembre. Il parigino si fa apprezzare per un colpo di testa, da un cross di Sabelli, che impegna Donnarumma. Al 4-3-2-1 del Brescia, il Milan risponde con la formula che ha dato buoni risultati nelle ultime uscite, ma c’è una novità significativa: al posto di Musacchio si rivede Kjaer, ai miei occhi un mistero glorioso. Attraversa i fallimenti in giro per l’Europa eppure riesce sempre a trovare estimatori e un lauto ingaggio. Ammonito dopo due minuti, meriterebbe di essere espulso con il secodo giallo, che ci stava tutto, per un fallo a metà campo su Torregrossa. Valeri lo grazia nonostante l’accerchiamento dei bresciani, che protestano invano. In panchina c’è anche il presidente, stavolta senza chitarra.

    Il Milan parte in modo promettente e costruisce subito un’occasione con Kessie, ma poi si smarrisce anche se il gol sembra cosa fatta quando Hernandez, in tono minore rispetto alle ultime uscite, offre a Ibra il più ghiotto dei palloni per un piatto sinistro che sembra una banalità per il vecchio pirata che ciabatta come l’ultimo dei brocchi.

    Nel secondo tempo sale in cattedra Tonali, che sarebbe l’artefice del vantaggio bresciano se un fuorigioco pescato dal Var non vanificasse il tutto. Il Donnarumma milanista diventa l’alfiere della resistenza milanista negando a Torregrossa una gioia che il capitano meriterebbe. Pioli spera negli astri e sostituisce Leao (che non gradisce) con Rebic, nella speranza che sia decisivo come contro l’Udinese. Gli astri gli danno ragione.


    IL TABELLINO


    Brescia-Milan 0-1 (primo tempo 0-0)

    Marcatori: 26’st Rebic (M)

    Brescia (4-3-1-2): Joronen; Sabelli, Cistana, Chancellor, Mateju; Bisoli (42’st Skrabb), Tonali, Dessena (25’st Ndoj); Romulo; Torregrossa, Ayè (32’st Donnarumma). All.: Corini

    Milan (4-4-2): G. Donnarumma; Conti, Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Castillejo; Kessie, Bennacer, Calhanoglu (31’st Krunic); Ibrahimovic, Leao (12’st Rebic). All.: Pioli

    Arbitro: Paolo Valeri di Roma

    Ammoniti: 2’ pt Kjaer (M), 20’ pt Sabelli (B), 36’pt Hernandez (M), 43’pt Conti (M), 16’st Benaccer (M), 43’st Skrabb (B)

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