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  • Il Monaco ha il suo nuovo Rothen: c'è anche il Milan su Lemar
Il Monaco ha il suo nuovo Rothen: c'è anche il Milan su Lemar

Il Monaco ha il suo nuovo Rothen: c'è anche il Milan su Lemar

  • Andrea Distaso
Che sia ancora di Berlusconi o cinese, il Milan è già molto attivo sul mercato, in vista di gennaio per rendere più competitivo un organico che Montella ha sin qui esaltato oltre ogni aspettativa, ma anche della prossima stagione, quella del possibile e tanto atteso ritorno in Europa. Ecco perchè si continuano a visionare calciatori in giro per l'Italia e l'Europa, senza trascurare niente e nessuno. Contatti, sondaggi, relazioni e certamente gli uomini mercato rossoneri non saranno rimasti indifferenti rispetto alla recente esplosione di Thomas Lemar, centrocampista offensivo classe '95 del Monaco, perfetto sia per l'attuale 4-3-3 sia in vista di un possibile passaggio al modulo col trequartista.

IL NUOVO ROTHEN - Nativo di Guadalupa, come Thuram, Henry e Lacazette, figlio di un funzionario della dogana e di una segretaria di uno studio medico, lascia a 15 anni l'isola caraibica per fare il suo sbarco in Francia e nel calcio professionistico. A dargli una chance è il Caen, rimasto impressionato da questo ragazzino dal fisico esile ma dotato di una capacità di controllare il pallone e un piede sinistro molto promettenti (è uno specialista anche sui calci piazzati). Inizia il suo percorso come centrocampista difensivo, nel mito di Xavi e Iniesta, ma il suo tecnico Philippe Tranchant si rende conto che, col quel potenziale tecnico a disposizione e un fisico non all'altezza per reggere i contrasti, la sua posizione naturale è una ventina di metri più avanti, a ridosso degli attaccanti. E' da trequartista e da esterno alto a sinistra che esprime al meglio le proprie potenzialità, come dimostra nella stagione d'esordio in Ligue 1 con la maglia del Caen (2013/2014), in cui colleziona 25 presenze condite da un gol e 4 assist. Numeri sufficienti per convincere il "nuovo" Monaco di Rybolovlev, quello che non punta più ai grandi nomi ma ai giovani di talento, a concedergli una chance. Una squadra che è nel suo destino, visto che l'esordio tra i professionisti avviene alla prima di campionato contro il Dijon prendendo il posto di Jerome Rothen, che con le sue accelerazioni trascinò la squadra allenata da Deschamps nel 2004 alla finale poi persa col Porto di Mourinho.

E' COSTATO 4 MILIONI - Il primo anno  nel Principato è di ambientamento, di adattamento ad una realtà tornata a frequentare le zone alte della classifica e che prova a mettersi in mostra in Europa. 26 partite, 5 i gol e 3 gli assist, non male e anche Leonardo Jardim, tecnico portoghese che si è accorto da subito dei mezzi di Lemar ma che continua a pungolarlo alla ricerca della continuità, capisce che il Monaco del futuro debba ripartire da lui. L'uomo che parte in sordina nella considerazione generale si è definitivamente affermato come un titolare in questa prima metà di stagione, largo a sinistra o a destra, da dove può rientrare e calciare con potenza e precisione. Sono già 5 le reti realizzate, 2 al primo anno di Champions, entrambi decisive ed entrambe contro il Tottenham, affondato prima a Wembley e poi al Louis 2. Prestazioni che gli sono valse anche la prima chiamata del ct francese Deschamps e il debutto nell'amichevole contro la Costa d'Avorio. Il Monaco vola agli ottavi da primo del girone grazie anche a Lemar, pagato solo 4 milioni di euro (e sotto contratto fino al 2020) e già da oggi pronto a scatenare un'asta di mercato, a cui il Milan potrebbe decidere di partecipare.

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