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  • 'Insultato perchè mio figlio gioca in una squadra di cui io sono lo sponsor!'
'Insultato perchè mio figlio gioca in una squadra di cui io sono lo sponsor!'

'Insultato perchè mio figlio gioca in una squadra di cui io sono lo sponsor!'

  • Jean-Christophe Cataliotti
Caro Procuratore,
sono il papà di un giovane calciatore che milita nel settore giovanile di una società di serie B. Non mi vergogno a dire che sono uno degli sponsor della stessa società in cui è tesserato mio figlio. Il mio problema è che, vista la mia posizione, in pratica non posso andare a vedere le partite di mio figlio. Alla prima di campionato sono, infatti, stato pesantemente insultato dai genitori dei compagni di squadra di mio figlio. Voglio specificare che mio figlio, anche prima che io diventassi uno degli sponsor della società, è sempre sceso in campo da titolare. Vorrei, quindi, far capire a tutti che mio figlio gioca perchè se lo merita e non perchè io sono lo sponsor. La beffa è che non posso neppure andare sugli spalti a godermi le partite, pur se sponsor e padre di un calciatore della squadra.

Fabrizio Gentile



Fabrizio, la vera vittima di questa situazione è suo figlio.
Ciò perchè non saprà mai se il mister creda in lui davvero e lo faccia, quindi, scendere in campo per le sue qualità calcistiche oppure se la scelta dell'allenatore di farlo giocare da titolare sia condizionata da altri fattori (papà sponsor).Le ingerenze dei genitori nelle società di calcio andrebbero evitate il più possibile, ma solo per permettere ai propri figli di vivere il calcio serenamente senza sentirsi accusati di essere calciatori raccomandati. E, soprattutto, per non ingenerare nel giovane atleta il sospetto di giocare solo perchè figli di papà "generosi" verso le società.Ciò non giustifica, in ogni caso, il comportamento ingiurioso che i genitori degli altri giovani calciatori (presumibilmente panchinari) hanno avuto nei suoi confronti.Vada, pertanto, allo stadio a testa alta se pensa di essere dalla parte della ragione ("Voglio specificare che mio figlio, anche prima che io diventassi uno degli sponsor della società, è sempre sceso in campo da titolare"), ma, magari, il prossimo anno non rinnovi il contratto di sponsorizzazione con la società di calcio. Glielo dico per tutelare l'autostima di suo figlio, solo per questo e non per altro.
Cordialmente,
Jean-Christophe Cataliotti

www.footballworkshop.it

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