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  • Inter-de Boer, fiducia a tempo. Zhang ad Appiano, colloquio finito: il punto

    Inter-de Boer, fiducia a tempo. Zhang ad Appiano, colloquio finito: il punto

    19.35 COLLOQUIO FINITO - Si è concluso da qualche minuto il faccia a faccia tra Steven Zhang e Frank de Boer: come riporta Premium Sport, il membro del Cda nerazzurro è uscito dalla Pinetina in serata e potrebbe vedere anche Massimo Moratti a cena. Quello che trapela è che il destino del tecnico di Hoorn sia segnato a meno di un eventuale miracolo col Torino. In questo senso, sarebbe arrivato il suggerimento di puntare su un traghettatore italiano. 

    17.05 - STEVEN ZHANG AD APPIANO - Il figlio del nuovo patron dell'Inter Zhang Jindong, Steven, è appena arrivato ad Appiano Gentile per discutere del futuro immediato del tecnico de Boer, sempre più a rischio, secondo quanto riporta Sky. Colloqui in corso dunque con l'allenatore, per una decisione che deve essere presa vis a vis. Presenti anche Gardini, Piero Ausilio e lo stesso tecnico olandese.

    Da una parte chi difende le proprie scelte, Erick Thohir; dall’altra chi mette in discussione le capacità di Frank de Boer, e indirettamente anche di chi lo ha voluto: Zanetti, Ausilio, parte della squadra e Massimo Moratti, seppur quest’ultimo, almeno all’apparenza, estraneo alle dinamiche interne della società. I cinesi, veri proprietari, ma ancora inesperti, osservano molto interessati. Non intervengono ancora, ma giudicano e costruiscono idee nella propria testa. E alla fine dovranno dare torto all’uno e ragione all’altro. 

    TUTTI SOTTO LO STESSO CIELO - La 'novità' di giornata, che calciomercato.com vi aveva anticipato ieri, è che l’Inter ha rinnovato la propria fiducia a Frank de Boer. Si, ma fino a quando? A questo interrogativo non c’è ancora una risposta precisa. Probabilmente fino a mercoledì, quando i nerazzurri se la vedranno contro il Torino di Sinisa Mihajlovic. Una fiducia a tempo, quindi. Probabilmente anche utile alla società per prendersi il tempo necessario per una decisione così complicata. E poi anche perché Steven Zhang è già sbarcato in Italia, mentre proprio mercoledì arriverà anche Erick Thohir. Insomma, le teste pensanti - e con potere decisionale - del club si troveranno tutte sotto lo stesso cielo e potranno discutere personalmente sul da farsi. A volte le conference call possono bastare a volte no. 

    OGNUNO CON LA PROPRIA IDEA - Soprattutto quando alla base c’è una confusione che mal distribuisce compiti, responsabilità e mancanze. E poi ci sarà da mettersi d’accordo. Perché se è vero, come è vero, che de Boer ha le ore contate, è anche opportuno riflettere su chi dovrà prendere il posto dell’olandese. Idee chiare? Si, ma ognuno ha la propria, persino il lontanissimo - ma sempre presente - Kia Joorabchian, che quando fiuta l’affare non resiste proprio alla smania di rendersi operativo. Deve essere come una specie di prurito. Ma torniamo al successore di de Boer: Moratti e Zanetti vorrebbero immediatamente Leonardo, che alla scadenza dei sei mesi potrebbe rimanere in società come dirigente. Il resto della dirigenza italiana, invece, sarebbe per una figura meno ingombrante, Pioli piace molto, ma nelle ultime ore è stato sondato anche Stefano Vecchi, allenatore della Primavera che (casualmente?) si trovava a Bergamo per assistere alla partita tra Atalanta e Inter. Poi ci sono Thohir e Kia, il primo tifa per de Boer, il secondo (neanche a dirlo), secondo le sue idee, potrebbe cadere sul morbido a prescindere. L’agente è vicino al tecnico olandese, ma nel caso la società decidesse di cambiarlo, promuoverebbe la candidatura di Villas Boas, altro profilo abbastanza vicino. Su una cosa, però, sembrano essere tutti d’accordo: occorre un tecnico che conosca il campionato italiano e che non debba ambientarsi. L’esperimento è già stato fatto una volta, ed è andato male. 
     

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