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  • Inter: il campo boccia il mercato estivo

    Inter: il campo boccia il mercato estivo

    Gary Medel, Yann M'Vila, Dodò, Pablo Osvaldo e Nemanja Vidic: questi i giocatori ingaggiati dall'Inter nella sessione estiva del calciomercato, portati dal ds nerazzurro Piero Ausilio su indicazione dell'ex tecnico Walter Mazzarri per soddisfare le esigenze tecniche di una squadra costruita sul 3-5-2 ma con la necessità di non investire ingenti somme di denaro a causa dei paletti imposti dal Fair Play Finanziario. 6 mesi dopo nessuno di questi, per motivi differenti, è considerato un giocatore centrale nel progetto del nuovo allenatore Roberto Mancini, una circostanza che porta a rivalutare l'operato degli uomini mercato del club di Corso Vittorio Emanuele, da più parti indicato come estremamente positivo in base al rapporto qualità prezzo.

    FALLIMENTO VIDIC - Particolarmente deludente è stato l'impatto in Serie A e nell'Inter di un giocatore come Vidic, ingaggiato a costo zero dal Manchester United nella speranza che la sua esperienza internazionale e il suo carisma fossero sufficienti a tappare la falla lasciata da un certo Samuel e che, anche in un contesto tattico a lui del tutto inedito, si rivelasse il faro per il reparto difensivo. Le pessime prove in campo e le valutazioni fatte da Mancini dal momento del suo approdo hanno chiuso progressivamente gli spazi per un giocatore che guadagna 3,5 milioni netti fino a giugno 2017. Voluto fortemente da Mazzarri per la sua capacità di interpretare il 3-5-2 con grande dinamismo, il brasiliano Dodò ha vissuto una stagione dai due volti: insostituibile per il tecnico livornese nonostante un rendimento altalenante (2 gol in Europa League ma anche tante lacune difensive), Mancini non lo vede per limiti tattici nella sua difesa a 4 ma pesano come un macigno i 9 milioni del riscatto obbligatorio da versare alla Roma a giugno.

    L'EQUIVOCO MEDEL - Spostandoci a centrocampo, la situazione non migliora di molto. Gary Medel rappresenta il principale equivoco della campagna acquisti: pagato 8 milioni di euro (più 1 di bonus in caso di qualificazione alla Champions) dopo un ottimo Mondiale da difensore centrale, è stato indicato come l'uomo in grado di trasformare in meglio il centrocampo, ma le qualità principali sono sempre state quelle di ottimo recuperatore di pallone, non certo di regista di qualità in grado di far ripartire la manovra, ruolo tuttora ancora scoperto. Yann M'Vila, pagato 1 milione per il prestito al Rubin Kazan (con un riscatto eventuale fissato a 9), è stata una scommessa calcolata, considerando la discontinuità atavica del centrocampista francese e il suo carattere difficile da gestire. Solo 247' in campionato, 502' in Europa League senza lasciare traccia: il suo destino è segnato, farà rientro subito in Russia. 

    IL SOLITO OSVALDO - Destino analogo quello che attende Pablo Daniel Osvaldo, l'attaccante richiesto a gran voce da Mazzarri per aggiungere muscoli, fantasia ed esperienza al suo reparto d'attacco. La formula del prestito secco con diritto di riscatto a 7 milioni, alla luce dei 15 pagati solo un anno e mezzo fa dal Southampton alla Roma, è stato un piccolo capolavoro ma, dopo un avvio incoraggiante con 7 reti tra campionato e coppe, l'italo-argentino ha perso il testa a testa con Mauro Icardi per una maglia da titolare ed è venuto fuori di nuovo il lato peggiore dell'ex romanista, che ha pensato bene di litigare con Mancini dopo lo sconto in campo con Icardi nel match con la Juve ed è finito ai margini della squadra. Sospeso dal club dopo due giorni di assenza ingiustificata dal campo di allenamento, sarà rispedito in Inghilterra, con Fiorentina, Milan e Juventus pronti ad offrirgli una nuova occasione.
     

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