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  • Inter: Ljajic è il vero insostituibile

    Inter: Ljajic è il vero insostituibile

    Particolarità del calcio: nella notte in cui perde il primato in classifica e la difesa cade sotto i colpi di Higuain, la squadra nerazzurra trova diverse certezze. Al S.Paolo l’Inter in dieci uomini non dimostra timore reverenziale e sotto gli occhi di quasi 60.000 spettatori sfodera una delle migliori prestazioni della stagione. Stranezze di questo meraviglioso sport; è una sconfitta a raccontare che gli uomini di Roberto Mancini sono davvero una concreta contendente allo scudetto. 

    C'E' ANCHE IL BEL GIOCO - E la qualità? Si è spesso detto che i nerazzurri ne hanno poca, o comunque che non ne hanno a sufficienza per gli standard della Serie A, e invece l’Inter nelle ultime due partite ha totalmente capovolto anche questo luogo comune. Frosinone e Napoli hanno mostrato buonissime trame offensive, ma soprattutto un uomo che sa fare la differenza negli ultimi 25 metri. E non è Icardi. 

    L'IDOLO CHE NON TI ASPETTI - In una delle notti più importanti della stagione, Adem Ljajic prende per mano l’Inter e lo fa con addosso la numero 22. La maglia che fu di Milito torna a brillare sulle spalle di un altro protagonista. Un leader quasi improvvisato, perché per gran parte della stagione l’ex Roma ha dovuto ingoiare tanti dispiaceri dovuti alle consecutive panchine. Poi è arrivata la reazione del campione, la gara contro la Roma è stato il trampolino di lancio, ma la partita di questa sera è la definitiva consacrazione: il S.Paolo sancisce che l'uomo insostituibile sul fronte offensivo è Adem Ljajic. L’attaccante serbo non si risparmia, rientra in copertura se schierato nel tridente offensivo e veste i panni di implacabile bomber quando chiamato a sostituire Icardi. Roberto Mancini ha una certezza in più, l’Inter riparte da Ljajic, uno di quelli che alza alle stelle il tasso qualitativo di questa squadra. 

    IL BOMBER ZOPPICA - E Icardi? Il bomber argentino vive un momento di crisi: la squadra non lo assimila e lui somiglia sempre di più ad un corpo estraneo. Quasi un equivoco tattico perché l’Inter senza un regista ricorre spesso ai lanci lunghi, ma Icardi non riesce a controllarne neanche uno per far respirare i propri compagni. Nei primi venti minuti di gara, Higuain aveva già toccato molto palloni e fraseggiato diverse volte con i propri compagni, al 45’ Icardi esce sostituito da Mancini senza aver mai tirato in porta. Il problema c’è ed è inutile ignorarlo: Roberto Mancini avrà molto da lavorare per risolvere questo problema, soprattutto perché in questo momento lì davanti c’è chi dimostra molto più di lui, ma l’Inter non può permettersi di svalutare Mauro Icardi, che rimane una risorsa del club.
     

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