IL SUBENTRANTE - Il “trenza” è uno dei leader dello spogliatoio nerazzurro, anche se l’esplosione di Ljajic nelle ultime partite lo ha spesso costretto alla panchina. Il 4-2-3-1 che sta provando ad impostare il tecnico jesino richiede energie extra e Rodrigo Palacio, la cui carta d’identità parla chiaro (33 anni), sembra essere un arma più utile da utilizzare a gara in corso. 

 

PERCHÉ NO - Qualche panchina di troppo all’Inter ha spinto la dirigenza del Boca ad insistere, gli argentini pressano con regolarità l’ex attaccante del Genoa, ma la società di corso Vittorio Emanuele non appare per niente intenzionata a trattare un addio anticipato. Il perché è presto spiegato: a gennaio Ausilio sarà impegnato a trovare sistemazione ai tanti giovani che faticano ad avere spazio, tra questi c’è anche Rey Manaj, uno degli attaccanti a disposizione di Roberto Mancini, che attualmente nel reparto avanzato può contare su cinque elementi: Icardi, Palacio, Ljajic, Jovetic e per l’appunto Manaj. Partissero sia l’argentino che l’albanese, il tecnico jesino si ritroverebbe con soli tre uomini in attacco, numero decisamente insufficiente. Senza trascurare il fatto che sostituire un giocatore dell’esperienza di Palacio, a questo punto della stagione, è sempre compito assai complicato. 

 

PEDINA DI SCAMBIO - Una sola condizione potrebbe convincere i nerazzurri ad accettare una cessione di Rodrigo Palacio nel prossimo mercato di gennaio e quella condizione ha un nome e un cognome ben definito: Jonathan Calleri, attaccante classe 1993 di proprietà del Boca e che piace moltissimo sia a Piero Ausilio che a Roberto Mancini. Il giovane bomber potrebbe essere il perfetto vice Icardi, ma per ammissione dello stesso presidente del Boca, non dovrebbe muoversi prima della conclusione della Libertadores e quindi appare molto sfumata la possibilità di uno scambio con Rodrigo Palacio (ovviamente con conguaglio in favore dei genovesi) già nella prossima sessione di mercato.