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  • Intermania: colpa dei 'non giocatori', scontro tra 'malati di mente' a Roma

    Intermania: colpa dei 'non giocatori', scontro tra 'malati di mente' a Roma

    • Cristian Giudici
    Gli assenti hanno sempre ragione, tranne quando sono in campo. Come i giocatori "non da Inter" o, meglio, i "non giocatori" dell'Inter. Che, dopo il ko di San Siro contro gli israeliani dell'Hapoel Be'er Sheva, concedono il bis e in pratica non giocano una partita degna di questo nome a Praga con lo Sparta, sempre in Europa League. Una competizione che rischia di essere già compromessa, nonostante il girone dei nerazzurri non sia affatto proibitivo. Le prossime sfide col Southampton (prima a Milano e poi in Inghilterra) sono già decisive, da dentro o fuori. 

    CAPRI ESPIATORI - Il vantaggio dei cechi nasce dagli errori dei soliti noti: Ranocchia (poi espulso nella ripresa spegnendo sul nascere le speranze di rimonta) sbaglia il rilancio dalla difesa, Felipe Melo toppa l'intervento in scivolata al limite dell'area e regala la palla dell'1-0 a Kadlec. Interpellato sulla differenza di prestazione in tre giorni dall'Hapoel alla Juve, de Boer aveva riposto così dopo la vittoria di Empoli (l'unica gara su 8 in cui l'Inter ha segnato per prima e non ha subito reti): "Cosa ho cambiato? I giocatori...". Ma stavolta è sbagliato indicare nei singoli gli unici colpevoli. Perché prendere un gol come quello del raddoppio segnato dallo Sparta Praga è inammissibile per una squadra di "dilettanti" (termine usato da de Boer), figuriamoci per un grande club come l'Internazionale. 

    MALATI DI MENTE - Il problema è di testa, mancano concentrazione e voglia di vincere. I nerazzurri sbagliano completamente l'approccio alla gara, scendendo in campo troppo molli senza mai entrare veramente in partita: così non si va da nessuna parte. Quando si stacca la spina, diventa difficile riaccendere la luce al buio. A certi livelli i calciatori dovrebbero sempre comportarsi da professionisti esemplari, ma a questo punto diventa necessario un intervento da parte dell'allenatore. Che è il responsabile tecnico e tattico, ma anche motivazionale della squadra. In questo senso sarà interessante il posticipo di domenica sera a Roma, dove Spalletti, dopo l'ultima sconfitta a Torino, ha definito "un po' malate" le menti dei propri giocatori. Dall'altra parte c'è la pazza Inter che, quando è al completo e dà il massimo, può giocarsela alla pari con tutti, almeno in Italia. Altrimenti rischia di rimediare brutte figure contro chiunque. La classica partita da tripla, sperando di assistere uno spettacolo divertente (non solo per gli avversari). E di recuperare Joao Mario dal problema muscolare al polpaccio: oggi il provino decisivo. In caso di forfait del portoghese, de Boer medita di rilanciare nella formazione titolare Brozovic. Che ieri si è consolato postando su Instagram le foto con una bella bionda. Gli assenti non hanno sempre ragione. 

    @CriGiudici
     
     

    Una foto pubblicata da Broz (@marcelo_brozovic) in data:


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