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  • Intermania: il miglior centrocampo d'Italia, altro che bidoni strapagati
Intermania: il miglior centrocampo d'Italia, altro che bidoni strapagati

Intermania: il miglior centrocampo d'Italia, altro che bidoni strapagati

  • Cristian Giudici
Dal Chievo al Chievo: un girone dopo, è tutta un'altra Inter. Nello scorso agosto, con l'esordio in panchina di de Boer (non per colpa sua), a Verona si era vista un'accozzaglia di calciatori scesi in campo senza spirito di gruppo, con un'organizzazione tattica approssimativa e con una condizione fisica inadeguata. In due mesi Pioli è riuscito nell'impresa di ribaltare la situazione: ora l'Inter è una squadra, ha un gioco, un'identità precisa e tutti corrono dal primo all'ultimo minuto. Evidentemente il ritiro invernale a Marbella sta dando i frutti sperati. 

CHE NUMERI! - Il Chievo non è il Real Madrid, ma l'anticipo di sabato sera a San Siro ha confermato la crescita dei nerazzurri. Giunti alla quinta vittoria consecutiva in campionato, l'ottava stagionale di fila in casa (come non succedeva dal 2011 con Leonardo) e la quarta in rimonta. L'Inter è prima in Europa per punti recuperati da situazioni di svantaggio: 15, segnando oltre un terzo dei gol (12 su 33) nell'ultimo sesto di gara dal 75' in poi. In 8 giornate di Serie A Pioli ha raccolto 19 punti sui 24 disponibili con una media di 2,375 punti a partita, frutto di 6 vittorie, un pareggio (all'esordio nel derby col Milan) e una sola sconfitta a Napoli, con un totale di 17 gol fatti e 9 subiti. 

DOPPIO RECORD - Nell'ultima gara l'Inter ha stabilito due nuovi record stagionali: 31 tiri (14 in porta, 10 fuori e 7 respinti, costringendo Sorrentino ad effettuare ben 11 parate) e 58 cross su azione. Solo 9 andati a buon fine, tra cui quello al bacio di Candreva, al quinto assist, il quarto per Icardi, autore di 15 gol e 7 assist in questo campionato. Poi Perisic (alla sua rete numero 7, già come nella passata stagione) ed Eder completano la rimonta, rendendo giustizia dopo l'immeritato vantaggio di Pellissier

NUOVA COPPIA - Gagliardini promosso a pieni voti nella prima alla Scala del calcio: ha giocato con personalità e ha corso più di tutti, dimostrandosi un moderno tuttocampista box to box, gli è mancato solo il gol. Al suo fianco un Kondogbia in grande spolvero, in costante crescita di condizione e convinzione nei propri mezzi, sia in fase difensiva (9 palle recuperate) che di impostazione: 90 palloni toccati e 61 passaggi riusciti su 78 (78,2%, il 73,3% nella metà campo avversaria). La conquista del "Bidone d'oro 2016" rappresenta un ulteriore stimolo per riscattarsi. Insieme formano una coppia di grande fisicità, con buona tecnica e sono riusciti a far passare quasi inosservate l'assenza dello squalificato Brozovic e la prestazione un po' sottotono di Joao Mario

CENTROCAMPO TOP - Per questi quattro giocatori l'Inter ha speso circa 110 milioni di euro, bonus compresi. Un investimento molto importante, ma di prospettiva perché hanno un'età media di 23 anni. Senza dimenticare il talento un po' discontinuo di Banega ("Ho 5 titolari per 3 posti", dice Pioli), l'ormai recuperato Medel che l'allenatore intende arretrare in difesa e il giovane Gnoukouri, pronto ad andare via a giocare in prestito. A livello di reparto, considerando anche le alternative e non solo i titolari, in Serie A solo il Napoli ha un centrocampo forte, giovane e completo come quello dell'Inter. Che in futuro sogna di riportare in Italia Verratti per compiere il definitivo salto di qualità, PSG e Juve permettendo. Spesso le partite si vincono o si perdono proprio lì nel mezzo, altro che una vita da mediano. 

@CriGiudici
 

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