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  • Intermania: brava Juve, vincere non è l'unica cosa che conta. Punti e milioni...

    Intermania: brava Juve, vincere non è l'unica cosa che conta. Punti e milioni...

    • Cristian Giudici
    La quiete dopo la tempesta. La finale di Champions League vinta dal Real Madrid contro la Juventus ha chiuso la stagione calcistica 2016/2017: ora è tempo di stilare bilanci. In questa rubrica ci siamo divertiti e vi abbiamo divertito giocando sui "gufi" contro i bianconeri. L'1-4 di Cardiff è servito a difendere il primato italiano del triplete, l'unico appiglio rimasto ai tifosi nerazzurri oltre al fatto di non essere mai stati in serie B. Ma non basta per cambiare la sostanza: l'annata della Juve resta vincente, quella dell'Inter fallimentare. 

    -168 PUNTI DOPO IL TRIPLETE - Negli ultimi sette campionati i nerazzurri hanno raccolto addirittura 168 punti in meno dei bianconeri, non qualificandosi mai in Champions League. Questo obiettivo (non centrato dai 7 successori di Leonardo: Gasperini, Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri, Mancini, de Boer e Pioli) sarà il primo del nuovo allenatore Spalletti. Che, grazie al nuovo regolamento della competizione, dovrà arrivare nei primi quattro posti in classifica per tornare nell'Europa che conta. Senza fare voli pindarici, autocandidandosi al ruolo di anti-Juve. Suning fa bene a puntare in alto, ma per tornare in cima bisogna compiere un passo alla volta. 

    VOLARE BASSO - Cinque anni fa Conte riuscì nell'impresa di vincere lo scudetto al primo colpo, ma era un altro campionato e un altro calcio. Perché allora l'unica diretta concorrente era il Milan (basti pensare che l'Udinese arrivò terza in classifica a -20), invece ai nastri di partenza della prossima stagione davanti all'Inter partiranno anche la Roma e il Napoli, senza dimenticare i cugini rossoneri che si stanno già rinforzando sul mercato. Dove le regole non sono uguali per tutti. 

    MERCATO SBILANCIATO - Il fair play finanziario voluto da Platini era nato per cercare di riequilibrare le risorse economiche tra i club, invece ha di fatto aumentato la forbice. Perché le squadre che vincono hanno maggiori introiti e di conseguenza possono spendere di più, diventando così sempre più forti rispetto alla concorrenza. Che, per colmare il gap, dovrebbe investire di più e invece non può farlo. La Uefa se n'è accorta e non a caso il nuovo presidente Ceferin si è già messo al lavoro per introdurre nuove norme come "luxury tax (una tassa per gli acquisti più costosi, nda), limitazioni delle rose e un sistema trasferimenti più corretto per evitare l'eccessiva concentrazione di talenti in pochi club". 

    UN PUNTO A MILIONE - Una serie A più competitiva sarebbe più allenante per i bianconeri. Nelle sette stagioni post-triplete l'Inter ha speso 490 milioni di euro in nuovi acquisti, 178 milioni in meno dei circa 668 milioni spesi dalla Juventus (fonte dati Transfermarkt): a ogni milione corrisponde quasi un punto in classifica di differenza. Nel frattempo si è ribaltata la situazione anche nel monte ingaggi: 150 a 120 milioni lordi annui per i bianconeri, destinati a doppiare i nerazzurri come fatturato sfondando il muro dei 500 milioni nel prossimo bilancio. 

    BRAVA JUVE - Detto ciò, per fortuna, i soldi non bastano per vincere. Sabato sera l'Inter si è pubblicamente congratulata con il Real Madrid via social network. Nel nostro piccolo facciamo i complimenti alla Juventus per come ha saputo rialzarsi da dove l'avevano fatta sprofondare i propri ex dirigenti, trionfando in Italia e tornando competitiva ai massimi livelli anche in Europa. Due finali di Champions in tre anni, seppur perse, sono un traguardo importante: vincere non è l'unica cosa che conta

    @CriGiudici
     

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