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  • Juvemania: Juve che peccato, ma il modulo è quello giusto!

    Juvemania: Juve che peccato, ma il modulo è quello giusto!

    • Stefano Discreti
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    ​Juve, che peccato ma niente disfattismo
       

    Appuntamento per la qualificazione agli ottavi rimandato e primo posto nel girone compromesso, queste sono le conseguenze del pareggio contro il Lione arrivato proprio negli ultimi minuti di gara.
    Un altro pari casalingo per la Juve dopo quello all’esordio contro il Siviglia che costringerà la squadra bianconera a tentare l’impresa impossibile in terra andalusa per centrare la prima posizione nel girone.
    Ancora una volta le sorti future della vecchia signora in Champions, come l’anno scorso, passano dalla Spagna. Ma niente disfattismo.
     
    4-3-1-2 il modulo è quello giusto
     
    E dire che nel primo tempo la Juventus (agevolata dall’ingenuità francese in occasione del fallo su Sturaro in area di rigore) oltre al penalty realizzato da Higuain è andata più volte vicino al gol che avrebbe chiuso definitivamente la sfida e archiviato il discorso qualificazione.
    Con la difesa a 4 e Pjanic finalmente protetto da Marchisio e Sturaro per un poco si è vista una Juve di dimensione europea. Poco però, ancora troppo poco. Da lì però bisogna ripartire, come fatto giustamente notare a fine gara in tv da Tacchinardi.
    Il modulo è quello giusto però (con qualche possibile variante, che non prescinda però dalla difesa a 4); finalmente accantonato (almeno in partenza) in Europa il 352, non più competitivo.
    Ci vorrà tempo per acquisire i nuovi schemi ma soprattutto per migliorare la condizione fisica.
    Ma la strada intrapresa è quella giusta. Bisogna crederci!
     
    Che crollo fisico nel secondo tempo!
     
    Certo, nel secondo tempo la squadra è calata visibilmente da un punto di vista atletico, rischiando nel finale addirittura la beffa.
    Possibile che tutto questo sia giustificabile con gli assenti e la stanchezza fisica derivante dalle difficoltà incontrate nel corso di Juventus-Napoli?
    No, non credo. E’ anche, se non soprattutto, una questione di testa.
    Non deve arrabbiarsi il Mister se gli viene fatto notare che questa Juve gioca male, a volte malissimo.
    Ha pienamente ragione invece nel rimarcare che le sfide decisive si giocano da Marzo in poi, periodo in cui storicamente le sue squadre tendono a decollare.
     
     
    -Campionato  +Champions
     
    Sarà fondamentale in tal senso, per arrivare ad avere la migliore condizione fisica in primavera, un ampio turn-over, sin da ora, soprattutto in campionato;
    tanto la Juventus ha più volte dimostrato che per vincere in Italia le basta anche solo fare il “compitino” o aspettare la giocata del singolo campione.
    In Europa invece no, in Champions deve crescere il livello di gioco per competere con le avversarie.
    Va dato tempo alla squadra per assimilare i nuovi schemi e sfruttare a pieno i rientri di Marchisio e Sturaro prima e di Dybala e Pjaca poi.
    Non bisogna uscire spaventati dall’esperimento 4-3-1-2 per un pareggio ottenuto contro il Lione. Bisogna provarci e riprovarci ancora.
    D'altronde nella doppia sfida contro i francesi, la Juve avrebbe meritato di vincere molto di più a Torino che a Lione, ma San Gigi Buffon le ha evitato il tracollo.
    Cosa manca secondo voi a questa Juventus per arrivare fino in fondo in Champions?

     
     
    @stefanodiscreti

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