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  • Kalinic è il primo nove del Milan dai tempi di Inzaghi, non la 'figurina' Silva

    Kalinic è il primo nove del Milan dai tempi di Inzaghi, non la 'figurina' Silva

    • Cristiano Ruiu
    Finalmente un 9! Un 9 vero, uno che gioca da 9, che segna da 9 e che meriterebbe di indossare quella maglia rossonera per quello che fa in campo. Era dai tempi di Inzaghi che il Milan non aveva una garanzia là davanti, sia in termine di gol che di rendimento. Da Luiz Adriano a Matri, passando per i vari Destro, Fernando Torres e Pato, chi per motivi di campo e chi per motivi che esulano dal terreno di gioco, tutti hanno fallito clamorosamente. Kalinic era stato il primissimo nome fatto da Montella e che è arrivato per ultimo solo per la voglia di acquistare più una figurina rispetto all'attaccante che davvero serviva alla squadra.

    Per fortuna poi sono stati abbandonati i sogni e si è scelta la sostanza. La stessa scelta che sta facendo Montella da inizio anno, schierando il croato nelle partite che contano, in quelle difficili, in quelle in cui bisogna anche sporcarsi le mani, lottare, mentre per le gare amichevoli o quasi può bastare finora chi la maglia numero nove oggi la indossa non per merito, ma per costo di cartellino. Solo il tempo dirà se il Milan potrà vantare ben 2 attaccanti di razza, ad oggi bisogna godersi Kalinic e sperare che non abbia mai nemmeno un raffreddore, solo così infatti il Milan può davvero ambire a tornare nell'Europa che conta.

    Le prossime 2 gare con Spal e Sampdoria saranno in quest'ottica già un primo snodo della stagione. Con 6 punti il Milan si presenterebbe al secondo scontro diretto della stagione, contro la Roma, con poca pressione e tutte le possibilità di fare bene sfruttando il fattore campo. Viceversa, senza quei 6 punti diventerebbe uno scontro diretto già fondamentale, visto il livello medio di questo campionato, dove difficilmente chi vuole andare in Champions perde punti con le "piccole".

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