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  • L'Italia all'Europeo Under 17: cronaca di un fallimento annunciato

    L'Italia all'Europeo Under 17: cronaca di un fallimento annunciato

    • Stefano Benzi
    Prosegue l'Europeo Under 17 di calcio, e prosegue senza l'Italia: eliminata nella fase a gironi da Spagna e Turchia. Un peccato, perché c'era la concreta possibilità di accedere ai Mondiali in programma a ottobre in India, torneo al quale andranno ben cinque squadre europee: le quattro semifinaliste e una delle due migliori escluse ai quarti di finale che affronteranno un knock-out eliminatorio. Ma se su un gironcino di quattro squadre perdi le due partite decisive non hai molto da recriminare e se devo essere sincero, visto che ho commentato quasi tutte le gare, devo dire che il valore dell'Italia era sostanzialmente modesto. 

    ITALIA INDIETRO - Ci siamo illusi con la prima vittoria sulla Croazia, grazie a un gol a due minuti dal termine di Moise Kean – un talento già ben noto tesserato per la Juventus – ma c'era poco altro. Ai quarti la Spagna ha eliminato la Francia che ha un attaccante come Amin Gouiri (Lione) che ha segnato sempre, in tutte le partite, per un totale di otto gol in quattro gare: la Rojita invece, pur subendo una rete da qualsiasi avversario, ha sempre rimontato e vinto nettamente in termini di qualità di gioco e conclusioni a rete. Una squadra pazzesca con talenti di Barcellona e Real Madrid in egual misura, ma con tre fuoriclasse che arrivano dal piccolo La Roda (terza divisione) e un portiere straordinario tesserato per il San Felix di Malaga, Alvaro Fernandez. Abel Ruiz e Sergio Gomez davanti sono già di un'altra categoria e il play alto, Moha (Mohamed Moukhliss) sembra un centrocampista raffinato e di navigata consistenza. Vedi tutto questo e pensi… e noi dove siamo? Indietro, molto indietro.

    ECCO PERCHÉ - La Spagna per scegliere questi diciotto giocatori ha organizzato dodici camp, come la Francia. L'Olanda, che nei quarti di finale giocherà con la Germania, di camp ne ha organizzati sedici provando 196 giocatori. Il metodo è più o meno lo stesso per tutti i Paesi ma c'è chi questo lavoro lo fa bene e con scelte accurate in un patrimonio ricco e c'è chi lavora con numeri magari infinitamente inferiori ma con talenti più facili da individuare come la Svizzera, la Bosnia o l'Eire. Il campionato Under 17 spagnolo ha un seguito e una diffusione; stessa cosa per Francia e Olanda, senza contare il cossiddetto campionato riserve che è la prima occasione di visibilità per questi ragazzi. È evidente che i tempi in cui l'Italia dominava l'Under 21 e le leve inferiori sono lontani. Un solo titolo Under 17 nel 1982, l'ultimo di tre titoli Under 19 nel 2003, l'ultimo di cinque titoli Under 21 nel 2004. L'altro giorno ho letto un interessante articolo di Andrea Distaso del quale sottoscrivo anche gli spazi bianchi: e se analizziamo la situazione giovanile in Italia c'è da stare anche peggio.

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