Calciomercato.com

  • #JUVE6LEGGENDA - Agnelli grande, le avversarie piccole: lo hanno aiutato
#JUVE6LEGGENDA - Agnelli grande, le avversarie piccole: lo hanno aiutato

#JUVE6LEGGENDA - Agnelli grande, le avversarie piccole: lo hanno aiutato

  • Stefano Agresti

La Juve di Andrea Agnelli entra nella leggenda del nostro calcio, raggiungendo un risultato senza precedenti in centoventi anni di campionato: sei scudetti consecutivi. Così il presidente bianconero, ancorché giovane, si innalza fino a una vetta mai toccata da nessuno nemmeno della sua dinastia, pur vincente: un’impresa fantastica.

 

Il trait d’union, in questa incredibile storia lunga sei stagioni, è proprio Andrea Agnelli, accompagnato dai suoi capacissimi scudieri: soprattutto Marotta, ma anche - in ruoli differenti - Nedved e Paratici. Dal 2011 sono invece cambiati, oltre a tanti calciatori, due allenatori, i quali si dividono i meriti di un risultato così grande: tre scudetti li ha portati Conte, tre Allegri. Noi continuiamo a pensare che i meriti maggiori, tra i due, spettino ad Antonio, che ha vinto raccogliendo la Juve al settimo posto e con una squadra decisamente più debole rispetto a quella attuale (e forse anche rispetto al Milan al quale, tra le polemiche, portò via il primo titolo); Max è stato comunque bravissimo a continuare la striscia di trionfi di un allenatore che spreme moltissimo le proprie squadre e dunque rischia di lasciarle senza energie mentali (i suoi meriti sono legati soprattutto alla crescita internazionale dei bianconeri).

 

La Juve di Andrea Agnelli cancella così dal libro dei record le altre squadre che erano state capaci di conquistare cinque scudetti di fila: i bianconeri del Quinquennio (1930-35), il Grande Torino (1942-49, con tanto di guerra in mezzo alla serie, ciclo interrotto solo dalla tragedia di Superga) e l’Inter di Moratti (ma il primo titolo le fu consegnato a tavolino per Calciopoli e molti continuano a metterne in dubbio la leggittimità).

 

Fatti salvi gli straordinari meriti della Juve, non possiamo fare a meno di pensare che i suoi sei scudetti di fila siano stati determinati anche dallo scarso livello del calcio italiano, che ne ha favorito il dominio. In questo periodo non c’è mai stata un’Inter competitiva, il Milan si è sfaldato dopo avere conteso ai bianconeri il titolo del 2012, la Roma si è proposta come alternativa ma non è arrivata in nessuna circostanza a essere davvero vicina ai rivali, il Napoli è stato un avversario credibile nella scorsa stagione fino allo scontro diretto. Con una simile concorrenza, il compito di questa grande Juve è stato certamente agevolato. E del resto che le altre nostre squadre non siano all'altezza lo dimostrano le continue figuracce che rimediamo in giro per l’Europa, Juve a parte ovviamente.

 

La serie A, insomma, è diventata come quei campionati ai quali guardavamo con presunzione perché a vincere era sempre la stessa squadra: il Bayern in Germania oppure il Lione o il Psg in Francia, ed evitiamo di arrivare al Rosenborg in Norvegia. Già: il calcio italiano è solo questa grandissima Juve.

@steagresti
 


Altre Notizie