Bianco o nero. Magari bianco e nero, ancora, chissà. Ma le mezze misure non le conosce e non le ha mai conosciute, Pablo Daniel Osvaldo. Nato ribelle, da buon numero nove, pieno di eccessi come di giocate importanti. E nel suo futuro cosa c'è? Tutti ne parlano. Lui, intanto, ha deciso di sparire per tre giorni, riflettere senza alimentare caos attorno a sé. Perché l'unica certezza nel destino di Osvaldo è che non giocherà più con la maglia dell'Inter, dove ha rotto praticamente con tutti da quel 6 gennaio a Torino quando ha perso il controllo negli insulti a Roberto Mancini, oltre all'accanimento contro Mauro Icardi per un passaggio mancato. 

Da quel momento, il Mancio non ha voluto più vederlo neanche in fotografia. Scelta approvata dalla società, stufa di qualche allenamento di troppo a basso ritmo e di qualche comportamento spesso eccessivo. A poco sono servite le scuse, la voglia di restare del ragazzo, i tentativi di farsi perdonare. Mancini gli ha indicato la porta. E dove va, Osvaldo? Il suo futuro è un labirinto, un rebus pieno di soluzioni. Perché per Pablo ci hanno provato praticamente tutti: dal Genoa al Cagliari, dal Torino al Parma fino alla Fiorentina passando per il Boca Juniors e il QPR. E ci proveranno ancora. Italia, estero, in tanti pensano di raccogliere il prestito che l'Inter vuole interrompere dal Southampton avendo anche ufficialmente sospeso il giocatore da ieri. 

Tutte soluzioni, queste, che non hanno riscontrato il gradimento di Osvaldo. Pablo vuole aspettare fino all'ultima settimana per capire se può esserci ancora una big nel suo destino, prima di doversi eventualmente 'accontentare'. In quest'ottica, ci sono due soluzioni diverse e possibili ma entrambe non immediate, perché legate a delle uscite. Osvaldo è un pallino di Adriano Galliani. Lo confessa agli amici più stretti, l'ex Roma con quel carattere bizzarro e pericoloso attrae l'a.d. rossonero che sta seriamente pensando di tentare questa scommessa. C'è il suo zampino nell'attesa di Osvaldo e nei suoi no alle altre soluzioni: Pablo è in stand-by, perché il Milan ci proverebbe solo se dovesse andar via Giampaolo Pazzini; in alternativa, niente Osvaldo. Per il rammarico di Galliani che ha avuto già più di qualche contatto con il suo procuratore. 

L'italo-argentino gradirebbe, il rossonero gli manca nel suo album delle figurine con mille maglie diverse e sa che potrebbe giocarsi un posto da titolare. Ma in pole position nei suoi sogni ci sarebbe un ritorno alla Juventus. Dove Osvaldo si è trovato benissimo, ha ricordi ottimi come non ha mai negato anche nelle sue interviste in nerazzurro e spera di poter tornare. Ipotesi realizzabile solo in un caso, ovvero l'addio anticipato di Sebastian Giovinco direzione Toronto già da gennaio. Osvaldo sarebbe un'alternativa al richiamare subito Zaza, Marotta e Paratici ci penserebbero ma prima c'è la questione Giovinco, non così scontata. Proprio come quella di Pazzini al Milan. Osvaldo aspetta e spera, il suo destino è legato alle scelte delle grandi. Tra lo zampino di Galliani e la voglia di tornare... bianconero. 

Fabrizio Romano