Lo sapevamo che Ivanka fosse laziale, ma fino a questo punto no! Uscendo, ieri sera a Roma, da “Sabatino” (nome ufficiale “Le cave di Sant’Ignazio”) la figlia di Donald Trump ha chiesto: “Che santo è?” indicando la foto di Giorgio Chinaglia. Long John stava con le braccia aperte e lo sguardo rivolto al cielo, probabilmente dopo un goal. La titolare del ristorante ha spiegato alla giovane Ivanka che non si trattava di un santo, bensì “di un grande campione della Lazio. Lazio football, non basket, no rugby…”. Sulla notizia, riportata dall’Ansa, sono emersi altri farseschi particolari.

 

La figlia del Presidente non si è scomposta e ha continuato con un “of course…I know…I know also this champions” e ha indicato una foto di Padre Pio. “No - le hanno risposto - quello non è un campione, ma  un santo. O meglio è un campione della fede, come Chinaglia è stato l’ultimo santo dei laziali.” A quel punto, Ivanka non ci ha capito più niente ed è stato difficile anche per l’interprete spiegare che in Italia il calcio è quasi una religione.

 

La proprietaria del locale si era già prodigata a spiegare che il piatto preferito da Giorgione erano i tonnarelli cacio pepe e l’interprete (nativo di Brescia) è inciampato sul cacio, pensando fosse calcio. Di equivoco in equivoco, la cena definita “light” dalla Signora Pantalone, proprietaria del ristorante, dopo una caprese , un piatto di prosciutto, i tonnarelli alla Chinaglia (così ripeteva Ivana), è continuata con i ravioli ricotta e spinaci, una grigliata di pesce con mazzancolle in bella vista, sorbetti, biscottini, caffè, limoncelli. 

 

Il marito di Ivanka, Jared, ha pensato bene di esagerare, ordinando un Barolo, lei ha scelto un Pinot grigio e, all’uscita, ha esclamato “Lazio” con le dita a V. Poco più in là, in sala, sparecchiando, un cameriere romanista ha profferito: “Pe’ vince er campionato, alla Lazio ce vogliono Chinaglia e Padre Pio insieme. Trump non basta”.