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  • Livorno come il Palermo di Zamparini: addio a Foschi e terzo ritorno per Sottil
Livorno come il Palermo di Zamparini: addio a Foschi e terzo ritorno per Sottil

Livorno come il Palermo di Zamparini: addio a Foschi e terzo ritorno per Sottil

  • Andrea Robertazzi
È un’occasione d’oro quella sprecata dal Livorno che, dopo essere stato superato nel turno di recupero dalla Robur Siena, aveva la possibilità di tornare in vetta sfruttando il turno di riposo dei bianconeri. Gli amaranto, però, dopo aver chiuso il primo tempo avanti 2-1 si sono fatti rimontare e superare dall’Olbia, che ha rifilato un poker estremamente doloroso al club di Spinelli. A pagare per la doppia sconfitta (il Livorno era uscito con le ossa rotte anche dal recupero di campionato con l’Arezzo) è stato il neo allenatore Luciano Foschi, che lascia la guida del club dopo meno di un mese. Sono 11 i punti nelle ultime 12 di campionato per il Livorno, che sta continuando a sperare quanto di buono fatto nella prima metà di campionato; ai toscani restano poche giornate per ritrovare il bandolo di una matassa sempre più intricata, che rischia davvero di costare una promozione che è stata più e più volte nelle mani della squadra in questa stagione.

COME ZAMPARINI - Come detto, a fare le spese del pessimo rendimento della squadra è stato, ancora una volta, l’allenatore. Luciano Foschi, che era subentrato ad Andrea Sottil nella seconda metà di marzo, è finito sul banco degli imputati dopo una doppia sconfitta che ha mandato su tutte le furie il patron Spinelli che ha deciso di sollevare dall'incarico il tecnico per richiamare proprio Sottil. La Robur Siena resta avanti di un solo punto, ma lo stato emotivo di Vantaggiato e compagni non sembra lasciare spazio nemmeno alla speranza e all'ambiente serve una scossa, che potrebbe arrivare proprio dal ritorno dell'allenatore che benissimo ha fatto nella prima parte di campionato. La gestione schizofrenica di questo momento delicato da parte della società, però, desta non pochi dubbi, soprattutto per quanto riguarda la vicenda legata a Sottil, prima dimissionario, poi esonerato ed infine richiamato per guidare la squadra nel momento più critico del campionato. Il tecnico, infatti, dopo essere stato scelto per guidare la squadra ad inizio stagione, si era dimesso ai primi di marzo dopo la sconfitta con il Cuneo, salvo essere richiamato proprio dalla società pochi giorni dopo. Altro ribaltone dopo la sconfitta del Livorno contro il Piacenza, costata l’esonero a Sottil e la chiamata di Foschi; nella giornata di ieri, infine, si è consumato il terzo ritorno stagionale di Andrea Sottil sulla panchina degli amaranto, protagonista infelice di una telenovela degna del miglior Palermo di Maurizio Zamparini...

GIRONE A - Come detto, il Livorno ha perso la grande occasione di mettere la freccia e superare la Robur Siena ferma per il turno di riposo; fatale per gli amaranto la trasferta di Olbia, con i padroni di casa che hanno ridimensionato non poco le ambizioni di promozione del club di Spinelli. Siena che conserva quindi il primato a poche giornate dal termine, con la possibilità di essere padrone del proprio destino in una corsa che resta assolutamente equilibrata ed entusiasmante. Passo importante per il Pisa che accorcia ulteriormente sulla coppia di testa grazie alla spettacolare vittoria per 3-2 ai danni della Pro Piacenza; i nerazzurri grazie a questo successo salgono a quota 58, a -3 dal primo posto con il sogno nemmeno troppo proibito di trasformare il duello per la promozione diretta in una corsa a tre. Buon successo anche per la Carrarese, che approfitta del pareggio tra Viterbese e Alessandria per agguantare i laziali al quarto posto in classifica e allungare proprio sui piemontesi. 

Risultati: Carrarese-Gavorrano 2-0, Cuneo-Arezzo 0-0, Lucchese-Arzachena 2-2, Monza-Pontedera 0-1, Olbia-Livorno 4-2, Piacenza-Pistoiese 2-2, Pisa-Pro Piacenza 3-2, Prato-Giana Erminio 3-2, Viterbese-Alessandria 1-1. Riposava: Robur Siena.

Classifica: Siena 61 punti; Livorno 60; Pisa 58; Carrarese e Viterbese 52; Alessandria 49; Monza* 48; Piacenza 44; Olbia* e Pontedera 42; Giana Erminio 41; Pistoiese 39; Arzachena e Lucchese 38; Pro Piacenza 35; Arezzo*(-9) e Gavorrano 30; Cuneo 29; Prato* 24. * = 1 partita in meno; ** = 2 partite in meno

GIRONE B - Cade a sorpresa il Padova capolista, sconfitto di misura sul campo della Triestina. I veneti hanno mancato una buona chance di chiudere i giochi legati alla promozione, complice la sconfitta della Sambenedettese contro il Bassano, e hanno visto a ridursi a 7 i punti di vantaggio sulla Reggiana, che grazie alla vittoria sul Ravenna ha scavalcato la Samb e si è presa la seconda piazza. Brutta sconfitta per la Feralpisalò che perde contatto con le primisssime e scivola a 5 punti dal secondo posto. Da sottolineare in coda la situazione drammatica del Vicenza, protagonista in questa stagione di tante vicende extracampo, penultimo a 29 punti e con un piede già in Serie D.

Risultati: Albinoleffe-Feralpisalò 3-1, Bassano-Sambenedettese 2-0, Fermana-Gubbio 1-0, Mestre-Vicenza 0-0, Ravenna-Reggiana 1-2, Sudtirol-Fano 2-0, Teramo-Renate 1-1, Triestina-Padova 1-0. Riposavano: Pordenone e Santarcangelo.

Classifica: Padova 57 punti; Reggiana* 50; Sambenedettese 49; Bassano e Südtirol* 46; Feralpisalò 45; Mestre* 43; Pordenone e Triestina 41; Renate 40; Albinoleffe 39; Ravenna 38; Fermana 37; Teramo 33; Gubbio 32; Santarcangelo*(-1) e Vicenza(-4) 29; Fano 28. Modena escluso dal campionato; * = 1 partita in meno.

GIRONE C - È un turno che riporta grande serenità in casa Lecce: la capolista, infatti, grazie alla vittoria sulla Reggina allunga sia sul Trapani che sul Catania, colpevoli di aver buttato alle ortiche la rimonta compiuta nell’ultimo mese. Il Trapani è uscito con le ossa rotte dalla trasferta sul campo della Virtus Francavilla ed ha visto aumentare a 5 i punti di ritardo dalla capolista; brutto pareggio, invece, per il Catania di Lucarelli, che non è andato oltro lo 0-0 nella sfida casalinga con la Juve Stabia. Altro ottimo successo, al contrario, per il Monopoli, sempre più quarto e protagonista di una stagione da incorniciare che si concluderà con i playoff e il sogno proibito di compiere un’altra impresa e volare in Serie B. 

IL SILENZIO DEL MASSIMINO - Il clima surreale dello stadio Massimino al triplice fischio della sfida tra Catania e Juve Stabia è emblematico della situazione in cui si trovano gli uomini di Lucarelli, protagonisti di una stagione altalenante culminata con una rimonta che poteva valere oro e che è stata vanificata dal pareggio rimediato dagli etnei nel posticipo del lunedì. Il Catania, che nell’ultimo turno di campionato era arrivato a 2 lunghezze dal Lecce, poteva essere padrone del proprio destino, visto che la capolista ha disputato una partita in più, e guadagnarsi la promozione diretta vincendo tutte le partite. L’occasione, però, è stata persa. Persa in modo incredibile, con un pareggio a reti inviolate che affossa, forse definitivamente, tutti i sogni di un popolo che non ha mai smesso di crederci. Il risultato è stato un silenzio sconcertante della curva, dello stadio, della città. Un silenzio fragoroso, che pesa quanto una sentenza di condanna.

Risultati: Casertana-Sicula Leonzio 1-1, Cosenza-Catanzaro 0-0, Fidelis Andria-Akragas 1-0, Matera-Rende 0-1, Monopoli-Bisceglie 2-0, Racing Fondi-Paganese 4-5, Reggina-Lecce 0-1, Virtus Francavilla-Trapani 2-0, Catania-Juve Stabia 0-0. Riposava: Siracusa.

Classifica: Lecce 68 punti; Catania 64; Trapani 63; Monopoli 48; Matera e Juve Stabia* 47; Rende 46; Cosenza 45; Siracusa(-4) 44; Sicula Leonzio e Virtus Francavilla* 42; Casertana 41; Bisceglie 38; Catanzaro 37; Fidelis Andria (-3) 35; Reggina 33; Paganese 32; Racing Fondi 26; Akragas (-5) 10.

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