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  • L'ultima di Luciano Moggi: consulente dello Striscia la Berisha FC

    L'ultima di Luciano Moggi: consulente dello Striscia la Berisha FC

    • Pippo Russo
    Il vecchio Karl Marx aveva ragione: la storia si ripresenta sempre in farsa. Ce lo ha appena confermato Luciano Moggi, 80 anni portati maluccio e una radiazione ancora fresca comminata dalla FIGC. Un provvedimento definitivo, ma non sufficiente a impedirgli di assumere ruoli da consulente di club all’estero. Ciò che è stato ufficializzato proprio oggi. L’ex cosiddetto “re del mercato” ha accettato l’invito del Partizani Tirana, capolista del campionato albanese. Pare abbia firmato un contratto triennale, e stando alle scarne note emesse dal Partizani si occuperà di tutto, dalla parte sportiva al marketing. Certamente anche delle utenze telefoniche, ci potrete scommettere.

    Il club albanese si aspetta parecchio da lui, addirittura la scalata verso una dimensione europea. Lodevoli intenzioni. E tuttavia, a dirla tutta, la partenza non è stata delle migliori. Perché la foto che ha accompagnato l’annuncio ufficiale mette una tristezza infinita. Ma chi l’ha scattata, il canaro della Magliana? Vi si vede Luciano Moggi ritratto in maglia con scollo a V e nulla sotto, manco fosse Costantino Vitagliano. E intorno a lui tre figure improbabili, due delle quali con cappellino ben calzato, come se avessero ansia di non farsi riconoscere. Stasera devono pur tornare a casa, e con che faccia? Quei tre sembrano raccattati al bar nell’ora di chiusura, dopo un aperitivo triste a base di salatini, e fatti accomodare dietro il tavolo perché c’è da scattare una foto per far contento il nonnino.

    L’effetto è da Striscia la Berisha. E in questo senso, l’x cosiddetto “re del mercato” è proprio sfortunato. Nemmeno Agon Channel gli è toccato. E dire che con Francesco Becchetti si sarebbe inteso al volo. Stessa pasta, stesso rigore morale. Avesse fatto in tempo, Moggi si sarebbe visto affidare il Leyton Orient in Inghilterra e ci avrebbe messo il suo per portarlo dove adesso il glorioso club inglese si trova. Purtroppo è arrivato tardi, sicché gli tocca accontentarsi del Partizani. E di Tirana, la sua Hammamet. La dimensione è quella che è, ma l’importante è accontentarsi. 

    Perciò adesso lasciatelo lavorare in pace. E per carità, non ditegli che di rientrare nel calcio a tutti i costi non gliel’ha mica prescritto il medico. Ché a parlargli di prescrizione si rischia di fargli intasare la vena giusto nel momento della ritrovata serenità.

    @pippoevai

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