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  • Ma perché solo Sarri si lamenta dei terreni di gioco? Sfogo 'mazzarriano'

    Ma perché solo Sarri si lamenta dei terreni di gioco? Sfogo 'mazzarriano'

    • Furio Zara
    A questo punto bisogna capire se il grido d’allarme di Maurizio Sarri va classificato tra gli sfoghi più o meno legittimi di un allenatore al termine di una partita o se invece siamo di fronte a una situazione seria, preoccupante, da risolvere. Insomma, vogliamo capire se c’è del vero, se cioè le sue parole hanno aderenza con la realtà, oppure se lo sfogo rientra negli sfoghi «mazzarriani» (ricordate quando Mazzarri si lamentava della pioggia?).

    Dunque: Maurizio Sarri al termine di Udinese-Napoli ha detto: «Giocare in questo campo è indegno, non si potevano fare tre passaggi di fila. E questa è la fotografia del calcio italiano». Non è la prima volta che il tecnico del Napoli sbotta in questo modo. Si era espresso in maniera simile anche dopo Spal-Napoli, giocata il 23 settembre. «Questo campo indegno ci ha penalizzato!», disse quel pomeriggio. Era nervoso: Milik si era infortunato a Ferrara «girando» male il ginocchio, ma nessuno può dire se fosse davvero il terreno il problema. La Spal, piccata e offesa, rispose che nelle partite precedenti Cagliari e Udinese avevano addirittura elogiato il club, neopromosso in A, per la tenuta e la qualità del manto. 

    La stessa Udinese ha replicato all'allenatore del Napoli con le parole del direttore generale Franco Collavino: "Sono stupito dalle dichiarazioni di Sarri. Se il Napoli ha avuto difficoltà ad esprimere il suo gioco, credo che il merito sia dell'Udinese che ha ritrovato la voglia di lottare e non del campo. Qui sono venute a giocare molte squadre 'tecniche' e mai nessuno si è lamentato. Del resto anche la Nazionale ha scelto il nostro stadio per giocare due partite e alla Dacia Arena si disputeranno i prossimi Europei Under 21. Trovo dunque strumentale e gratuita la polemica di Sarri e spero sia stata solo una battuta a caldo generata dall'adrenalina del post-partita". 

    E allora? Chi ha ragione? Il gioco del Napoli, il più brillante della serie A, si sviluppa in una ragnatela di fitti passaggi fatti in grande velocità, passaggi precisi che hanno bisogno di un terreno perfetto per essere efficaci. Normale che a Sarri salti la mosca al naso quando qualcosa va storto. Infortuni, giocate rallentate, distanza tra chi ha qualità e chi ne ha meno che si accorcia: queste sono le conseguenze di un manto che non funziona. Va detto questo: la situazione generale dei manti erbosi dei nostri stadi è migliorata rispetto al passato. Sia in A che in B. La Lega di serie B, a tal proposito, ha da poco istituito un premio per il manto erboso - naturale o artificiale - migliore del torneo.

    E’ un modo per sensibilizzare le società ad avere un comportamento virtuoso. Ma questo succede realmente o la manutenzione dei nostri campi lascia invece a desiderare? Per l’esperienza settimanale, sui campi, dal vivo, possiamo dire che qualcosa è stato fatto.Ma molto deve essere ancora fatto. All’estero, senza pensare alla solita Inghilterra, ci sono situazioni migliori delle nostre (Olanda, Germania) e altre simili alle nostre (Spagna). Ma perché solo Sarri da noi si lamenta? E’ un problema del Napoli? O è invece un problema di tutti? Tollerare la scarsa qualità - se attestata - di un terreno di gioco non significa forse mettere a repentaglio da un lato la qualità del gioco espressa da una squadra e dall’altro l’integrità degli attori in scena? Aspettiamo di sapere se ci sono altri allenatori d’accordo con Sarri. O se invece il suo è lo sfogo isolato di un allenatore nervoso. 
     

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