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  • Marquez rompe il muro Usa: la prima vittoria del Messico nell'era Trump

    Marquez rompe il muro Usa: la prima vittoria del Messico nell'era Trump

    • Federico Zanon
    Un match con tanti significati, non solo sportivi. Stati Uniti contro Messico non è mai stata una sfida come le altre, nella settimana dell'elezione di Donald Trump come 45esimo presidente degli Usa è arrivata ad assumere, più che mai, i connotati di una partita politica. La campagna elettorale fortemente discriminatoria da parte candidato repubblicano alla Casa Bianca, che nelle corse settimane ha minacciato di deportare milioni di migranti messicani non registrati, da lui descritti per la maggior parte come criminali, spacciatori e stupratori, e di chiudere la frontiera tra i due Paesi con un muro finanziato dal Messico, ha gettato ulteriore pepe su un incontro tra due squadre tradizionalmente rivali, che da anni si battono per la supremazia nella zona Concacaf. 

    VITTORIA STORICA - Sarà per il sentimento di rivalsa, sarà per la voglia di regalare una gioia a un popolo, che da quando Trump è stato scelto come successore di Obama, ha paura di andare incontro a una catastrofe economica (tra le proposte del nuovo presidente degli Stati Uniti c'è il giro di vite sulle rimesse, ovvero i soldi inviati dai migranti ai parenti rimasti in patria, e la cancellazione del National American Free Trade Agreement, il trattato di libero scambio siglato nel 1994), ieri notte El Tri ha scritto la storia. Ha vinto 2-1 al MAPFRE Stadium di Columbus, dove nei quattro precedenti aveva sempre perso e non aveva mai segnato un gol, è tornato a segnare agli USA in trasferta in un match di qualificazione ai Mondiali dopo oltre 19 anni (l'ultimo il 20 aprile 1997 nel 2-2 di Foxborough) e ha fatto un passo importante verso Russia 2018.

    EL GRAN CAPITAN - Nella casa dei Columbus Crew, davanti a poco più di 20 mila spettatori, il Messico va avanti con l'esterno del Porto Layun, bravo a sorprendere Howard con un tiro dalla distanza, a inizio del secondo tempo Bobby Wood, di proprietà dell'Amburgo,fa 1-1 ma a un minuto dalla fine, Rafa Marquez, El Gran Capitan, di testa segna il gol decisivo sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Orgoglio messicano, che rompe una maledizione, che sfonda il muro Usa. 

     

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