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  • Meno male che Falcao era finito...

    Meno male che Falcao era finito...

    • Andrea Robertazzi
    Radamel Falcao è tornato, e la perla confezionata ieri sera all'Etihad Stadium è solo l'ultimo squillo di una stagione straordinaria del colombiano che si è preso una rivincita importante su tutti quelli che lo davano per finito. 23 gol in 28 presenze stagionali, di cui 4 in 4 partite di Champions League: numeri che testimoniano il ritorno in grande stile di quello che appena quattro anni fa era considerato il miglior numero 9 del mondo. Al top della condizione, infatti, Falcao era un giocatore inarrestabile, decisivo a tutti i livelli come dimostrano i tanti trofei alzati negli anni migliori; la sua crescita, però, è stata brutalmente bloccata da un infortunio al ginocchio sinistro che lo ha costretto a giocare il ruolo della comparsa nelle due passate stagioni. È il 22 gennaio del 2014 quando il legamento crociato del Tigre salta; da quel giorno la stella del colombiano si è andata progressivamente spegnendo e il classe '86 è stato spesso oggetto di critiche sferzanti nelle sue avventure al Manchester United e al Chelsea. Tutto questo prima della stagione in corso, nella quale i fischi si sono trasformati in applausi.

    GIOCATORE FINITO - Accusato a più riprese di essere ormai un giocatore finito, Falcao ha sempre lottato e lavorato duramente per tornare ai suoi livelli. La Premier League, però, non era certo il campionato più adatto per un giocatore che veniva da un infortunio di quella entità; il gioco troppo dinamico e fisico del campionato inglese non ha permesso al colombiano di dare saggio delle sue caratteristiche dominanti, e in due anni passati tra Manchester e Londra El Tigre ha collezionato appena 26 presenze in Premier e messo a segno 5 reti complessive. Troppo poco per chi il gol lo ha sempre avuto nel DNA. Come tutti i più grandi campioni, però, il colombiano non si è arreso e nel giugno scorso è tornato al Monaco, rinunciando anche a diverse ricche offerte che arrivavano dalla Cina, pur di provare a rilanciarsi.

    ATTITUDINE DA CAMPIONE - Falcao ha dimostrato di essere un campione non solo a livello tecnico, ma anche e soprattutto a livello mentale. Tornare ad alti livelli dopo anni di fallimenti è una qualità propria solo dei più grandi e il colombiano si è guadagnato il diritto di essere considerato un fuoriclasse, sotto ogni punto di vista. La strada più facile sembrava quella lastricata d'oro che portava in Cina, dove lo attendeva una pensione serena, lontana da tutte le critiche e da i brutti ricordi dell'Europa. Ma per il Tigre non era abbastanza, non aveva ancora dato tutto quello che poteva al calcio che conta: no, no, no, tre volte ha rifiutato le offerte arrivate da Oriente per avere la possibilità di prendersi la rivincita e dimostrare di essere ancora il migliore in circolazione. E oggi Falcao è tornato ad essere uno degli attaccanti più efficaci nel panorama europeo. Un 9 implacabile capace di fare la differenza nella 'morbida' Francia quanto nella più probante Champions League, come certificato dai numeri. Un ritorno in grande stile per un campione che si è ripreso la sua carriera dopo anni di ombre; ed è anche per questo che amiamo il calcio, per storie come quella di Falcao.

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