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  • Messi vs Maradona, non c'è paragone!

    Messi vs Maradona, non c'è paragone!

    • Antonio Martines
    Per tanti il miglior giocatore di sempre: argentino, mancino, alto meno di un metro e 70, col numero 10 sulle spalle, il Barcellona nella propria carriera, la M come prima lettera del cognome, i problemi con il fisco, un dribbling e una tecnica fuori dal comune, anzi fuori proprio da ogni immaginazione ... se ci fermassimo all'identikit, Maradona e Messi sarebbero praticamente la stessa persona, l'uno la reincarnazione calcistica dell'altro, ma con l'altro ancora vivo e vegeto. Maradona e Messi hanno tanto in comune, ma allo stesso tempo non potrebbero essere più diversi. Dieguito era esplosivo e incontenibile anche fuori dal campo. Al contrario Lionel, passerebbe inosservato anche se fosse nudo in una lavanderia a gettoni piena di gente. Parliamo di due divinità del calcio, con un solo identikit, ma con due anime totalmente diverse. con un unico immenso dubbio, chi dei due il più forte? Per molti, uno dei più grandi dubbi della storia del calcio, per molti ma non per me, perché tra Maradona e Messi scelgo a colpo sicuro il primo e vi spiego il perché in tre punti fondamentali.

    1 - Maradona ha vinto la coppa del mondo e Messi no. Ma non è tanto l'averla vinta a fare la differenza, ma il modo in cui l'ha vinta. Maradona vinse il Mundial del 1986 praticamente da solo, in una nazionale che non brillava particolarmente in quanto a tasso tecnico. A parte lui, l'unica “star” degna di qualche attenzione era Valdano, per il resto un collettivo di onesti buoni giocatori e nulla più. Al contrario Messi da quando gioca nell'Albiceleste ha sempre avuto a disposizione delle squadre infarcite di campioni assoluti, da Di Maria a Tevez, da Higuain ad Aguero, e tanti altri ancora, eppure la Seleccion in questi anni ha collezionato solo sconfitte e delusioni.

    2 - Il panorama internazionale degli avversari era decisamente diverso. Nel 1986 esistevano corazzate di livello assoluto come, la Germania di Rumenigge, la Francia di Platini, il Brasile di Zico, senza dimenticare le “seconde linee” composte dall'Italia campione del mondo di Bearzot, L'U.R.S.S. di Lobanovsky la Spagna di Butragueno, l'Uruguay di Francescoli, il Belgio di Pfaff, l'Inghilterra di Lineker, la Danimarca di Elkjaer e il Messico di Hugo Sanchez. In confronto oggi sembra di essere nel deserto dei tartari, visto che Messi negli ultimi 10 anni come avversari veri ha avuto solo la Spagna del tiki-taka e la Germania.

    3 - Messi ha giocato solo e soltanto nel Barcellona. Questa è la critica più risaputa tra tutte quelle che gli rivolgono i suoi detrattori, e non è una critica da poco, visto che l'argentino ha vinto solo in maglia blaugrana, tanto da far nascere dei dubbi sulle percentuali del suo peso specifico all'interno di questa macchina perfetta, soprattutto se paragonate con il suo rendimento in nazionale. Maradona al contrario di Lionel ha brillato ovunque e quando lasciò il Barcellona, lo fece per regalare due scudetti al Napoli, che prima del suo arrivo lottava per non retrocedere.

    Ovviamente questi tre punti non convinceranno soprattutto le nuove generazioni di tifosi. Il pensiero dei giovanissimi è che il calcio di oggi sia estremamente più veloce e difficile di quello di trent'anni fa, e anche qui ci sarebbe da discutere. Adesso si gioca infatti con dei palloni leggerissimi rispetto al Tango degli anni '80, provate a fare un cross con un pallone di oggi e dopo provate a crossare con il Tango e poi ditemi se non è più facile con i palloni moderni. Per non parlare, poi, dei campi sui quali si giocava un tempo rispetto a quelli attuali. Lineker disse che il giorno in cui incontrò Maradona nella famosa partita della Mano de Dios, l'erba dell'Azteca era altissima, tanto da risultare molto più simile a un orto che ad un campo da calcio, e tutti trovarono difficoltà nel controllo del pallone, tutti meno uno, che per di più proprio quel giorno realizzò il gol più celebre della storia. Messi e il Barcellona al contrario hanno sempre giocato su dei campi da biliardo rasatissimi e bagnatissimi, e quelle rare volte in cui hanno trovato un po' di erba alta, sono incappati in figure non proprio brillanti (Milan - Barcellona 2-0, 2012/13). Per non parlare poi del fatto che Maradona ha giocato in un calcio in cui i difensori ti potevano pestare brutalmente e impunemente, basti pensare a quello che gli capitò con Goikoetxea, che per poco non lo rese zoppo per tutta la vita. Insomma nulla a che fare con le regole del calcio odierno, grazie alle quali difendersi è diventato quasi un lusso, visto che gli arbitri di oggi darebbero l'ergastolo ad uno come Claudio Gentile. Quindi personalmente credo che non ci siano dubbi su chi sia stato il più forte tra i due, anzi credo proprio che il paragone non dovrebbe neanche esistere, almeno non fino al momento in cui Messi dovesse riuscire a sollevare la Coppa del mondo giocando da protagonista...


    Antonio Martines
    @Dragomironero

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